E' fuor di dubbio un bell'esordio quello degli Almamegretta, che ha le cose giuste da dire e la capacità di farle arrivare anche oltreconfine, traguardo non facile da raggiungere per un gruppo che si esprime al 99% in dialetto napoletano. I suoni sono però quelli giusti e la passione non manca, fattori che valgono al combo anche prestigiose collaborazioni come quelle con Massive Attack e in seguito Asian Dub Foundation.
La voce di Raiz può non piacere a tutti ma il suo incedere cantilenante inframezzato da sprazzi di inatteso vigore e unito alla grande presenza fisica, caratterizza in maniera molto forte l'impatto del gruppo sul pubblico. L'album d'esordio si mantiene in perfetto equilibrio tra brani più pacati e brani ritmati caratterizzati dal basso e dall'incedere delle percussioni di Gennaro T, Le influenze europee si amalgamano in maniera perfetta con i ritmi più tribali e con l'elettronica di D.RaD.
Già dalla prima traccia di Animamigrante vengono fuori i temi che stanno a cuore alla band: disagio e ingiustizia sociale, la mancanza di opportunità che affligge alcune zone del Sud Italia ma soprattutto la sofferenza dell'uomo costretto a una vita di stenti e legata alla condanna del lavoro a sfruttamento, a uso e consumo di pochi farabutti, 'e malamente.
Traspare chiaramente l'amore per le proprie origini, per il sangue, per la terra, per la propria storia, perché se conosci la tua storia sai da dove viene il colore del sangue che ti scorre nelle vene. E ancora integrazione e razzismo, quel fastidioso scagliarsi contro i propri simili nei momenti di difficoltà scatenando la famosa guerra dei poveri che affligge il nostro paese mentre chi mangia a sbafo continua a farlo. Oggi come vent'anni fà, quando usciva Animamigrante.
A identificare in misura maggiore il legame degli Almamegretta alle origini e alla vita il dittico finale (bonus esclusi) Sole e Terra, preghiera e ringraziamento. Un esordio che avrà un seguito ancora più fortunato che confermerà anche il successo commerciale, ma questa è ovviamente un'altra storia.
Animamigrante, 1993 - Anagrumba
Raiz: voce
Orbit (Gianni Mantice): chitarra
Tonino Borrelli: basso
Gennaro T (Gennaro Tesone): batteria, percussioni, drum programming
Pablo (Paolo Polcari): tastiere, programming
D.RaD (Stefano Facchielli): programming
Tracklist:
01 'O bbuono e 'o malamente
02 Suddd
03 Figli di Annibale (?)
04 Fattallà
05 Anima migrante
06 Sanghe e anema
07 O cielo pe' cuscino
08 Sole
09 Terra
10 Fattalà dub
11 Figli di Annibale
Bella roba, hai tirato fuori :)
RispondiEliminaQuesto disco l'ho ascoltato pochissimo. Ai bei tempi ho ascoltato "Sanacore". Il brano che hai postato è stupendo, si. Ma anche Black Athena con i Massive Attack è un gran bel pezzo davvero (a parte il video, ben lontano dall'estetica del gruppo britannico).
Gli Alma li ho seguiti per i primi loro quattro album vedendoli anche diverse volte dal vivo, poi me li sono un po' persi.
EliminaSanacore toccò vette decisamente alte ma anche questo Animamigrante è da recuperare, oltre a Sole sono diversi i pezzi che meritano l'ascolto. Poi buon sangue non mente, tu non puoi farne a meno :)
Poi non li ho più seguiti tanto, ma questo disco ce l'ho e mi piace un casino!
RispondiEliminaSe ti è piaciuto questo almeno a Sanacore una possibilità dovresti dargliela ;)
EliminaGrandi gli Almamegretta! Mi ricordo che il benemerito Planet Rock di radiodue contribuì molto al loro successo mettendo spesso Figli di Annibale quando ancora non li conosceva nessuno e non erano stati sdoganati verso il grande pubblico. E Sanacore è un altro gran disco, yes!
RispondiEliminaMi riprometto sempre di andare a recuperare anche i loro lavori successivi ma come sai il tempo è tiranno e alla fine...
EliminaGran bell'album questo! Mi hai fatto venire voglia di riascoltarlo :)
RispondiEliminaVai, riascoltalo che ne vale la pena :)
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