La proposta del musicista non si può certo dire varia nei contenuti, per lo più ascoltando questo Memorial album si ha la concreta sensazione di venire catapultati con una macchina del tempo (una DeLorean magari) dritti dritti negli anni '50, proprio durante la serata del ballo scolastico, quello di fine anno. I numerosi lentoni scelti per questo album commemorativo hanno il potere di piazzarti in mezzo alla pista, avvinghiato alla ragazza dei tuoi sogni e fartene quasi sentire il profumo dei capelli (esperienza tra l'altro a me estranea in quanto totalmente incapace verso qualsiasi forma di ballo e purtroppo penso di essermi perso qualcosa, quantomeno gli anni '50).
Non per nulla la traccia d'apertura, Pledging my love, compare nella colonna sonora di Ritorno al futuro e non devo certo dirvi io come questo si colleghi a quanto scritto sopra. Ma almeno dieci dodicesimi dell'album potrebbero comparire nello stesso contesto, solo un paio le tracce che richiamano i ritmi del rock 'n roll con il caratteristico incedere del piano.
Dal primo successo, My song, all'ultimo e postumo Pledging my love il filo conduttore della produzione musicale di Johnny Ace è quella del lentone di stampo nostalgico, almeno per gli ascoltatori di oggi (sai, quelle cose tipo :"questo è un pezzo un po' vecchio... almeno dalle mie parti"). Le canzoni si dividono in due filoni: amori e amori finiti. Un po' come le espressioni di Eastwood, col cappello e senza.
Nonostante la musica possa evocare sensazioni di piacevole nostalgia, e vi assicuro che lo fa, è una terribile tragedia a mettere il punto alla breve carriera di Johnny Ace.
Nato John Marshall Alexander Junior nel 1929 si fa le ossa nei Beale Streeters con gente come B. B. King e Junior Parker. E' nel 1952 per l'etichetta Duke che arriva il primo successo personale con My Song. I brani che garantiscono a Ace una menzione nella storia del R&B arrivano tutti nel giro di un paio d'anni, alcuni come Pledging my love e Anymore addirittura postumi.
E' la vigilia di Natale del 1954, dopo un concerto in compagnia della band di Big Mama Thornton, Johnny Ace perde la vita in maniera assurda. Non è chiaro se il colpo di pistola autoinflitto che gli fa saltare la testa sia conseguenza di un insensato giro di roulette russa o semplicemente un incidente dovuto allo stato d'ebrezza nel quale versava in quel momento l'artista. Sia come sia, la detonazione pone fine in maniera tragica e prematura alla promettente carriera di Ace. Johnny Ace muore all'età di venticinque anni.
Memorial Album, 1955 - Duke
Johnny Ace: voce, piano
Tracklist:
01 Pledging my love
02 Don'y you know
03 Never let me go
04 So lonely
05 I'm crazy baby
06 My song
07 Saving my love for you
08 The clock
09 How can you be so mean
10 Still love you so
11 Cross my heart
12 Anymore
L'immagine che hai usato, quella del ballo scolastico di fine anno, è perfetta...brani decisamente malinconici e fuori dal tempo..o meglio circoscritti nella loro epoca..si sente che sono sonorità ormai molto lontane.
RispondiEliminaMorire a 25 anni con un colpo di pistola in testa fa una certa impressione..
Buona giornata :)
E' un vero salto nel tempo, distensivo e malinconico.
EliminaBuona giornata anche a te (anche se è quasi finita ormai :)
Per un paio di anni non è rietrato nel fantomatico Club 27 come Robert Johnson, che in quanto a morti misteriose, non lo batte davvero nessuno.
RispondiEliminaBel post. Ogni tanto fa piacere immergersi nelle atmosfere rarefatte di quegli anni.
Non so se preoccuparmi ma sempre più spesso mi trovo meglio a guardarmi indietro che non davanti.
EliminaNon so se è bello tutto ciò :)
E' l'ultimo album che messo in lista su amazon; non l'ho comperato solo perchè devo cominciare a stare veramente attento al budget mensile... ma entro la prossima primavera lo porto a casa; questo post me lo conferma...
RispondiEliminaAnche io ero interessato all'acquisto, tu cosa volevi prendere, il vinile? Hai trovate qualcosa di ragionevole?
EliminaNiente male Johnny. Potrebbe essere un'ottima colonna sonora alternativa alle solite nenie del periodo natalizio.
RispondiEliminaAssolutamente, sarebbe un bel vinile da mettere sul piatto a Natale :)
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