lunedì 2 gennaio 2017

FIRMA AWARDS 2016: FUMETTO

Sempre più difficile stilare classifiche articolate divise in più sezioni per quel che riguarda la macro categoria fumetto. Il motivo principale è la mole sempre decrescente di materiale letto a causa della mole sempre decrescente di soldi guadagnati, quindi come l'anno scorso tenterò di riunire in tre sole categorie tutti gli albi letti quest'anno (che comunque ancora non sono proprio pochi, pochi).

Le tre categorie saranno dedicate ai fumetti inediti usciti in Italia nel corso del 2016 (e qui siamo sul pezzo), alle ristampe edite sempre nel corso del 2016 (sul pezzo anche qui stranamente) e una a quei volumi o a quelle graphic novel che io ho recuperato nel corso dell'anno, quindi qui ci rientra di tutto, anche roba molto vecchia.

Iniziamo proprio dalla categoria dedicata al materiale più datato, quella dei VOLUMI, GRAPHIC NOVEL e RECUPERI VARI, in quest'ottica prosegue il mio recupero dei Texoni, nei mesi in cui ho lavorato in fumetteria ho avuto modo di mettere mano anche a letture un po' diverse da quelle affrontate di solito. Ma vediamo questo benedetto podio.

Terzo classificato:
Rughe di Paco Roca
Bellissima visione sulla terza età, sulla vita degli anziani spesso abbandonati all'interno di fredde case di cura, una narrazione dal tocco lieve e sensibile, commovente e divertente. È qui, ma anche in vetta al podio non avrebbe sfigurato.

Secondo classificato:
Death Note di Tsugumi Ohba e Takeshi Obata
Ebbene sì, non avevo ancora mai letto l'appassionante Death Note, manga rivoluzionario, forse imperfetto e allungato oltre il naturale finale, quello che più avrebbe amato il pubblico, una vicenda che però ti prende alla grande. Poi c'è l'irresistibile Ryuk.

Primo classificato:
Alack Sinner di Carlos Sampayo e Josè Munoz
Stupendo l'hard boiled di Alack Sinner, aspetto con impazienza la ristampa annunciata dall'Editoriale Cosmo nella speranza che comprenda tutto il materiale dedicato al personaggio. Da recuperare a occhi chiusi.


         



La seconda categoria che vorrei prendere in considerazione è quella dedicata alle RISTAMPE di vecchio materiale pubblicate nel corso del 2016, anche qui un podio del tutto soddisfacente (almeno per me) con tre gradite sorprese, tutti fumetti che non avevo mai avuto occasione di leggere.

Terzo classificato:
I.R.$. di Stephen Desberg e Bernard Vrancken
Ottimo thriller ambientato nel mondo della finanza e soprattutto delle tasse e delle dichiarazioni dei redditi. Potrebbe sembrare noioso ma non lo è. Affatto. Ottima cura negli albi da parte dell'Editoriale Aurea, cura alla quale non ci aveva abituato. Peccato il progetto degli Integrali sembri già arenato dopo la proposta di questa prima serie.

Secondo classificato:
Xenozoic di Marc Schultz
Oltre a una bella serie, divertente e vintage, la scoperta di un grandissimo disegnatore, sarà il cognome ma gli Schultz con il fumetto ci sapevano davvero fare.

Primo classificato:
Blake e Mortimer di Edgar P. Jacobs
Onore e merito ai tipi di Gazzetta dello sport che continuano a portare in edicola capolavori a prezzo più che accessibile. Quest'anno è stata la volta, tra le altre cose, di Blake e Mortimer. Fantastico.


  



Chiudiamo con la categoria dei FUMETTI INEDITI, più che un vero e proprio gotha del fumetto targato 2016, semplicemente qualche buona segnalazione, qualche consiglio per recuperare una o due buone serie per chi fosse interessato a farlo. Mi sembra che nel fumetto mainstream ci sia una flessione qualitativa generale, l'impressione è che le cose davvero interessanti arrivino sempre più da ristampe e materiale datato o che si trovino in volumi costosi che non posso più permettermi. Insomma, il fumetto a prezzi popolari langue un poco, qualcosa di buono c'è sempre, non si parla però quasi mai di capolavori. Rispetto all'anno scorso sono mancati quei progetti degni di nota come Multiversity di Morrison o Sandman ouverture di Gaiman, altre cose come Battaglia e Morgan Lost hanno a mio avviso un po' deluso le aspettative, rimane qualche colpo di Bonelli, qualche outsider e la cara vecchia Marvel (la DC per me è ormai scomparsa, speriamo nel rilancio). Ecco comunque qualche segnalazione (la classifica prendetela pure un po' con le pinze):

