mercoledì 17 novembre 2010

DA KIRBY A STERANKO: MARVEL COLLECTION 4

Questo articolo è stato scritto per il sito fumettidicarta.

Giunge al termine con questo numero il primo arco di storie dedicate alle avventure anni ’60 di Capitan America. Avventure pubblicate tra il 1966 e il 1969 tratte dalle serie Tales of suspense e Captain America.
Torno su questa collection dopo breve tempo poichè l’occasione è ghiotta e va celebrata. Sembrerà strano per un appassionato di fumetti e in particolar modo dell’universo Marvel, ma questa è stata per me la prima occasione di ammirare il lavoro di Jim Steranko.
Sono ormai anni che sui vari forum dedicati al fumetto made in U.S.A. non si fa altro che parlare della ristampa del Nick Fury di Steranko.
Io seguivo tutte queste discussioni in merito e in fondo non capivo. Ora capisco.
Il volume in questione è di assoluto valore. Senza entrare troppo nel merito delle storie narrate, che pur considero in crescita rispetto a quelle presentate nel primo volume, per renderci conto di quel che abbiamo in mano bastano tre parole: Lee/Kirby/Steranko. Facciamo quattro, perchè anche le chine di Joe Sinnott impreziosiscono l’albo.
E’ difficile descrivere le impressioni scaturite dall’osservazione dell’opera di un disegnatore, di una tavola, di una vignetta e farle percepire a chi legge senza che questi abbia tra le mani il lavoro di cui si sta parlando.
Ma proviamoci che qui non ci si ferma davanti a nulla.
Il Cap di Kirby è pura potenza, dinamica, movimento. Le tavole dove il capitano compare a figura intera (ma non solo quelle) sono immagini iconiche belle e pronte per essere riprodotte ovunque. Stampe, magliette, gadget e via discorrendo tale è la forza cinetica sprigionata dalle matite di Kirby.
E badate che non è una sviolinata al mio disegnatore preferito, come già detto in passato il mio gusto è orientato maggiormente verso altre matite di quell’epoca. E pure.... e pure più lo guardo e più mi piace.
Capita che voltando pagina, con la coda dell’occhio inquadri un personaggio e quello si muove.
E’ dura da spiegare ma l’effetto che mi fanno le tavole del re è proprio questo.
Quindi, o lui era davvero molto bravo o io sto diventando pazzo (che può pure essere, considerate che siamo tutti pazzi, solo che a qualcuno non l’hanno ancora diagnosticato).
Dalla terza storia dell’albo entra in scena Steranko ed è una grande e gradita sorpresa.
La prima impressione, a caldo, è quella di fare un passo lungo lungo e di trovarsi catapultati nel decennio successivo (se non ancora più avanti). Modernità è la prima parola che mi viene in mente.
La cosa migliore da fare sarebbe quella di andarvi a comprare l’albo e guardare da voi.
Si nota subito il cambiamento nella scansione delle tavole. La prima pagina si apre con cinque vignette decisamente piccole nelle quali, in un gioco di luci e ombre, Steve Rogers cammina verso il lettore. Una prima pagina che si apre con cinque piccole vignette, abbastanza inusuale direi. Questo è solo il primo esempio perchè nelle storie disegnate da Steranko succede anche l’esatto contrario. Improvvise aperture su spettacolari Splash page doppie, vignette ravvicinate a creare un effetto zoom su un particolare del protagonista rendono in maniera egregia uno stato d’animo o un’emozione. Ogni tavola è la sintesi di un perfetto equilibrio tra le vignette e ogni storia è il risultato del perfetto equilibrio tra le tavole. Anche l’uomo dietro la maschera acquisisce spessore grazie ai disegni dell’artista, le spalle curve di Steve Rogers sono lì a dimostrarlo.
Le scene d’azione non peccano in nulla, i corpi sono dinamici anche se la potenza di Kirby resta ineguagliata.
Le caratteristiche originali non sono tutte qui, la scelta del bianco e nero per i flashback, i loghi (quello dell’HYDRA) a riempire alcune tavole, splash page dal sapore marcatamente onirico, armi avveniristiche e la sensazione che la serie stia facendo un passo avanti.
Ora anche io voglio la ristampa del Fury di Steranko.
Le storie del disegnatore su Cap sono state davvero poche e si esauriscono con questo volume.
Dal prossimo appuntamento con Marvel Collection inizierà una nuova avventura in compagnia del mitico Thor.

1 commento:

  1. Quanto me la sono goduta, questa miniserie di quattro. Ieri ho preso anche il primo di Thor, ma continuo a guardarlo con diffidenza. Non c'è lo stesso Kirby. Il Kirby di Cap è davvero all'apice della maestria.

    Ma tanto noi non ci facciamo mancare niente. E allora giù a leggere anche Thor :)

    Comunque, si. Grande Kirby e grande Steranko.

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