lunedì 31 maggio 2021

I RAGAZZI DI FENG KUEI

(Fēngguì lái de rén di Hou Hsiao-hsien, 1983)

I ragazzi di Feng Kuei è il film del cambiamento per Hou Hsiao-hsien, con questo lungometraggio infatti il regista entra con pieno diritto nella New Wave taiwanese e aderisce a quelli che sono i nuovi stilemi per il cinema dell'isola fino ad allora dettati dal Partito Nazionalista Cinese. Si abbandonano i toni scanzonati e leggeri delle prime commedie, l'impianto sentimentale condito da lievi passaggi musicali viene sostituito da una narrazione più vicina al reale che ritrae la condizione della gente comune e che proprio per questo, come accadrà ad altri film della New Wave, viene accostata al neorealismo italiano. In effetti il parallelo è pertinente e proprio con i temi de I ragazzi di Feng Kuei se ne ha una chiara conferma, alla vena nostalgica già espressa nei film precedenti, certamente più ingenui, qui si unisce la realtà di una condizione giovanile affatto spensierata e che va incontro alle difficoltà dovute dal passaggio all'età adulta e all'inserimento produttivo nella società che si fa moderna, siamo infatti nella prima metà degli anni Ottanta. Come molti lavori successivi anche I ragazzi di Feng Kuei presenta qualche ispirazione autobiografica da parte di Hou Hsiao-hsien che proprio con questo film comincia a raccogliere anche qualche riconoscimento internazionale (Grand Prix al Festival dei 3 continenti).

Nel piccolo villaggio costiero di Fengkuei un gruppo di amici tra i quali ci sono Ah-ching (Doze Niu), Ah-rong (Chang Shih) e Kuo-tzu (Chao Peng-chue) passa il tempo scatenando risse con altri gruppi di giovani, bighellonando e bevendo per poi dar vita a qualche nuova faida con la quale dare grattacapi alle loro umili famiglie. In particolare Ah-ching vive una condizione difficile, la sua famiglia deve accudire il padre che vive in una sorta di stato catatonico a causa di una palla da baseball che gli ha sfondato il cranio. Finita la scuola giunge il momento per questi sfaccendati di trovarsi un lavoro, tramite la sorella di uno di loro troveranno un appartamento in cui stare nella grande città portuale di Kaohsiung, qui Ah-ching si innamorerà di Hsiao-hsing (Hsiu-ling Lin), la ragazza di Huang Chin-ho (Tou Chung-hua), il loro vicino di casa, per lei tenterà di mettere la testa a posto e diventare una persona migliore, si dovrà scontrare però con le delusioni dell'età adulta: un amore non corrisposto, i rapporti difficili con gli altri, le difficoltà d'inserimento nella nuova società produttiva che molto chiede e decisamente meno dona in cambio.

C'è una scena molto bella ne I ragazzi di Feng Kuei, una tra le più celebri e citate del film e che racchiude in sé sia il confronto di questi giovani ragazzi con la dura realtà del mondo e con il suo cinismo, sia il passaggio metaforico a un cinema più adulto (per il regista, per Taiwan) ma anche un interscambio tra cinema e reale. Con un po' di soldi in tasca i tre giovani decidono di godersi un po' di relax andando a vedere un film, vengono indirizzati all'interno di una palazzina in costruzione, la promessa, previo pagamento anticipato, è quella di un film a colori, grande schermo, formato panoramico, installazione abusiva all'undicesimo piano. Giunti sul posto i tre giovani buggerati si trovano di fronte a un enorme finestrone privo di vetro con vista panoramica sulla città. L'inquadratura di Hou Hsiao-hsien, come accadrà altre volte fino a divenire cifra di stile, ci mostra dall'interno i contorni di questa che è un'ulteriore inquadratura sull'esterno, il cinema del regista riprende finalmente la realtà, senza filtri e senza costrizioni e questa realtà non è quella candida dei primi film, i protagonisti sono appena stati truffati, quello che si vede "nel film" è la città, con tutte le sue sfide e le sue insidie, con le difficoltà e le responsabilità alle quali i protagonisti andranno incontro. Come si accennava prima non mancano inserti nostalgici, in alcune occasioni Ah-ching torna con la memoria a un tempo più felice, quello dell'infanzia, dove il padre era ancora in salute e la vita più semplice; non mancano nemmeno dichiarazioni d'amore verso il cinema qui con un omaggio al capolavoro nostrano Rocco e i suoi fratelli. Con I ragazzi di Feng Kuei si apre un nuovo capitolo nella carriera del regista e in generale per tutto il cinema di Taiwan.

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