Dodicesimo classificato:
The Professor di Andrea Corbetta e AA.VV.
Sulla fiducia e per il coraggio. Una nuova proposta italiana, un editore nuovo per il fumetto, un personaggio potenzialmente interessante con alcune cose ancora da mettere a posto (cliché dai quali allontanarsi, qualche ingenuità nella grafica e anche nel nome), però dai, due storie tutto sommato piacevoli da leggere, poi i soliti frantumapalle criticheranno a manetta, però per la buona volontà è giusto premiare l'iniziativa. I miei migliori auguri. Gli stessi auguri li estendo anche al nuovo Martin Mystère della Bonelli, ho avuto modo di leggere diffidente solo il primo numero, per questo non è in classifica, mi ha sorpreso piacevolmente, se son rose...

Undicesimo classificato:
Astonishing Ant-Man di Nick Spencer e Ramon Rosanas
Una serie fresca, divertente, che non si prende mai sul serio ma che non disdegna di toccare alcune corde che sono molto più vicine all'uomo che non al supereroe. Poteva potenzialmente essere ancora meglio, ma va bene così.

Decimo classificato:
Mighty Thor di Jason Aaron e Russell Dauterman
Largo alle donne! Se i puristi avranno storto il naso con la nuova incarnazione di Thor tutta al femminile, c'è da dire che la serie è piacevole e ha i giusti toni che debbono avere le vicende legate a un Dio del Tuono che si rispetti. In più il tema della malattia, con una Jane Foster ammalata di cancro e che a ogni sua trasformazione nella potentissima Thor vanifica tutte le sue sedute di chemioterapia, essere potentissimo condannato al deperimento. Non male.

Nono classificato:
Deathlock di Nathan Edmonson e Mike Perkins
Serie limitata dedicata a un personaggio minore, rilanciato probabilmente grazie alla sua presenza nello show televisivo Marvel's Agents of S.H.I.E.L.D. e che nelle mani di Edmonson diventa l'ennesima pedina ben manovrata all'interno di trame più vicine alle spy stories complottistiche che non a quelle supereroiche. Niente male.

Ottavo classificato:
Black Widow di Nathan Edmonson e Phil Noto
Ancora Edmonson, ancora spy story e la possibilità di sbirciare un poco nel privato della Vedova Nera, personaggio abbastanza mortificato al cinema quando è in compagnia dei suoi colleghi uomini. A quando un film a solo sulla bella Natasha? Credo che Scarlett sarebbe d'accordo.

Settimo classificato:
Squadron Sinister di Marc Guggenheim e Carlos Pacheco
Legate all'evento Secret Wars ci sono state diverse sorprese, miniserie brevi di quattro o cinque numeri molto divertenti o interessanti, penso a 1872, A-Force o Vecchio Logan e altre... decido però di segnalare la squadra di stronzi dello Squadrone Sinistro, bastardi fino al midollo.

Sesto classificato:
Star Wars di Jason Aaron e Stuart Immonen
Le storie inseriti nell'universo di Star Wars continuano a divertire, sia con questa serie principale sia con gli altri progetti come la serie dedicata a Darth Vader e le mini con protagonisti altri personaggi come Lando o Chewbacca. Intramontabili.

Quinto classificato:
All New Hawkeye di Jeff Lemire e Ramon Perez
Non ha la forza innovative della serie di Occhio di Falco di Fraction e Aja ma anche Lemire ha fatto un ottimo lavoro andando a scavare nel passato dei due Occhio di Falco, Clint e Kate. Uno, anzi due, dei personaggi meglio gestiti dalla Marvel più recente.

Quarto classificato:
Daredevil di Charles Soule e Ron Garney
Devil ritorna alle atmosfere urbane e oscure, quelle che più si confanno al personaggio. Trainato anche dalla splendida serie tv, una nuova rinascita per il diavolo di Hell's Kitchen che per la prima volta si muove in città potendo contare su una valida spalla, il giovane Blindspot.

Terzo classificato:
Doctor Strange di Jason Aaron e Chris Bachalo
Potenza del cinema, un'esposizione del personaggio mai vista prima: ristampe, volumi lussuosi, collane allegate ai quotidiani e questa nuova serie regolare (in Italia accompagnata da Scarlet Witch) che promette una visione diversa sull'universo Marvel e tanto divertimento. Non male caro dottore, non male...

Secondo classificato:
Manifest Destiny di Chris Dingess e Matthew Roberts
La storica spedizione di Lewis e Clarke alla scoperta dell'ovest americano tra autoctoni, zombi vegetali, minotauri e mostri delle specie più disparate, un'esplorazione avventurosa dalle forti tinte horror narrata con il giusto piglio. Altro centro della factory di Kirkman.

