martedì 10 dicembre 2019

FUOCO CAMMINA CON ME

(Twin Peaks: Fire walk with me di David Lynch, 1992)

Con Twin Peaks David Lynch ha costruito un mondo e una poetica che hanno cambiato Cinema e televisione; che lo si apprezzi o meno, o meglio, che si apprezzino o meno le sue opere (perché il Lynch regista rimane indiscutibile), siamo di fronte a un artista che ha squarciato i confini e le percezioni di più mezzi espressivi così come ha fatto con quelli della realtà dei mondi finzionali costruiti per le sue narrazioni più sfuggenti e surreali. Lynch, ancora oggi, a distanza di anni e a visioni reiterate, è uno dei pochi autori capaci di farmela fare addosso dalla paura a causa di quell'inquietudine malsana che è capace di instillare nello spettatore scatenando i pensieri più folli e sconclusionati. Fuoco cammina con me è un ponte tra il famoso Diario segreto di Laura Palmer (scritto dalla figlia di Lynch e fisicamente presente in questo film) e la serie televisiva Twin Peaks, un film in cui vengono narrate vita privata e ultimi giorni di Laura Palmer, poco prima di quell'ormai storico ritrovamento di cadavere che darà il via a una delle serie fondamentali della storia della televisione.


Pur non essendo stato apprezzato in maniera significativa dagli addetti di settore e dal pubblico all'epoca della sua uscita, rivisto oggi Fuoco cammina con me rimane uno degli episodi più compiuti del filone "onirico" della carriera di Lynch che qui si giostra tra il suo lato più ironico e grottesco e quello spaventoso e inquietante, con il valore aggiunto di andare a lavorare nuovamente con una mitologia sovrannaturale di propria invenzione ormai diventata proprietà collettiva di schiere di fan del regista e della cittadina dai picchi gemelli. Inoltre, alla luce della terza e recente stagione di Twin Peaks, da poco eletta dai Cahiers du Cinéma miglior film dell'ultimo decennio (esatto, film), Fuoco cammina con me scatena ulteriori cortocircuiti con alcune sequenze riprese da Lynch, in particolare quella che vede protagonista il compianto David Bowie che presenzia in una - neanche a dirlo - "strana" comparsata. Altra ragione per cui il film oggi lo si può apprezzare in misura ancor maggiore è che a trent'anni dall'uscita della serie nessuno più si aspetta risposte e si può godere quindi delle atmosfere e delle situazioni che Lynch riesce a creare in maniera unica e inimitabile, andando a lavorare su inquadrature sghembe, colori saturi e perturbanti, unendo alle sue immagine, evocative come quelle di pochi altri, le musiche di un Badalamenti gigante e un lavoro eccezionale su suoni e rumori, da soli capaci di far accapponare la pelle anche allo spettatore più freddo e distaccato. Nonostante non tutti gli attori del cast di Twin Peaks accettarono di partecipare a questo prequel (pesa ad esempio l'assenza di Lara Flynn Boyle), è proprio nelle scelte di casting che sta una delle note vincenti del film e in generale di tutto il progetto Twin Peaks; Sheryl Lee, Ray Wise, Dana Ashbrook, Grace Zabriskie, lo stesso Lynch, Frances Bay, Michael J. Anderson, Frank Silva, Al Strobel hanno tutti caratteristiche indiscutibilmente adatte a concretizzare nei gesti, negli sguardi, nelle urla, sia quell'inquietudine sovrannaturale così terrificante che quel lato grottesco e improbabile che non può evitare di strappare una sana risata di tanto in tanto. Indovinata, per oliare il motore e ripartire, la presenza di Chris Isaak nei panni di Chester Desmond, agente dell'F.B.I. inviato da Gordon Cole (David Lynch) a indagare sull'omicidio di Teresa Banks (Pamela Gidley), episodio dal quale inizierà la riconnessione alla vita di Laura Palmer (Sheryl Lee) e a tutto ciò che di strano gira intorno alla Loggia Nera.


Rimane da dire come Fuoco cammina con me sia comunque un film per fan, per lo spettatore completamente a digiuno dei vari segreti di Twin Peaks, l'escursione nella provincia americana potrebbe risultare spiazzante, fermo restando la validità universale del lavoro fatto su immagini e suoni che può comunque incantare chiunque. Episodio da rivalutare e che acquista valore grazie ai vari collegamenti, e sono più d'uno, con la nuova stagione di Twin Peaks, riaccende il fuoco (che realmente cammina con me) del desiderio di tornare ancora una volta a quei luoghi e a quei personaggi. Non disperiamo.

6 commenti:

  1. un grande film, con questo capolavoro è cominciata la mia cinefilia, e continua ancora oggi xD

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  2. Un capolavoro: imprescindibile sia per Twin Peaks stesso, perché essenziale per capirne la trama (anche, appunto, della terza stagione) sia per l'opera omnia di Lynch (di cui costituisce un episodio principale).
    All'epoca fu criticato per un semplice motivo: la gente si aspettava le risposte non date dopo il finale della seconda stagione.

    Moz-

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    1. Vero, infatti come scrivevo, oggi che il bisogno di risposte non è più così impellente lo si apprezza di più. La critica lo bacchetto'anche perché il lato inquietante predominava su quello ironico, critiche risibili per me che amo tantissimo le atmosfere creepy di Lynch.

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  3. Difficile da valutare e anche da comprendere, però anche se mi è piaciuto meno di quanto mi aspettassi, è un film iconico di Lynch, e se lo apprezzi non lo dimentichi più ;)

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    1. Mica tanto difficile: capolavoro! :) :) :)

      Io sono un po' di parte, Lynch lo adoro.

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