Da sinistra, Stanis La Rochelle, René Ferretti e Duccio Patanè |
giovedì 15 novembre 2012
GLI OCCHI DEL CUORE 2
Finalmente. Sono riuscito solo ora a godermi la seconda stagione di Gli occhi del cuore, fiction di cui si sentiva enormemente il bisogno e la mancanza. Il conte, il conte, che cosa è successo al conte? E per mano di chi? Riuscirà il dottor Giorgio a innamorarsi della bella poliziotta e magari anche a portarsela a letto? Ma soprattutto, verrà riconfermato per una terza stagione il regista René Ferretti sinonimo di televisione di qualità? Anzi di Televisione di qualità con la T maiuscola. Questi sono solo alcuni degli interrogativi che l'affezionato spettatore si troverà a porsi durante lo svilupparsi di un'indimenticabile seconda stagione. Una fiction al di sopra di tutti gli standard troppo italiani, baciata dalla fotografia di un reparto tecnico che trova nel direttore Duccio Patanè e nella sua troupe un gruppo capace di scelte talmente azzardate da sembrare costantemente in preda a sostanze stupefacenti. Ma andiamo per ordine e partiamo dalle (poche) note dolenti. Purtroppo a causa di un impegno di grande prestigio (pare interpreterà Madre Teresa nell'omonima fiction), l'attrice protagonista di una superba prima stagione, Corinna Negri, non è della partita. Per sopperire alla grave perdita, la rete e la produzione hanno fatto ricorso a ben due sostitute, l'impareggiabile arte della Negri non consentiva scelte differenti. Pare che il delegato di rete Diego Lopez abbia personalmente spinto la candidatura di Cristina Avola Burkstaller, convinto di apportare alla serie un talento emergente giovane e fresco. Nonostante l'ottima integrazione dell'attrice con il resto del cast a livello recitativo, si vocifera che la ragazza di buona famiglia abbia creato non pochi problemi al regista e al resto della troupe scatenando malumori e preoccupazioni sopite solo grazie alla solerzia dagli assistenti di Ferretti (storica ormai la sua collaborazione con la Dell'Arti). A controbilanciare la spontaneità della Burkstaller c'è la sensuale e più esperta Karin, personificazione del concetto oltre le gambe c'è di più e non date peso a chi dice che in questo caso il di più sta nel mezzo delle stesse. Persa la Negri l'unico vero simbolo, il faro che illumina Gli occhi del cuore 2 rimane lui, il grandissimo Stanis La Rochelle. Un professionista dal respiro internazionale, talmente serio che non ha rifiutato questa seconda stagione nonostante i suoi impegni con il teatro Shakespeariano. E finalmente vediamo il conte avere un ruolo significativo grazie alla guarigione di Mariano Giusti, attore che in seguito a un crollo nervoso passò l'anno scorso un periodo dedito a violenze e danneggiamenti a cose e persone. Ora con l'avvicinamento alla fede cattolica l'attore sembra ripresosi quasi completamente e in lizza per il ruolo di Padre Frediani in un progetto di prossima realizzazione. Di gran classe le dichiarazioni di Sergio Potrin, direttore di produzione, che ha voluto sottolineare come la perfetta riuscita della serie sia da attribuire in gran parte all'oscuro lavoro della troupe, dal capo elettricista fino all'ultimo degli stagisti. Davvero un signore. Non ci resta che tenere le dita incrociate per la terza stagione e dai, dai, dai!
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Seconda o terza stagione che sia, apri tutto e smarmella!
RispondiEliminaMa che sia a cazzo di cane però!
Eliminasmarmella
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