martedì 28 giugno 2016

JUMANJI

(di Joe Johnston, 1995)

Se Jumanji fosse uscito al cinema una decina d'anni prima sarebbe potuto diventare uno di quei cult giovanili che accomunano tanti ex ragazzi della mia generazione e infilarsi nella scia di film come I Goonies, Ritorno al futuro e via discorrendo. All'epoca della sua uscita però, per una mera questione anagrafica, quel sense of wonder che scaturiva da alcuni film era per me un po' scemato e quindi oltre a una prima visione a questo film non diedi altre occasioni. Riguardandolo ora con mia figlia è stato un piacere ritrovare quello spirito di avventura giovanile e del fantastico che caratterizzò diverse pellicole degli anni '80 pur essendo questo in particolare uscito un decennio più tardi, le atmosfere sono quelle giuste e il divertimento è assicurato ancora oggi.

La seconda sorpresa è stata quella di trovare alla regia Joe Johnston, direttore ancora capace in epoca moderna di piazzare dei buoni successi di pubblico come il primo film dedicato a Capitan America (Il primo vendicatore) nonché artefice di altri successi del passato come il divertente Tesoro, mi si sono ristretti i ragazzi.

Un po' meno artigianale rispetto ad altri film del filone, Jumanji mantiene però quel piglio genuino che, anche quando intervengono gli effetti visivi, riesce a mantenere quella sensazione di calore e familiarità del film d'altri tempi. Ovviamente il pezzo forte sono i protagonisti giovani trascinati in avventure fantastiche più grandi di loro, tema sempre in grado di emozionare i pre-adolescenti, qui ampliato dalla presenza degli adulti Robin Williams e Bonnie Hunt. Quasi straniante rivedere ora una giovanissima Kirsten Dunst (tredici anni all'epoca) in uno dei ruoli principali.


Sul finire degli anni '60 il giovane Alan Parrish (Adam Hann-Bird), figlio di un ricco magnate delle calzature, ritrova in un cantiere un vecchio baule risalente al secolo precedente con all'interno un gioco da tavolo fatto a mano: Jumanji. Alan scoprirà giocando al gioco con la sua amichetta Sarah (Laura Bell Bundy) come gli imprevisti escogitati dal gioco stesso siano ben più pericolosi e reali di quel che dovrebbero essere.

Stacco al 1995. Alan è scomparso da quel lontano 1969, nella sua vecchia abitazione arrivano due ragazzini: Peter (Bradley Pierce) e Judy Sheperd (Kirsten Dunst) che ci metteranno poco a ritrovare in soffitta il pericoloso gioco. Per evitare ulteriori guai dovranno trovare il modo di concludere una partita con l'aiuto dei due vecchi giocatori, gli Alan (Robin Williams) e Sarah (Bonnie Hunt) ormai adulti.

Bel mix di azione, tra cacciatori di belve, mandrie scatenate, piante carnivore e altre diavolerie, e commedia grazie soprattutto al caratterista David Alan Grier e alla sua auto della polizia, Jumanji rimane una bella visione ancora oggi, un film ben riuscito che ormai non ricordavo quasi più.


14 commenti:

  1. Un caposaldo della mia infanzia. Un capolavoro del cinema per famiglie di quegli anni!

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  2. Va rivisto!!! *__* Lo ricordo poco anche io! (brutto segno???)
    Bello il bannerone in alto :O Ma sappi che mi mancherà il precedente :D

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    1. Brutto segno? No, non credo, però una buona possibilità di riscoprirlo.

      Il banner in alto mi piace molto, uno perché è bianco e si amalgama perfettamente al look del blog e due perché sono gli X-Men di Claremont e Byrne, è con loro che mi sono innamorato dei comics americani. Un vero mito.

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    2. Brutto segno: vecchiaia conclamata per me XD

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    3. Nel mio caso è sicuro, ormai mi son rassegnato :)

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  3. ho adorato Jumanji da subito...
    ambientazioni ed una storia ficcante, e poi quegli effetti speciali, che oggi farebbero sorridere, ma che personalmente trovai quasi terrorizzanti nella loro veridicità...

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    1. Gli effetti speciali sono apprezzabili ancor oggi che siamo eoni avanti con la tecnologia rispetto a vent'anni fa. Anche da quel punto di vista Jumanji è davvero ben realizzato.

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  4. È uno dei pochissimi film che riguardo sempre volentieri quando lo ridanno alla tv e se sono in compagnia faccio come i bambini "guarda ora che arriva una scena bella...ora c'è una parte che fa ridere" e così via :D
    E concordo sugli effetti speciali che sono ottimi, tranne per i ragni giganti che peggio non potevano farli

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    1. I ragni sono la croce di mia moglie. Li piazzano in ogni film e lei deve chiudere gli occhi tutte le volte, comunque effetti davvero all'altezza.

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  5. Un film a cui sono stato sempre affezionato, e che è stato bistrattato un po' ingiustamente :)

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    1. Effettivamente non vedo motivo alcuno per bistrattarlo, nel suo segmento è un bel film.

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  6. Il film della mia infanzia. Punto. Rivisto proprio recentemente, per me resta la grande opera che era e ogni volta mi fa tornare bambino, nonostante ormai si perda una lacrimetta per il buon vecchio Robin

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    1. Purtroppo questi veli tristi saranno per noi sempre più frequenti, i miti della nostra infanzia stanno volando via uno dopo l'altro...

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