giovedì 12 febbraio 2015

ALFA E OMEGA

(di Tiziano Sclavi e Corrado Roi)

Finalmente è giunto anche il momento di esplorare l'insolito proveniente dall'ignoto spazio profondo, terror from outer space. Tiziano Sclavi decide di farlo mantenendo i piedi ben piantati all'interno della nostra cara umanità, senza scomodare pianeti lontani, omini verdi o guerrieri spaziali. Ancora una volta, in qualche modo, l'orrore fa parte di noi e da noi prende le mosse in un circolo vizioso che, seppur involontariamente, da una piccola crudeltà scatena disastri di natura potenzialmente enorme. Per fortuna nei paraggi della potenziale sciagura si aggira intento nel suo lavoro il noto indagatore dell'incubo.

Inghilterra. In una perfetta notte stellata i giovani Amy e Daniel si appartano per amoreggiare. Tutto delizioso, il cielo limpido, una stella cadente e poi... strani tremolii, l'auto che va in pezzi, bagliori luminosi, una forza attrattiva... un ufo? Un satellite? Un meteorite? Qualcuno, qualcosa che viene da fuori mano, da lontano, da un po' più in la di Birmingham. Amy, un incontro ravvicinato del terzo tipo, Daniel che scompare...

Amy seduta di fronte a un Dylan Dog un poco scettico racconta, è preoccupata, teme per la vita del suo Daniel. Ma Daniel è a casa sua, un po' preoccupato anche lui perché non riesce a contattare Amy, di fronte a Dylan tenta di ricondurre tutto a un binario di ragionevolezza. Eppure c'è qualcosa che stona, il nostro Dylan se ne convince quasi subito e indaga.

Come si diceva, nonostante l'orrore arrivi da distanze siderali, Sclavi riconduce tutto all'azione dell'uomo. E' infatti un satellite terrestre di ritorno sulla Terra, dopo un viaggio iniziato nel lontano 1953, a portare l'orrore in casa nostra. Lungo la narrazione alcuni topoi del genere, dalla quarantena della zona interessata dall'evento da parte dell'esercito all'incontro con qualcosa di diverso e alterato. La scelta di Sclavi sull'identità della minaccia sa di innocenza abusata e perduta, un bel racconto illustrato da un bravo Corrado Roi che riporta alla mente il periodo d'oro della fantascienza grazie ad alcuni dettagli come l'auto dei due ragazzi, le tute di contenimento, il look della navicella e alcune suggestive inquadrature notturne.

E poi un Dylan Dog come spesso accade un po' preso nel mezzo ma che comunque riuscirà a dare una svolta con la sua presenza alla strana vicenda. Una serie che dopo dieci mesi di vita continuava ad abbattere confini.


13 commenti:

  1. Anche questo un albo di alta classe! Lo ricordo con piacere! :)

    Moz-

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  2. Da ragazzino non mi piacque molto, nonostante i disegni di Roi. Quando seppi che il monologo finale era tratto da Blade Runner mi caddero le braccia (se non sbaglio un lettore ironizzò sulla cosa proponendo una risposta di Dylan Dog che "citava" i pensieri finali di Deckard nel film).

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    1. Si, è vero, c'è anche la citazione del monologo di Blade Runner, nel complesso però l'episodio mi sembra riuscito e in qualche maniera si discosta anche un po' dal resto della prima produzione dell'indagatore dell'incubo.

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    2. Secondo me è radicalmente diverso da tutti gli altri albi del periodo, sarà forse per l'ambientazione (o meglio l'atmosfera) fantascientifica o per l'impossibilità di definire con sicurezza un riferimento a un mostro "classico" preciso come nel caso di licantropi, uomini invisibili, invasati, maghi, fantasmi, ecc. Ma non sono un grande esegeta di Dylan Dog.

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    3. In effetti l'analisi mi sembra corretta :)

      E nemmeno io sono un esegeta di Dylan :)

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  3. Proprio qualche giorno fa mio fratello ha salvato alcuni Dylan Dog che stavano finendo nella pattumiera.
    C'era anche "Alfa e Omega": che coincidenza :D

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    1. Ma chi è che li buttava nella pattumiera? Piuttosto si regalano...

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    2. Tsk, lessi su un forum di uno che ha sfiorato il divorzio quando la moglie gli ha accomodato fuori dal portone di casa "caso mai a qualcuno interessa invece di buttarli", in sua assenza per una breve trasferta di lavoro, "uno scatolone con giornaletti vecchi"...
      Trattavasi della collezione completa di Diabolik, tutte prime edizioni!
      Ovviamente il cartone durò poco lì fuori... E qualcuno ora ha in casa una collezione quanto meno importante!

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    3. Solitamente queste cazzate le fanno le mamme :)

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    4. Lo fa chiunque chiami i fumetti "giornaletti". :(

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  4. All'epoca, quando lo recuperai tra dei fumetti di resa, mi piacque discretamente. Devo dire che anche nelle riletture non l'ho mai amato particolarmente. Per me Dylan dovrebbe affrontare soltanto la fantascienza tipo la trilogia ufologica che inizia con "Terrore dall'infinito", possibilmente evitando anche quelle cose viste di recente in cui è astronauta nel futuro...

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    1. Tutto sommato a me Alfa e omega non era dispiaciuto, sicuramente non un must del primo DD ma l'episodio era ben costruito.

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