(di Nickolas Butler, 2014)
Nickolas Butler è uno scrittore statunitense cresciuto in una zona rurale del Winsconsin dove tuttora risiede insieme alla sua famiglia; la giovinezza trascorsa a Eau Claire, gli incontri fatti negli anni degli studi, la vita nella provincia americana, quella contadina e operosa, sono alcune delle caratteristiche che hanno ispirato lo scrittore e lo hanno portato al compimento del suo primo romanzo, Shotgun Lovesongs uscito per la Thomas Dunne Books nel 2014. Più o meno negli stessi anni a Eau Claire cresceva un ragazzo di nome Justin Vernon, un ragazzo che tutt'oggi risiede ancora ad Eau Claire; all'epoca Vernon fece diversi tentativi di sfondare nel campo della musica, fondando prima una band di nome Mount Vernon, poi gli DeYarmond Edison con i quali qualche piccola soddisfazione a livello locale arrivò anche. È soltanto dopo un periodo di sofferenza dovuto a problemi di salute e a una storia d'amore finita male che Justin Vernon trova di nuovo la forza di comporre e affrontare la musica, nel 2007 arriva il nuovo progetto solista di questo ragazzo di Eau Claire, un album distribuito direttamente su internet, Vernon sceglie come suo moniker Bon Iver, l'album è For Emma, forever ago, il resto è storia. Ora accade che, nell'età della loro giovinezza, presumibilmente attorno ai 16/18 anni di Butler, i due ragazzi frequentassero entrambi la Memorial High School di Eau Claire e alcuni particolari della vicenda legata all'ascesa musicale di Vernon sembra possano essere finiti, romanzati e riletti, nelle pagine di questo Shotgun Lovesongs di Nickolas Butler, infatti...
Little Wing è una cittadina di campagna dello Stato del Wisconsin, qui sono cresciuti negli anni della loro giovinezza quattro amici: Lee, Kip, Henry e Ronny. Henry è dei quattro quello che più è rimasto ancorato alle sue radici, ha sposato Beth, la fidanzatina di sempre, una delle ragazze più carine della scuola, ha ereditato la fattoria di famiglia e ora coltiva la terra e alleva bestiame cercando di barcamenarsi tra lavoro duro, due figli, problemi con le banche e crisi finanziaria, da sempre è legatissimo all'amico di una vita, Leland. Quest'ultimo, per tutti Lee, ha sempre avuto un animo malinconico, meditabondo che pian piano lo ha spinto sempre più verso la musica, un'amore esploso prima in modo privato, poi pubblico a livello locale fino a rendere con gli anni Lee una star di fama mondiale, un artista che però non ha mai dimenticato le sue origini, i suoi amici, il suo posto dell'anima. Ronny crescendo è diventato una star del rodeo in diversi Stati, un astro promettente, poi un brutto incidente ha posto fine alla sua carriera lasciandolo, a volte, un poco confuso; da quel momento in Lee scatta per l'amico un amore ancor più grande di quello che da sempre li ha uniti, con un impeto protettivo nei confronti dell'amico più sfortunato Lee diventa per Ronny una sorta di fratello maggiore non disposto a tollerare mancanze di rispetto nei confronti di Ronny. Kip invece è sempre stato quello meno legato al gruppo, un carattere più scostante, preso dalla sua idea di lasciare il paesello e fare soldi nella grande città, cose che in effetti gli riuscirà. Tornerà anni più tardi a Little Wing, benestante e con una bellissima donna, Felicia, comprerà la fabbrica di mangime abbandonata per ridare un po' di vita a Little Wing, acquistare un po' di prestigio con un gesto utile per i suoi concittadini. Ma gli anni cambiano le cose, le situazioni e i sentimenti, seppur forti, possono essere mutevoli, i quattro uomini non sono più quei quattro ragazzi.
È un bellissimo esordio quello di Nickolas Butler, Shotgun Lovesong ha un piglio sincero che enfatizza molto bene i rapporti d'amicizia, quelli consolidati in gioventù e poi portati avanti nonostante gli impedimenti che la vita pone a ostacolare la tenuta dei rapporti. Butler racconta quattro (di più in realtà) personaggi tratteggiati di fino, dando ampio spazio al rapporto d'amicizia tra Henry e Lee ma descrivendo con maestria l'indole e l'intimo di tutti i protagonisti di una storia che oscilla tra presente e passato con più di una nota nostalgica e un occhio al futuro che in maniera inevitabile non potrà essere (bello) come lo sono stati gli anni ormai trascorsi. Nel romanzo c'è un bel dipinto, forse un po' romantico, del rapporto con la propria terra e con i propri ricordi in relazione a vite ormai troppo diverse da quella ruralità contadina del Winsconsin: la fama, i soldi, il resto del mondo ampliano gli orizzonti, ma per i protagonisti sembra che il cuore resti sempre ben ancorato ai campi di Little Wing, alle sue fattorie, all'emporio, alla sua gente. Con la giusta misura Butler sa quando assestare un piccolo scossone, quando toccare le corde del cuore e quando far procedere la sua storia; ognuno dei capitoli è narrato dal punto di vista di uno dei protagonisti, espediente che dona ancora maggiore vivacità a un romanzo di per sé già parecchio coinvolgente lungo il corso del quale il lettore non mancherà di innamorarsi un pochino di questi personaggi, umani, vivi e fallibili come siamo un po' tutti quanti noi.
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