martedì 22 luglio 2014

CAPITAN HARLOCK

(Uchu Kaizoku Kyaputen Harroku di Shinji Aramaki, 2013)

Eccomi qui a spendere due parole sul lungometraggio d'animazione più recente dedicato alle gesta dell'eroe creato da Leiji Matsumoto, lo faccio libero da sentimenti di affetto o nostalgia in quanto non proprio fan, ne tantomeno conoscitore, degli universi legati alla produzione manga e anime dedicati a Capitan Harlock. Da piccolo avevo giusto il pupazzetto di gomma, di quelli che quando torcevi le gambe qualche volta di troppo usciva il fil di ferro e ti facevi male alle mani. O era la gomma che si sbrindellava? Che poi forse non era neanche Harlock ma qualche altro personaggio, maledetta memoria...

Quindi, senza azzardare paragoni di sorta, direi non male. Non male per diversi motivi. Purtroppo il non averlo visto al cinema ma in dvd avrà sicuramente penalizzato la visione, il lavoro fatto sull'animazione, a partire dalla cura delle atmosfere e degli ambienti fino ad arrivare allo studio dei personaggi, mi è sembrato decisamente valido, alcune sequenze davano proprio l'impressione di quella spettacolarità che merita il grande schermo. Eccettuata qualche rigidità qua e là e alcuni character design ben riusciti ma col vago sapore di già visto, da questo punto di vista mi sembra che tutto funzioni. La figura di Harlock ne fuoriesce come iconica e leggendaria, quasi una concretizzazione del concetto stesso di ribellione e libertà. Menzione speciale per l'Arcadia che con la sua prua a forma di Jolly Roger cromato si impone senza difficoltà alcuna nell'immaginario fantascientifico del film.

Sul piano della sceneggiatura forse qualche problemino in più lo si evince. Diciamo subito che non è un film per bambini, troppo contorto e complicato pieno di paroloni inafferrabili per i più piccoli, in ogni caso il target non era quello e quindi va bene così, immagino si puntasse a raccogliere più i trentenni nostalgici (anche quarantenni, dai) e qualche adolescente, non di sicuro le nuovissime leve. Il film non è proprio un film su Capitan Harlock che appunto ricopre più il ruolo di figura iconica, di mentore e baluardo, mentre il ruolo da protagonista è lasciato al giovane Yama, ultimissima recluta salita a bordo dell'Arcadia e destinata a rivestire sempre maggiore importanza nella storia e a bordo dell'astronave. A condividere con lui la buona e la cattiva sorte l'ufficiale Yattaran e la guerriera Yuki Kei.


Siamo nel 2977, l'umanità ha ormai colonizzato l'intera galassia moltiplicandosi a dismisura, in seguito allo sfacelo delle colonie nasce un desiderio di ritorno alle origini, l'umanità vuole ancora una volta la Terra. L'immenso numero di contendenti, un numero di persone troppo elevato da ospitare per il pianeta Terra, scatena la guerra del Come Home in seguito alla quale il pianeta verrà dichiarato sacro e inaccessibile dalla Gaia Sanction entità politica interplanetaria alla quale tutte le colonie obbediscono. A capo della sezione militare della Gaia Sanction c'è Ezra, fratello di Yama, tra i due una forte rivalità.

A opporsi alla decisione della Gaia Sanction ci sono Harlock e l'Arcadia con il suo equipaggio al completo. C'è da dire che il piano di Harlock per tornare alla Terra risulta a tratti cervellotico e le teorie sulla vita non sono da meno, alcuni momenti di stanca e il continuo svolazzare del mantello del non-protagonista sono compensati però da diverse sequenze ben realizzate. Nel complesso, come dicevo, non male. Spicca la figura iconica del capitano dell'Arcadia, un personaggio che poteva sicuramente essere sfruttato meglio e di più e che avrebbe reso il film un po' meno imperfetto. Ad ogni modo non sono rimasto affatto deluso dalla visione, anzi, ne guarderei volentieri anche un eventuale sequel.


2 commenti:

  1. Mah, non mi aveva fatta impazzire. Troppo cupo il 3D, troppo cervellotica la vicenda, alla fine sembrava di guardare un mix tra il peggior Evangelion e lo spot di un videogame!

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    1. Il 3D non posso giudicarlo, l'ho visto a casa, e poi il 3D è una cosa che cerco di evitare come la peste se posso, fosse per me l'abolirei su due piedi. La vicenda è cervellotica, almeno un po', su questo punto concordo, nel complesso l'ho trovato però un film con il suo fascino e il suo perché. Certo che ci sono opere riuscite meglio, però, però... non mi è dispiaciuto affatto questo Harlock.

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