giovedì 20 marzo 2014

NON C'E' ARTE IN UNA BANANA

Il fatto è che sono disoccupato, la butto lì, così non stiamo tanto a girarci intorno. In realtà i miei colleghi (alcuni dei quali ben noti anche ai lettori di questo blog) e io saremo ufficialmente in mezzo a una strada da sabato prossimo venturo. Dopodomani, sì. Tenendo conto che ce l'hanno detto martedì ultimo scorso, non è male no? La tempistica mi sembra ottima e rispettosa del lavoratore, nella migliore tradizione imprenditoriale italiana, almeno quella recente. Per carità, le nubi nere si addensavano sulle nostre teste addirittura da più d'un mesetto, come non aspettarsi una decisione così repentina? Ingenui noi. Probabilmente la dirigenza ha pensato che data la situazione oltremodo rosea del panorama lavorativo in Italia non sarebbe stato un problema sbarazzarsi in quattro e quattr'otto di circa duecento dipendenti, vuoi mica che abbiano problemi a ricollocarsi? Poi in Piemonte, con la situazione torinese già al collasso cosa saranno mai duecento famiglie in più in difficoltà che smetteranno di consumare (o almeno taglieranno drasticamente), che chiederanno altri soldi allo stato (che sono sempre pochi e no, non è un'errore, stato non mi va proprio più di scriverlo maiuscolo) e che tenteranno di resistere strenuamente per non cedere alla disperazione. Coppie, ragazzi sposati con bimbi piccoli, molti nati da pochissimo, che problema potranno avere? Dai, non esageriamo, ci son sempre i nonni. Poi siamo tutti convinti che qualche dirigente si salverà, vedrai che non saremo a casa tutti e duecento, al massimo centonovantanove, non uno di più. Forza, che sarà mai. E poi non abattiamoci, cosa importa che il lavoro c'era, che le commesse erano garantite fino alla metà del prossimo anno almeno, che volete che sia? Ma vuoi mettere adesso il tempo libero? Potremo dedicarci a tutto quel che ci piace... non arriverà più lo stipendio, ok ma che problema c'è? E così esci, un po' per svagarti, un po' per necessità e dove vai? Al supermercato. Discount che è meglio prendere il giro da subito, poi noi ci si andava anche prima. Tiri su questo, quello e senza badarci ti rendi conto che inizi già da subito a controllare ancor meglio i prezzi. A fare attenzione. Che poi non ce ne sarebbe ancora tutto quel bisogno, si sta ancora cercando di smuover le cose, di risvegliar le coscienze, di capire se a qualcuno ancora gliene fotte qualcosa. C'è margine, c'è speranza. Beh diciamo che c'è margine, forse. Mah.  Comunque, girala come ti pare, quattro banane stanno a uno e cinquanta. Vuol dire che se ne compro un casco da otto son tre euro tondi. Non è che sia mai stato argomento di profonde riflessioni questo, però... però non c'è arte in una banana. Penso, una volta a casa, che cose come il Texone di Magnus ad esempio, mi son costate meno di due caschi di banane. Chi sa di cosa sto parlando sa anche il tempo e il sudore costati all'autore per realizzare quella che può definirsi un'impresa artistica di quelle faticose. Il parallelo poi fatelo pure con quel che vi pare e con quel che piace a voi, pensate a una cosa che vi rende più piacevole la vita e sceglietela. Ok, il fatto è che le banane potete mangiarle e il texone no e che forse, speriamo di no, vi toccherà scegliere tra le banane e quella cosa alla quale avete pensato e, tristemente, calerà su di voi la consapevolezza che non c'è arte in una banana. Spero di essermi spiegato.



PS: nessuna banana e nessun lavoratore che sputa sangue nell'ambito della coltivazione e della raccolta delle banane si senta offeso, è un esempio come un altro. Ieri ho comprato le banane, potevano tranquillamente essere pomodori.


PS2: lo so, poteva rientrare anche nelle piaghe, ma proprio non me la sono sentita.

PS3: non vorrei sembrare indelicato, sono consapevole anche del fatto che ci sia in giro gente che non può comprare neanche più le banane. La tragedia è che di gente in queste condizioni ce n'è sempre di più. Speriamo di non dover mai arrivare a quel punto.

16 commenti:

  1. Non sto a scriverti le solite cose sul fatto che mi dispiace e di non abbatterti perché è sempre fastidioso sentirselo dire (a me, almeno, ogni volta non fa molto piacere) ma hai tutta la mia solidarietà. Era tanto che lavoravi lì?

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    1. No, solo undici anni, dal gennaio 2003. Da qualche anno eravamo passati sotto un'altra proprietà. Purtroppo.

      Grazie Luca, ogni segnale d'interessamento è apprezzato in questi momenti.

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  2. Ah, la cosa è più grave di quanto immaginassi, allora. Pensavo che anche tu fossi costretto a cambiare lavoro ogni due anni circa (quel "solo" undici anni a molti precari potrà sembrare ironico). In effetti adattarsi a questi nuovi ritmi può essere spiazzante, per quel che può valere ti faccio i miei migliori auguri.

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  3. accidenti , non so che dirti, tutto quello che direi in questo momento sarebbe un luogo comune , anche le mie contumelie verso chi è responsabile di questa tua situazione. Trovo che mettere così per strada intere famiglie sia profondamente immorale.Loro se ne fregano e hanno le loro brave entrate, anzi i manager avranno anche i premi di produttività, gli altri a soffrire le pene dell'inferno e a guardare una cosa almeno dieci volte rigirandosela tra le mani prima di comprarsela.Purtroppo ne sento sempre di più di questi casi, li ho qui , a fianco a casa mia, in ambulatorio sento sempre più di questi casi. E il senso di impotenza aumenta. Hai tutta la mia solidarietà e spero che questa situazione non si protragga a lungo...Il lavoro fa sentire vivi....

