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Wildcats 1 - Travis Charest |
I primi anni Novanta furono testimoni di un piccolo terremoto editoriale che sfociò nella creazione della
Image Comics, casa editrice relativamente giovane ma con una storia editoriale alle spalle ad oggi davvero interessante e che varrebbe la pena approfondire.
In poche parole alcuni di quelli che allora erano disegnatori di punta della
Marvel Comics, stufi dei guadagni mal proporzionati rispetto al successo delle testate da loro curate e stanchi di alcuni atteggiamenti un poco dittatoriali da parte della major (royalties non riconosciute, mancati diritti di proprietà sulle proprie creazioni, etc...), decisero di abbandonare il porto sicuro e intraprendere un'avventura tutta nuova.
A capo di questo scisma c'era
Rob Liefeld (che in Marvel disegnava
X-Force) fortemente spalleggiato da
Todd McFarlane (che lavorava su
Spider-Man). I due riuscirono a coinvolgere nel progetto anche
Erik Larsen,
Jim Lee,
Jim Valentino,
Marc Silvestri e poco dopo
Whilce Portacio. I sette disegnatori fondarono l'
Image, casa editrice all'interno della quale i creatori mantenevano i diritti delle rispettive creature.
La casa editrice si strutturò in studios indipendenti ognuno dei quali facente capo a un autore (con eccezioni di
Portacio che arrivato in un secondo momento si unì allo studio di
Lee).
Liefeld aprì gli
Extreme Studios lanciando la testata
Youngblood,
McFarlane fece esordire il suo
Spawn all'interno della
Todd McFarlane Production, il
Savage Dragon di
Larsen faceva capo alla
Highbrow Entertainment, la
Wildstorm Production (forse la sotto etichetta più celebre) produsse i
W.I.L.D.Cats di
Jim Lee e i
Wetworks di
Portacio,
Marc Silvestri fondò la
Top Cow e lanciò la
Cyberforce e infine c'era la
ShadowLine di
Valentino con il suo
Shadowhawk.
Poco dopo, grazie all'interessamento della
Star Comics, questo materiale arrivò anche in Italia e fu veicolo di tante ore di letture e divertimento. Tra le tante proposte la mia preferita era senza dubbio
W.I.L.D.Cats, un po' perché mi ricordavano gli
X-Men, un po' perché amavo i fumetti con i gruppi di eroi e infine perché all'epoca adoravo
Jim Lee.
Ecco quindi il perché voi oggi vi beccate una bella gallery dedicata ai
Wildcats, propongo qui cover di artisti diversi prese dalla seconda stagione della serie, non fosse altro che per la presenza di un autore che all'epoca mi fece impazzire in misura ancora maggiore di
Lee:
Travis Charest.
Come per gli scorsi appuntamenti e come accadrà nei prossimi, vi chiedo di segnalare le vostre cover preferite (per un massimo di tre) in modo da organizzare un'eventuale mostra virtuale con le migliori illustrazioni proposte nei vari
Cover Gallery. Ovviamente il voto è completamente libero, si può giudicare il tratto del disegnatore, la costruzione della copertina, il soggetto, lo stile, l'eventuale citazione, etc..., insomma, quello che più vi piace, non ci sono regole. E magari questo pistolotto ve lo beccherete copincollato tutte le prossime volte, come memento :)
PS: la cover in apertura di post è votabile come le altre.
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Wildcats 3 - Travis Charest |
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Wildcats 4 - Travis Charest |
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Wildcats 5 - Travis Charest |
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Wildcats 6 - Travis Charest |
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Wildcats 9 - Travis Charest |
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Wildcats 10 - Travis Charest |
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Wildcats 11 - Travis Charest |
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Wildcats 12 - Sean Phillips |
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Wildcats 17 - J. G. Jones |
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Wildcats 21 - Steve Dillon |
Argomento per me abbastanza complesso , ma se c'è da votare eccomi pronta:Wildcats 10 bellissima, Wildcats 5 non male,Wildcats 3 originale..
RispondiEliminaAbbraccio mio caro!
Grande Nella, grazie per aver votato. Anche io pescherei qualcosa tra i lavori di Charest, artista che mi piace ancora davvero parecchio anche se ammetto di apprezzare molto anche l'ultima cover, quella di Dillon, nonostante questo sia solitamente un artista che non mi faccia proprio impazzire.
RispondiEliminaLa n. 4, punk e con il micio rosso astronauta :)
RispondiEliminaNon capisco bene, vuoi votare per Wildcats 4 e 11 (quella con l'animaletto in tuta d'astronauta rossa?)
EliminaChiapperi, è vero, scusa, intendevo la n. 11 :)
EliminaOk, perfetto ;)
EliminaWildcats 6
RispondiEliminaWildcats 10
Wildcats 1
Voti registrati e ottime scelte.