Primo classificato:
Ut di Paola Barbato e Corrado Roi
Semplicemente la narrazione più originale che ho avuto modo di leggere quest'anno, un mondo affascinante come pochi, tavole meravigliose per le quali le lodi a Roi non saranno mai troppe. Sei numeri da avere senza se e senza ma nonostante la difficile comprensione della vicenda.


         


         


         


         

15 commenti:

  1. Trovo la tua top interessante... Sopratutto mi fai ricordare che devo recuperarmi ancora molta roba

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    1. Un po' alla volta, le cose che possono essere più nei tuoi gusti...

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  2. La classifica offre un sacco di spunti per nuove letture.
    Prima tra tutte proprio "Rughe", in wishlist ormai da troppo tempo.
    Devo rimediare!

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  3. Sei l'unico a cui ho sentito parlar bene di The Professor. Io sinceramente l'ho toccato, sfogliato e alla fine non preso... boh.
    Vedo molti supereroi in classifica, non è roba per me; ma noto Cadillac e dinosauri, che ho anche io^^

    Moz-

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    1. Xenozoic è stata una grandissima sorpresa, con i supereroi a breve credo che rallenterò molto anche io (almeno se non cambia la mia fortuna lavorativa), per The Professor, nonostante difetti e ingenuità, una possibilità ho voluto dargliela, aspettiamo un po' e vediamo di che si tratta. Se non si fa così le edicole vivranno di produzioni nostrane al 95% solo targate Bonelli.

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    2. Quello è vero, però appunto se vogliono sopravvivere c'è bisogno di una certa qualità.
      Io attulmente di supereroi prendo solo il grande SPIDEY. Ottima testata.

      Moz-

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    3. Spidey non l'ho provato, però per quelle atmosfere lì, se non ho capito male, io ho già tutte le storie degli anni '60 :)

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  4. Beh, dai. Qualcosina hai letto, nel 2016. Io credo di aver letto molto molto meno (per quanto riguarda i fumetti, almeno). Le letture più frequenti alla fine si sono rivelate essere Thorgal e la Collana Avventura. Qualche americano e qualche bonellide. Poca, pochissima roba di quella che avrei davvero voluto leggere, un po' per le mie ormai rarissime incursioni in fumetteria, un po' per il solito occhio di riguardo alle tasche. Di comprare e ammonticchiare sul comodino non se ne parla proprio più. Tanto ho una marea di roba ancora da leggere...

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    1. Beh, molto ho scroccato nei mesi fatti in fumetteria, ora la mia idea è quella di abbandonare sempre più gli americani e magari fare qualche vendita in stock per recuperare spazio e soldi, poi si vedrà quel che si deciderà di fare sul serio.

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  5. Ma come leggi meno fumetti? Mi ricordo che lavoravi in una fumetteria (forse hai cambiato lavoro nel frattempo o forse ricordo male io), e sicuramente qualche occasione di leggere a sbafo dovresti averla avuta, come tutti i gestori di fumetterie che conosco!

    Credo che tu sia l'unico ad avere apprezzato così tanto Ut, nonostante anch'io lo abbia gradito ripensandoci non è che fosse poi questo capolavoro (ma solo i meravigliosi disegni di Roi valevano l'acquisto). Curioso che tra i supereroi non ci sia l'Invincibile Iron-Man, l'unico che seguo (almeno per ora). The Professor l'ho sfogliato in edicola, ma anche il secondo numero è stampato veramente male, peccato.
    Buon 2017

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    1. Ciao Luca, purtroppo la fumetteria ha chiuso, alcune letture le ho scroccate proprio in quei pochi mesi nei quali ho lavorato lì, Death Note ad esempio, Rughe e diverse cose legate alle Secret Wars, etc... purtroppo l'avventura è finita molto male.

      Ut l'ho premiato perché l'ho trovato molto originale e proprio per le splendide tavole di Roi. Come ho scritto sopra capolavori non ce n'è, solo delle serie molto piacevoli.

      The Professor va premiato per il coraggio, ci sono realtà in piedi da anni che ne combinano di continuo, a loro che sono nuovi un po' di fiducia vorrei dargliela :)

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    2. Accidenti, mi dispiace! In bocca al lupo per il 2017.

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    3. Inquietante per tutto il settore, poi, che chiuda una fumetteria (ma la tua era un franchise, se ricordo bene).

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    4. Sì, la fumetteria era un Games Academy, io non ero titolare, ci lavoravo solo, il problema invece era proprio il titolare oltre al mercato comunque molto difficile per il settore.

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