sabato 14 marzo 2015

AN EVENING WITH: JAMES ELLROY

Sono passati più di quattro anni ormai dalla mia ultima e unica sortita al Circolo dei lettori di Torino, all'epoca l'appuntamento era stato con lo scrittore Bret Easton Ellis e l'esperienza non completamente appagante (vedi qui).

Questa volta sono contento di poter dire che tutto è andato per il meglio, a partire dalla simpatica telefonata fatta al circolo per carpire alcune informazioni e che mi ha permesso di parlare con una ragazza davvero cortese la quale mi ha anche un pochino spiegato alcune dinamiche delle serate, buona occasione per farci due risate e sdrammatizzare sull'inspiegabile successo di pubblico conseguito da alcuni incontri rispetto ad altri (ovviamente di maggiore interesse).

Quel che importa realmente è che l'amico Luca ed io siamo riusciti a goderci al meglio la presentazione dell'ultima fatica di James Ellroy: Perfidia. In sala oltre allo scrittore anche l'editor Luca Briasco di Einaudi che ha svolto anche il compito di intervistatore e, ovviamente, la traduttrice.

Dopo tanto tempo e un'occasione mancata qualche anno fa, ecco comparire davanti a me il mio scrittore preferito (o uno dei ma un po' più degli altri). Ben piazzato, camicia hawayana neanche fosse adagiato sotto il sole di Miami, occhialini tondi e quell'aria da parzialmente matto che lo rende così intrigante. Peccato non abbia ululato come ogni tanto gli capita di fare. Nel complesso Ellroy si è rivelato persona capace di intrattenere il pubblico anche con la parola in forma orale oltre che con quella scritta, divertente e disponibile, non per niente sono tornato a casa con una copia di Ricatto autografata e con sopra il nome di mia figlia Laura scritto da Ellroy, una dedica per le generazioni future di fan.

Ma in parole povere cosa ci aspetta in questo Perfidia? Intanto il libro apre una nuova quadrilogia di Los Angeles ambientata questa volta sul finire del 1941 a cavallo dell'attacco di Pearl Harbor da parte dei giapponesi, un attacco capace di cambiare la visione della vita a molti giovani americani e ai nippo-americani presenti su suolo statunitense in quel periodo. Torneranno, nelle loro versioni più giovani, diversi personaggi che i fan di Ellroy hanno imparato ad amare nel corso di tanti anni di letture, un nome su tutti: Dudley Smith. A differenza di quel che accadeva in altri libri dello scrittore il periodo preso in considerazione sarà molto breve, l'intera vicenda (più di 800 pp.) si esaurirà nel giro di un mese. Quattro i personaggi principali e per la prima volta uno di questi sarà una donna, Kay Lake, per la quale lo scrittore ha ritagliato anche una prospettiva sugli eventi in prima persona, una prospettiva che il lettore troverà sotto forma di diario. E poi Lee Blanchard, Mickey Cohen, Buzz Meeks... e ai fan non serve altro.

Viene l'acquolina in bocca al pensiero di ritrovare Ellroy su uno di quei progetti ad ampio respiro nei quali lo scrittore rende al meglio. Non vedo l'ora, prima però dovrò affrontare la lettura di Caccia alle donne e Ricatto (autografato).


9 commenti:

  1. Esperienza mistica, immagino :) Curiosissimo anche io di questo nuovo romanzo.

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    1. Beh, trovarsi di fronte al tuo scrittore preferito, uscire dall'incontro senza un briciolo di delusione e pure con libro autografato con su il nome della propria bimba... che dire! Anche io sono molto curioso di questa nuova opera, ci aspettano ore bellissime :)

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  2. Mi ha incuriosita molto lui, come persona..ho ascoltato la sua intervista ieri sera dalla Gruber...mi ha incuriosita questa cosa che lui vive fuori dal tempo e dallo spazio. Che non si documenta sui fatti di cronaca. Che non ascolta tg, non legge giornali, non ha un computer e scrive i suoi libri con carta e penna. Mi ha incuriosito il fatto che i suoi libri non siano frutto d'istinto bello e buono, ma di una accurata progettazione fatta di pagine e pagine che a volte superano anche il numero delle pagine del libro finale...insomma, prima che uno scrittore, un uomo molto interessante...sai quante volte ho pensato anche io di cominciare a vivere in una bolla ? lasciando fuori tutto...ma proprio tutto ciò che non mi piace ? Eh, ma non ci riesco....
    Un abbraccio e buona domenica !

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    1. Se posso dire, l'intervista dalla Gruber è stata anche più interessante dell'incontro dell'altra sera durante il quale ci si è concentrati maggiormente sull'ultimo libro. Ellroy è sicuramente un tipo particolare, affascinante, se ancora non l'hai fatto vale la pena iniziare a spulciare la sua opera :)

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    2. Si, infatti mi è venuta una gran voglia di farlo :)

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  3. Ah. Non sapevo nemmeno fosse a Torino, pensa. Ho letto del suo ultimo libro qui e lì e mi ha incuriosito parecchio. Avrei quasi voluto prenderlo al volo. Ma come si fa senza aver letto per intero la quadrilogia di Los Angeles? Non si può. E allora mi tocca tornare indietro :)

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    1. In realtà non sarebbe neanche necessario, questa nuova quadrilogia è cronologicamente precedente all'altra, presenta gli stessi personaggi (alcuni) ma più giovani e quindi... no problem, potrebbe essere un ottimo punto d'inizio :)

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  4. Bene bene, mi fa piacere sapere che sei riuscito a sfruttare appieno la mia umile dritta e che non sei rimasto deluso dall'incontro con l'idolo! :-)

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