lunedì 12 gennaio 2015

ATTO DI FORZA

(Total Recall di Paul Verhoeven, 1990)

Paul Verhoeven prende il racconto di Philip Dick Ricordiamo per voi, che a onor del vero lessi già qualche anno addietro (memoria infame), e lo traspone per il cinema creando un fanta-action molto in linea con i tempi della sua uscita nelle sale, a dimostrarlo la presenza del grande bisteccone ex mister universo e ora ex governatore Arnoldone Schwarzenegger. Insieme a lui altri volti noti come quello dell'eterno caratterista Michael Ironside e quello di un'ancor giovane Sharon Stone baciata da alcune inquadrature che lasciano intuire il proposito di Verhoeven di lanciarla di li a poco nell'olimpo dei sex symbol planetari (e neanche a torto mi vien da dire).

Dalla miscela dei vari elementi, il più importante dei quali rimane comunque la penna del signor Dick, ne viene fuori un film più che godibile, distante per diversi fattori dal racconto originale (per i ricordi che la mia mente ne conserva) e più votato all'azione e al divertimento pur mantenendo al suo interno gli affascinanti temi così cari all'autore di tanta fantascienza assolutamente da recuperare.

Io sono io? E quel che ho fatto ieri l'ho fatto davvero? Tu sei tu? E quel che hai fatto ieri l'hai fatto davvero? La nostra realtà è reale?

Il signor Douglas Quaid (Schwarzy) di lavoro spacca pietre in una cava, è sposato con la bellissimissima Lori (Sharon Stone) ed è convinto che nella sua vita debba esserci qualcosa di più, non gli garba d'esser nato per spaccar pietre. Di notte sogna una vita diversa su Marte. Sono anni che la Terra ha colonizzato il pianeta rosso, Douglas vorrebbe andarci ma la moglie Lori non vuole saperne. Decide così di rivolgersi alla Recall, un'agenzia turistica capace di impiantare falsi ricordi direttamente nel cervello per regalarti memorie d'una vacanza ideale perché no, anche su Marte, magari in una veste del tutto inedita, che so io... magari nei panni di un agente segreto. Ma sulla Recall non circolano solo voci propriamente rassicuranti.


Mentre i tecnici della Recall procedono con l'impianto si verificano alcuni problemi e il paziente dà di matto. Dopo un veloce repulisti degli ultimi avvenimenti dal cervello di Quaid, il personale della Recall rimanda il paziente a casa imbottito di sedativi nella speranza che non ricordi nulla dell'accaduto. Da qui in poi per Quaid inizierà un inferno fatto di falsi ricordi, persecuzioni e complotti che vedono il pianeta Marte al centro di tutto.

Se il film lascia molti dubbi nello spettatore, in perfetta coerenza alle tematiche trattate, di contro riesce ad adempiere perfettamente al suo compito di entertainer, a differenza dell'approccio più serio alla materia tenuto da Dick sulla pagina, Verhoeven mescola il tutto con una sana dose di divertimento riuscendo a trovare il giusto mix di sapori. Solitamente per racconti di questo tipo io sono tra quelli che preferiscono un'inclinazione più seriosa delle vicende narrate ma in fondo anche così va bene, questa pellicola ripresa in mano dopo almeno vent'anni dalla mia ultima visione fa ancora la sua figura e suscita anche quel pochino di nostalgia che non guasta.


10 commenti:

  1. E su questa (come la maggior parte delle altre recensioni, ora che ci penso) sono completamente d'accordo! Ho un debole per questo film perché mi riporta indietro prepotente tra le braccia di mio papà. Da piccolina avevo una paura terribile della scena finale (quando gli si gonfiano gli occhi e le teste stanno per scoppiare) e ranicchiarmi sotto il braccio di mio padre mi faceva sentire protetta! Questo era uno dei "nostri" film! :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Effettivamente quella scena anche la mia bambina l'avrebbe patita parecchio, ma lei sarebbe scappata nell'altra camera e non l'avrebbe guardata. Nonostante abbia già otto anni è ancora molto da cartoni e film più tranquilli.

      Bello il ricordo del tuo papà legato al film, alla fine il cinema è anche questo :)

      Elimina
  2. E' un cult, una di quelle poche volte in cui fa nulla se ci si discosta, come tenore generale, dai toni del racconto originale^^

    Moz-

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sono d'accordo, alla fine il film risulta comunque ben riuscito.

      Elimina
  3. Penso che sarà stato molto difficile per Schwarzenegger girare questo film.
    Lo adoro: è un nostro cult!

    RispondiElimina
  4. Boh, mi sono bloccata sui "vent'anni dalla mia ultima visione" e mi sono spaventata.. è passato così tanto tempo??
    Comunque io non l'ho visto, strano, perché ai tempi certi film li guardavo.. perché hai ragione, sono degli ammazza tempo incredibili, e a volte in tv non c'era proprio nient'altro (in prima serata mai, aggiungo). Ora la tv non ce l'ho e sto bene lo stesso, anzi meglio.
    Se ti interessa ho fatto il post sui film. Ora rifletto se fare quello sui libri, o su cos'è che lo volevo fare ;)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Beh, il film è del '90, io magari l'avrò visto qualche anno più tardi, magari fai anche '95 e non sono uno che riguarda i film di continuo. Ora siamo nel 2015...

      Comunque anche io sto molto bene senza tv, e mi riferisco ai programmi che passa latve che se non ci fosse mia moglie non accenderei mai. Discorso diverso per film e serial tv per i quali ho una grande passione.

      Ora vado a recuperarmi il post...

      Elimina
    2. Sì sì, no, dico.. sono passati venti anni anche per me, allora..

      Discorso diversissimo per film e serie tv, anche se io le serie le guardavo meno, e aspettavo la seconda o terza serata per i film, se ci si dovesse basare solo sui programmi sarebbe un oggetto inutile, mi vien da dire che meglio di certi programmi è la continua pubblicità che interrompe i film, ma mi sembra un'esagerazione..

      Elimina
    3. In linea di massima sono d'accordo, a cercarlo qualche programma carino c'è anche, il meglio è però relegato sui canali a pagamento (che noi ci rifiutiamo di acquistare) e in tarda, tardissima serata. Così la si collega a un bel lettore DVD e via che si va...

      Elimina

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...