lunedì 11 agosto 2014

FIAMME SULL'ARIZONA

(di Claudio Nizzi e Victor De La Fuente, 1992)

Il Texone imbastito dall'accoppiata Nizzi/De La Fuente sembra essere tra quelli editi fino al momento dell'uscita di Fiamme sull'Arizona, che ricordiamo essere datata Giugno '92, il più naturalmente western. Il tratto di De La Fuente si amalgama in maniera perfetta alla sceneggiatura del sempre solido Nizzi andando a cesellare un'interpretazione di Tex ben inserita nella tradizione del ranger dalla sventola facile. Nonostante il tratto personale del disegnatore spagnolo, professionista navigato ed esperto, il lavoro di De La Fuente non assurge mai a ruolo di protagonista mettendosi al servizio della trama imbastita da Nizzi e della fluidità di lettura, a tutto vantaggio del lettore appassionato. Forse è meno probabile restare a bocca aperta davanti a una delle tavole di De La Fuente rispetto a quel che accade di fronte ad altre realizzate da disegnatori generalmente più lontani dal fumetto western e incastrati a forza in scenari a loro poco consueti e capaci quindi di tirarne fuori qualcosa di esplosivo e insolito, ciò non toglie che il lavoro realizzato dallo spagnolo sia privo di difetti e godibile da cima a fondo, meno sorprendente ma sempre ineccepibile.

Nizzi scrive per il suo pard spagnolo una storia di apaches e spazi aperti, di Messico e calore nella quale De La Fuente entra con fare sapiente per ritrovarcisi completamente a suo agio. Tucson, Arizona: alcuni pezzi grossi in città hanno tutto l'interesse affinché i rapporti tra gli apaches della zona e i militari rimangano sempre tesi, tanto da assoldare quel figlio d'un cane di Dan Latimer, un uomo che a capo di un manipolo di tagliagole non si fa scrupolo a sparare su donne e bambini indiani. Dopo il massacro compiuto a Camp Grant, Latimer e i suoi tentano di bissare il colpo nella speranza di scatenare una nuova guerra indiana, il provvidenziale intervento di Willer e Carson servirà a prender tempo e ad ammansire il capo indiano Naiche nella speranza di risolvere l'intricata situazione prima che il bellicoso Generale Crook scateni le giacche blu sugli indiani della zona. A dar manforte ai due pards c'è il virtuoso John Adams incaricato per gli affari indiani proveniente da Washington.

Ancora una volta Nizzi, con una costanza che stupisce, riesce a delineare una trama avvincente che pur poggiando su elementi noti e stranoti, avvince una volta ancora il lettore che non può fare a meno di godersi questo ennesimo viaggio tra le terre dell'ovest americano graziato dalle matite di un disegnatore di talento e dalle tavole panoramiche della collana gigante dedicata a Tex Willer.

2 commenti:

  1. Fu uno dei pochi Tex che lessi: ammetto che non mi dispiacque...

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    Risposte
    1. Io penso che se si apprezza la narrazione votata al classico Tex difficilmente può deludere, qualche altro Texone dovresti provarlo :)

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