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    1. Grazie mille. Purtroppo la mancanza di moralità e di scrupolo si accompagna a una legislazione ormai completamente sbilanciata a favore del capriccio e dell'interesse personale (e non aziendale) dell'imprenditore. Quelli onesti sono uccisi dalle tasse, i profittatori e i maneggioni ammanicati con la politica sguazzano nel benessere. Prima o poi deve cambiare sta storia.

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  4. Eccomi qua, collega e assiduo frequentatore della Firma Mansion.
    Che dire? Un paese che permette di fare certi giochini di mera speculazione e spietata ottimizzazione dei costi e dei profitti sulla testa di centinaia di persone (nel nostro caso, ma in Italia siamo molti di più) si può ritenere civile?
    A voi la "difficilissima" risposta... .

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  5. Firma, lo so che sei nella stessa situazione di un sacco di persone, e non ti si può dire che tu sei speciale, che ti meriti di più, che non è niente di personale eccetera, però il tuo sfogo è più che comprensibile, se non fosse che l'hai buttata sull'ironia e quella non tutti la comprendono.. In ogni caso non sono certo qui per darti consigli, non sono sicura di capire la situazione italiana: io sono emigrata.. Ecco, appunto..
    ps1. io i prezzi li controllo ancora, perché le abitudini nate dai traumi non si perdono..
    ps2. per controllare meglio i prezzi devi esercitarti a trasformare i chili e gli etti in grammi, a dividere il prezzo della confezione per il numero di pacchetti, e il prezzo così ottenuto per il numero di fazzoletti (per fortuna spesso 10), una volta trasformati i fazzoletti in grammi saprai se costano meno delle banane (devi prima trasformare i caschi in chili, però)
    ps3. scoprirai che peggio delle aziende senza scrupoli ci sono gli uffici di collocamento, o centri per l'impiego, o com'è che li chiamano ora..

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    1. Ciao Elle, tu sei emigrata e mi sa che hai fatto bene. Comunque 4 banane per 855 grammi, quindi 213,75 grammi a banana. Una banana cosa 1,50/4 cioè 37,5 centesimi. Un fazzoletto di carta pesa 3 grammi. Una confezione da 8 pacchetti si trova a 1,69 che diviso 8 fanno 21 centesimi e rotti, tenendo conto che in ogni pacchetto abbiamo 7 fazzoletti fanno tre centesimi a fazzoletto e 1 centesimo a grammo. 1 fazzoletto 3 centesimi, 1 banana 37,5 centesimi. In grammi 213,75/37,5 fanno 5,7 centesimi a grammo. Correggimi se sbaglio ma penso che costino più le banane, almeno se i fazzoletti li compri su internet.

      Per chiudere dice che Renzi vuole cambiare gli uffici di collocamento, ma tu ci credi a uno che va dalla Merkel con la maglietta di Gomez?

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  6. Mi spiace tanto e mi spiace ancora di più provare questo senso di impotenza, perché vorrei poter fare qualcosa, anche piccolo e non posso :-(
    Un abbraccio forte forte.
    Vedrai che ci rimetteremo in piedi.
    E, no, questo stato, che ha rovinato l'Italia, non merita proprio una lettera maiuscola. Anzi, sì. Una bella V. E non è la V di Vendetta!

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    1. Guarda, ora come ora mi andrebbe bene anche la V di vendetta, anzi forse ancor meglio di quella che intendi tu. E invece dell'Old Bailey... vabbè lasciamo perdere...

      Un abbraccio anche a te, grazie mille :)

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  7. Che due coglioni, giuro. Non se ne può più di sentire certe storie. Capitarci di mezzo deve essere davvero frustrante. Lo dico perché mia moglie è rimasta a piedi a gennaio. Ha un progetto da portare avanti fino ad aprile con un'altra società, ma poi siamo punto e a capo e non sappiamo davvero che pesci pigliare. E guarda caso parliamo di persone tutte sulla soglia dei quarant'anni. Che strane coincidenze, eh?.

    Mi spiace. Non posso fare altro, per te, che sperare intensamente che tu abbia qualche "pista" da poter seguire per districarti da questa situazione (ce l'hai? Sai già come muoverti?)

    Un abbraccio.

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    1. La notizia dell'ultimissima ora è che i sindacati stanno continuando a trattare per far incontrare regione Piemonte, azienda, committente e sindacato. Da lunedì torniamo a lavoro per una settimana nella speranza che qualcosa si muova, lunedì poi ci sarà un incontro con il sindaco. Per ora possiamo solo sperare che qualche accomodamento salti fuori in qualche modo. In caso contrario al momento non so proprio cosa farò. Aspettiamo ancora un attimo per capire in che situazione saremo tra una settimana, la speranza non è molta ma al momento solo quella ci rimane.

      Grazie mille.

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    2. Purtroppo non è che si possa avere molta fiducia nei sindacato, ma hai visto mai che possano mettere a posto una situazione così vergognosa. Abbi fiducia ma, come gli tutti, non smettere mai di guardarti intorno.
      Incrociamo le dita.

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    3. Speriamo che qualcuno in Regione in cerca di voti smuova qualcosa, tra poco ci saranno le elezioni (se la matassa si dipanerà) e qualcuno per farsi bello magari...

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