EliminaSono molto belle, ma non c'è nessuna in particolare che mi entusiasmi
RispondiEliminaIo Charest lo adoravo letteralmente, probabilmente era un artista un po' anarchico (nel senso che tendeva a fare un po' quel che cazzo gli pareva) però di gran talento.
Elimina3, 10 e 12, la 3 e la 12 xchè sono molto originali, e la 10 xchè è elegantemente rock!
RispondiEliminaMi sono spiegato? Spero di sì, non sono mai stato un grande pignolo sulle capacità grafiche dei miei beniamini fumettisti, la qualità della storia viene sempre prima e anche il miglior disegnatore del mondo se dietro non ha un buon scrittore, mi dice poco... . Eresia?
No, in linea di massima la penso come te però i disegnatori cani riescono ad assestare duri colpi anche alle storie migliori :)
EliminaComunque ottime scelte, non è che quella rock intendevi la 11?
No, intendevo proprio la 10, il tizio con la pistola vagamente rockabilly, il rosso fuoco, i colori fiammeggianti, la sento molto "rock" come copertina... .
Eliminaok, ok, voti registrati allora... :)
EliminaP.s.
RispondiEliminaFarai un sondaggio simile anche con Dylan?
Visto che l'unico miglioramento dell'era Recchioni mi sembra si debba più che altro alle copertine, decisamente tra le migliori di sempre di DD e più innovative e originali delle storie che introducono... .
Si, può essere, sto pescando un po' qua e un po' là, Dylan Dog? Perché no?
EliminaDovessi scegliere direi la prima quantunque le serie dell'Image ammetto di non averle mai seguite, eccetto uno speciale in cui si incontravano / scontravano contro gli X-Men.
RispondiEliminaRicordo quello speciale, conteneva davvero dei bei disegni, mi piacque molto all'epoca. Voto registrato :)
EliminaPer quanto possa piacermi Charest, lo associo solo al tardo periodo wildcatsiano e le sue cover non sono tra le mie preferite (belle le composizioni, ma spesso ha sofferto di un macchiettismo grafica e dopo un po' rende tante sue copertine simili). Forse meglio le roboanti e testosteroniche cover di Jim Lee.
RispondiEliminaIn ogni caso, tra quelle di Charest, sono da premiare la 1 e la 3.
P.S.: Mi meraviglio che in questo periodo, dove tanti editori mandano in stampa anche l'ultima cosa che ti verrebbe in mente, nessuno abbia ancora pensato di ristampare quelle serie che hanno segnato la nascita della Image.
Io devo ammettere di apprezzare ancora oggi il tratto di Charest (anche io l'ho ormai perso di vista) mentre spulciando le varie cover di Wildcats quelle realizzate da Lee per la prima serie mi sembrano davvero sorpassate.
EliminaPer quello che riguarda le ristampe stavo pensando esattamente la stessa cosa buttando giù questo post. Insomma, cose valide ce ne sarebbero anche, i Wildcats di Moore, la Stormwatch di Ellis (che forse è stata effettivamente riproposta), chissà...
gli Wildcats di Moore sono stati ristampati in due volumi dalla Magic non tantissimi anni fa. Mi pare che lo Stormwatch di Ellis sia stato ristampato (o in corso di ristampa) in più volumi dalla RW Lion. Quest'ultimo devo dire che non mi è sembrato granché nonostante Ellis.
EliminaAll'epoca a me non dispiacque, in fondo Ellis stava facendo le prove generali per Authority.
EliminaIo ricordo il ciclo di Moore con profonda tristezza. Potrei sbagliarmi ma sembrava una storyline che avrebbe potuto scrivere un pinco pallo qualsiasi. All'epoca pensai che anche lui doveva pagare le bollette :)
EliminaIo invece ho dei buoni ricordi della sua run, sicuramente lavoretto alimentare però il suo tocco mi sembrava comunque distinguersi dalle altre cose che offriva il mercato mainstream all'epoca. Poi lui non lo conoscevo ancora così bene e forse ancora non ero ben consapevole di cosa fosse capace. Comunque, anche solo per nostalgia, qualcosa credo che la rileggerei con piacere :)
EliminaA dirla tutta neanche i primi due cicli di Authority mi hanno esaltato. Sì, belli, ma il resto di Ellis è molto meglio.
EliminaIo invece trovo che gli Wildcats di Moore non siano affatto male e il suo piglio lo si riconosca (tutto il primo episodio con le battute sui presidenti... i dialoghi fra Overtkill e la cyborg... la rivelazione che la guerra è finita...).
Mi pare che Moore avesse dichiarato di aver voluto collaborare con la Image perché rappresentarono per gli anni '90 la rivoluzione che la Marvel rappresentò nei '60. Ovviamente anche se l'ha detto non vuol dire necessariamente che i suoi intenti non fossero meramente alimentari.