lunedì 23 settembre 2019

AUGURI PER LA TUA MORTE

(Happy death day, di Christopher Landon, 2017)

Nell'anno del Signore 2017 girare un film che non fosse derivativo non era cosa semplice, per il Cinema si è prodotto tanto e il numero di film in uscita ogni settimana continua a lievitare, l'originalità inizia a essere impresa assai ardua; così Christopher Landon decide senza troppe fisime mentali di sguazzare nel derivativo e di usare il CTRL C/CTRL V come cifra stilistica (almeno sul piano delle idee) se non proprio come filosofia portante del suo film. Quello che ne esce è un prodotto che, almeno per chi scrive, si rivela parecchio divertente. Si, ok, magari il meccanismo alla base di Auguri per la tua morte lo conosciamo già in molti (ma non tutti, ci sono sempre giovani ignari per motivi anagrafici), l'espediente di narrare la stessa giornata più e più volte apportandole piccole variazioni l'hanno usato più registi, da Harold Ramis con il suo Ricomincio da capo in avanti, così come abbiamo già visto assassini mascherati, belle ragazze in pericolo di vita minacciate dal maniaco di turno, l'ambientazione da college americano e via discorrendo... Auguri per la tua morte non ci risparmia nessuno di questi cliché, anzi se ne bea amalgamandoli usando più di un registro, variazioni di tono che passando dal teso (senza mai esagerare) al comico permettono al film di scorrere in maniera fluida e piacevole.

Tree (Jessica Rothe), una ragazza molto bella e dalla vita "vivace" si sveglia nel letto di Carter (Israel Broussard), un bravo ragazzo che frequenta il suo stesso college. Lasciata la stanza di quello che per lei è un perfetto sconosciuto Tree incontra una specie di ex, torna nell'edificio dove abita con le sue consorelle, ha qualche scambio di battute con un paio di loro, si prepara per la festa della sera e a fine giornata viene uccisa da un uomo che indossa la maschera della mascotte della squadra del college. Il mattino dopo Tree si risveglia nel letto di Carter, fa le stesse cose del giorno prima con alcuni dettagli differenti, inizia ad avvertire una strana sensazione di deja-vu, poi la sera viene uccisa. E ancora, e ancora, tutto da capo, ogni giorno Tree muore, acquisendo però di volta in volta nuova consapevolezza e nuovi elementi che le permetteranno di iniziare a combattere per cambiare quello che sembra un finale già scritto (dallo stesso Landon e da Scott Lobdell, noto scrittore di fumetti).


Niente di nuovo sotto il sole ma il film è ben costruito, la struttura è ben più di un omaggio al genere slasher, con la bella ragazza peccaminosa punita (qui più e più volte) dal killer mascherato, una maschera da bimbo deforme o qualcosa di simile. Al classico dell'horror si unisce la ricerca dell'indizio che per esclusione possa portare a un eventuale colpevole, e sarà proprio Tree la prima detective che di morte in morte tenterà di dipanare la matassa intricata (ma neanche tanto) in cui si trova catapultata. Si aggiunge anche la love story in salsa teen, mai melensa e parecchio sui generis con Carter che di volta in volta si trova sempre più coinvolto nella storia di quella ragazza che in fin dei conti potrebbe rivelarsi davvero adorabile. Jessica Rothe è perfetta per il ruolo, accattivante, piena di fascino e a suo agio nei passaggi più dementi, il resto del cast è un buon supporto per un film che a dirla tutta non richiede proprio doti da Actor Studio. A conti fatti, il tutto nella stessa giornata, Auguri per la tua morte è anche un racconto di formazione che grazie a numerose morti e alla necessità di trovare sempre nuova forza, altro coraggio e soprattutto nuova conoscenza, della situazione contingente ma anche di sé, permetterà a Tree di crescere e di arrivare a fine percorso come una donna diversa, sicuramente migliore. Ma per quanto?

Auguri per la tua morte è un film buono per passare una serata divertente senza pretese, è un horror che non fa paura ma appena me ne capiterà l'occasione non mancherò di dare un'occhiata anche al suo sequel.


4 commenti:

  1. E' questa la cosa bella, usa un soggetto stra-abusato e lo destruttura, e ne esce un prodotto godibile e paradossalmente fresco ;)

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    1. Esatto, condivido questa breve analisi, io mi ci sono divertito parecchio :)

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  2. Per certi aspetti il secondo è pure meglio, ma anche a me questo film è garbato, quantunque inizio a stufarmi di tutti questi serial e film che utilizzano la struttura del loop temporale.

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    1. Io ero un po' che non ne vedevo, forse l'ultima era stata quella puntata di Supernatural... ad ogni modo parecchio divertente.

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