lunedì 21 febbraio 2022

CIAO AMERICA!

(Greetings di Brian De Palma, 1968)

Opera giovanile di un De Palma alle sue prime esperienze con il lungometraggio, Ciao America! sigla anche l'esordio accreditato di un giovanissimo Robert De Niro, due nomi destinati a diventare grandi riferimenti del cinema americano tutto, accomunati in un'opera oggi indubbiamente invecchiata ma che contiene in sé germi di temi poi cari a De Palma (quelli sull'immagine e sullo sguardo) e ripresi lungo tutto il corso della sua carriera; ci sono richiami alla struttura dei film della Nouvelle Vague francese e soprattutto i primi passi di un cinema che andrà ad allontanarsi da quello dei grandi studios di Hollywood diventando sempre più indipendente, anche a livello produttivo, dando poi vita a quel movimento di grandissimo interesse denominato New Hollywood del quale proprio De Palma sarà uno dei nomi di spicco. Non ancora trentenne De Palma aveva fino ad allora diretto una serie di corti e il suo lungo d'esordio, Murder à la mod; con Ciao america!, commedia dissacrante e critica verso la gestione politica U.S.A., il regista si aggiudica niente meno che l'Orso d'argento al Festival di Berlino grazie a una regia sperimentale, indubbiamente ancora acerba, ma in qualche modo moderna e innovativa.

Tre amici: Paul (Jonathan Warden) è stato convocato per espletare le visite mediche in vista della chiamata alle armi per il Vietnam, il ragazzo si rivolge ai due suoi amici John (Robert De Niro) e Lloyd (Gerritt Graham) per trovare un modo per farsi riformare ed evitare quindi la partenza per il fronte, ne seguiranno discussioni sconclusionate e assurde dalle quali verrà fuori l'ipotesi più gettonata: fingersi omosessuale. Nel frattempo Paul, affatto omosessuale e alla ricerca di una ragazza, si affida ad appuntamenti combinati da un computer che lo porteranno agli incontri più disparati. John lavora in una libreria e ha un che del guardone, con giri di parole che vorrebbero dare un senso di dignità e cultura al suo operato, cerca di adescare delle giovani fanciulle in modo da poterle riprendere mentre si spogliano con la scusa della creazione di un progetto artistico. L'ultimo del trio è Lloyd, un ragazzo assolutamente ossessionato dall'assassinio di John Fitzgerald Kennedy. Lloyd studia e ristudia tutti i documenti sul caso, nella sua abitazione ha un sacco di foto dell'evento, anche quando si trova a letto con una donna trova il modo di compiere ricerche che possano avallare le sue teorie di complotto sul celebre delitto. La storia avanza per frammenti e piccoli episodi e si concluderà in Vietnam dove uno dei tre protagonisti continuerà a perseguire le sue fissazioni.

Film interessante dal punto di vista storico e nell'ottica di approfondimento del lavoro di un regista che muoveva qui i suoi primi passi, ancora incerti per lo meno nei contenuti. Ciao America! non ha una trama, procede per situazioni mettendo in campo una comicità in alcuni passaggi anche demenziale, De Palma mette in campo qualcuna delle trovate tipiche delle comiche (le camminate velocizzate) e il sottofondo musicale dai toni allegri contribuisce a creare un'atmosfera più che distesa. In realtà c'è di fondo una critica a un Paese che già in quegli anni tendeva a imbellettarsi a favore dei media per compiere le peggiori atrocità nel mondo reale, Ciao America! si apre e si chiude su spezzoni di discorsi pubblici del Presidente Lyndon B. Johnson, utilizzati in chiave molto ironica, affronta la perdita definitiva d'innocenza degli Stati Uniti (che non c'è mai stata in realtà) con l'assassinio di Kennedy e si congeda dal pubblico con una smaccata presa in giro di un Paese con una moralità allo sbando (il riferimento è alla classe politica e dirigenziale, non di certo al mutare dei costumi). Nel complesso il film non è tra i più memorabili girati da De Palma: molto scollato, fortunatamente breve, con qualche bel momento e le prime riflessioni sulle immagini e sull'atto del guardare (l'artista di strada, le foto dell'omicidio del Presidente, i video di Johnson), elementi che il regista proporrà a più riprese nei suoi film (Omicidio in diretta, Redacted, Omicidio a luci rosse, etc...), Ciao America! manca però di struttura e di passaggi realmente coinvolgenti, anche i personaggi non rimangono impressi nonostante uno di questi, quello interpretato da De Niro, sarà protagonista di un sequel un paio d'anni più tardi dal titolo Hi, Mom! 

2 commenti:

  1. Film memorabile, sicuramente con difetti, ma con quel gusto per la sperimentazione e una certa comicità che veniva da lontano. E poi quello spirito di protesta che servirebbe ancora oggi. Adoro De Palma, autore che ha fatto dei film memorabili. Non tutti (certi ultimi mi sono sembrati troppo manierati), ma i primi, anche se con delle pecche, imperdibili, come questo, visto anni fa e che mi hai fatto venire voglia di rivedere...

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    1. De Palma è De Palma, questo secondo me risente del passare degli anni, seppur all'epoca sperimentale e pure "avanti" se vogliamo, motivi d'interesse nel film però ce ne sono diversi, il maggiore proprio quello spirito di protesta che dovremmo riabbracciare un po' tutti.

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