venerdì 3 aprile 2020

GUNS AKIMBO

(di Jason Lei Howden, 2019)

Avvertenza! Prima di accingersi alla visione scollegare il cervello.

Sembra proprio che Daniel Radcliffe stia tentando in tutti i modi di lasciarsi Harry Potter alle spalle, in questo caso perlomeno si adopera per farlo con esiti parecchio divertenti. Carte in tavola, con Guns Akimbo si va giù d'ignoranza, ci si butta nella visione di un film tarantolato per la sua interezza o quasi, a scavare ci si può trovare anche uno specchio esagerato e distorto di alcuni aspetti della società social del giorno d'oggi, ma quel che qui interessa sono il sangue, le sparatorie, la musica, il ritmo, i personaggi chilometri sopra le righe, la comicità demente e le situazioni più assurde, il modo ideale di passare un'oretta e mezza (tanto dura il film) lontano dai pensieri da recluso e dalla pesantezza della situazione che c'è fuori dalla porta di casa.

Siamo in un futuro prossimo praticamente identico al nostro presente, Skizm è un'applicazione illegale che organizza incontri all'ultimo sangue tra pretendenti pronti a tutto, gli scontri che si tengono nelle strade della città sono ripresi tramite droni e vanno in diretta web, lo streaming di Skizm è seguito da centinaia di migliaia di persone, la star indiscussa dello show è Nix (Samara Weaving), una giovane donna dalla mira infallibile e vero asso della guida. Miles (Daniel Radcliffe) è invece un povero sfigato di indole debole, è un bravo programmatore che lavora nel campo dei videogiochi, aborre la violenza e non riesce a riconquistare la sua ex. Ah, odia i troll da tastiera e appena può ama trollarli a sua volta senza pietà. Dopo una giornata di ordinarie umiliazioni Miles torna a casa e, collegatosi su Skizm, inizia la sua pratica di trollaggio, peccato che qualcuno dei vertici della app lo intercetti e decida di fargliela pagare. Poco dopo a casa di Miles si presenta Riktor (Ned Dennehy), uno psicopatico dal volto completamente tatuato che tramortisce il ragazzo. Quando Miles si sveglia si ritrova tumefatto e con due pistole imbullonate alle mani che gli impediscono di fare qualsiasi cosa tranne sparare, come presto imparerà a sue spese. Sotto minaccia Miles è costretto a partecipare agli scontri di Skizm, per liberarsi da quest'incubo dovrà affrontare nientemeno che la campionessa indiscussa Nix, praticamente una killer professionista fuori di zucca.


Guns Akimbo è uno di quei film che non si possono prendere sul serio nemmeno per un secondo, dove tutto è grottesco e anche la più volenterosa sospensione d'incredulità non servirà ad attenuare la sensazione di esagerazione che si respira lungo tutta la durata del film, cosa di cui il regista è ovviamente più che consapevole (almeno spero). Detto questo, bisogna ammettere che ci si diverte a vedere uno spaesato Radcliffe (molto in parte) vagare per una città lercissima con le pistole imbullonate alle mani, in vestaglia, senza pantaloni, con un paio di ciabattone a zampa d'orso e la faccia impaurita. Anche le scelte estetiche di Jason Lei Howden sono molto marcate, scene d'azione violentissime con schizzi di sangue ed esplosioni corporee che attingono a piene mani dall'immaginario videoludico, mai disturbanti in quanto mai riconducibili alla sfera del reale, e poi sprazzi di colore, regia mobilissima, colonna sonora sparata e ottundente e sviluppi di trama, scene madri comprese, che lasciano il tempo che trovano in una narrazione che punta sulle battute, sull'azione e sulle situazioni più assurde (provate voi a fare pipì usando solo la punta di due canne di pistola con il rischio di spararvi nelle palle!). Alla fine lo strano amalgama funziona bene, Guns Akimbo non ha grande valore artistico, ciò nonostante mi sembra un film consapevole del suo posto nel mondo (lo scaffale delle opere tamarre ma divertenti) e in fin dei conti proprio per questo anche riuscito. Probabilmente l'idea era quella di distribuirlo nelle sale, vista la situazione di serrata totale arriva direttamente su Prime Video.

6 commenti:

  1. se non l'hai mai visto, dello stesso regista ti consiglio Deathgasm, meno "videogioco" ma altrettanto demenziale e molto ma molto più splatter.

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  2. Il formato "Sparatutto" mi è piaciuto molto, la trama è quasi un pretesto, ma i due protagonista in fuga dalle loro carriere già etichettate, offrono ottime prove (e ottima chimica). Samara Weaving poteva essere la Margot Robbie dei poveri, invece sta mettendo su una bella filmografia "Finché morte non ci separi" era spassoso, e "Mayhem" ancora di più, se vuoi un po' di sangue un ottimo titolo ;-) Cheers

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    1. Lei molto bella, un po' imbruttita per il film, anche brava, gli altri due titoli mi mancano, cercherò di recuperarli...

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  3. Un film divertente e godibilissimo che è proprio ciò che ci vuole adesso. Bravo Harrry Potter! :)

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    1. Si, lui bravo qui a reinventarsi completamente, ora son curioso di vedere anche il suo precedente che mi dicono molto strano (Swiss army man o qualcosa del genere)

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