Con la lettura di Scasso con stupro di Ellroy metto finalmente fine allo scasso con stupro perpetrato al mio portafogli da parte della Bompiani. Delle motivazioni della mia acredine nei confronti della casa editrice parlai diffusamente in altri post, questa volta ve le risparmio molto volentieri.
Questa breve novella (siamo sulle 138 pp. stampate su formato ridotto in corpo che sarà 14 se non addirittura 16) è uno dei tre racconti che Ellroy ha dedicato al detective Rick Rino Jenson e al suo amore ossessivo e ossessionante per l'attrice hollywoodiana Donna Donahue. Un amore quasi totalmente platonico, consumato in maniera mooooolto sporadica in un arco di tempo compreso tra il 1983 e il 2004, un'ossessione totalizzante capace di mandare fuori fase il detective dell'L.A.P.D come solo poche cose riescono a fare, tipo l'omicidio irrisolto dell'allora giovane (siamo nel 1965) Stephanie Gorman.
In questo stralcio di trama c'è già gran parte della narrativa di Ellroy, almeno quella che compare in questi brevi racconti dello scrittore losangelino, racconti da considerare di secondo piano rispetto ai veri capolavori sfornati dal nostro. Le varie declinazioni dell'amore hanno un'importanza unica nell'economia del racconto: amore, sesso, perversione, ossessione, che mescolati in un cocktail ben dosato si trasformano spesso in violenza, vendetta e morte.
L'apertura è di quelle che non possono lasciare indifferenti i fan di Ellroy, dopo tante e tante rivelazioni a base di scandali hollywoodiani, poliziotti corrotti, attrici ninfomani e comportamenti deviati offertici dallo scandalistico Hush-Hush, ci lascia per sempre il direttore dello squallido fogliaccio, quel Danny Getchell coprotagonista di diversi racconti di Ellroy. A ricevere la sua eredità (e i suoi dossier compromettenti) Gary Getchell, nome d'arte e non imparentato con, che da subito denuncia corruzione e riciclaggio per mano dello stesso L.A.P.D.
Mettiamoci anche alcuni scassi in appartamenti abitati da dolci fanciulle indifese ad opera di un pervertito in cerca di trofei libidinosi e il quadro è quasi completo. Tutte le perversioni e i vari personaggi sono destinati a scontrarsi, così come lo sono ancora una volta Rick e Donna uniti ancora nella più classica delle spirali di sesso e violenza, nel loro caso stemperata da una tenera (?) dose d'amore.
Lo stile di Ellroy? Per farvi capire, dall'incipit: Il Paradiso è persempre. Il tempo si trascina e ti intrappola. Il tempo ti transenna tangibile. Il tempo circoscrive il tuo eccesso di eventi terreni. Il tempo immobilizza gli immortali e li proietta nel passato.
Donna. Io. Bel balzo: '83-'04, trotterellando nel tempo.
Doveva accadere. Le ligie leggi della fisica reclamavano una ripresa. Le nostre vibrazioni viaggiavano vampiriche. Si riallacciarono a rompicollo. Scoppiettarono e sfavillarono nel nostro spiritus mundi e in un'L.A. lordata di napalm nucleare. (trad. Carlo Prosperi)
It's Ellroy, baby.
James Ellroy |
Sembra interessante, e comunque Ellroy è una sicurezza! Grazie per la recensione :)
RispondiEliminaInteressante Ellroy lo è quasi sempre, questo racconto non è uno dei suoi romanzi di punta, lo stile di scrittura però, per niente facile, è da studiare.
RispondiElimina