venerdì 13 dicembre 2013

BACK TO THE ROOTS: I '20 E LA DEPRESSIONE

Come dicevamo già nello scorso appuntamento con Back to the roots, nonostante l'industria musicale nel secondo decennio del 1900 poteva definirsi ancora giovane, non mancavano in quegli anni sperimentatori e avanguardisti. Oltre a Eric Satie, di cui ci siamo già occupati, possiamo menzionare almeno Maurice Martenot inventore dello strumento elettrico Ondes-Martenot e Leon Termen inventore del più noto Theremin, indubbiamente innovazioni importanti per il periodo storico in questione, almeno potenzialmente.



Purtroppo, nonostante la giovane età, l'industria discografica subisce la sua prima dura battuta d'arresto in concomitanza con l'aggravarsi della crisi finanziaria negli Stati Uniti d'America che sfocerà nella Grande Depressione del 1929. Un po' come succede anche oggi, la gente taglia i consumi e i beni non primari ne pagano in grande misura le conseguenze, le vendite di dischi crollano e gli investimenti di conseguenza. Le innovazioni non trovano terreno fertile e chissà, se la situazione economica fosse stata diversa, magari ora potremmo avere tra le mani una storia della musica completamente diversa. Ma anche no.

Gli anni '20 avevano sicuramente ancora delle cartucce da sparare, è proprio sul finire del decennio che i ritmi del boogie-woogie prendevano piede. Nel 1929 Meade Lux Lewis compone quello che è considerato uno dei brani cardine del genere e lo incide per Paramount Records, il brano è Honky-Tonk train blues e trae la sua ispirazione dall'incedere del treno, mezzo di trasporto che ha dato il via a più di una composizione musicale dell'epoca. Piccola curiosità, Lewis compare come suonatore di piano anche nel film di Frank Capra La vita è meravigliosa.

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