venerdì 19 settembre 2014

BLACK MIRROR - STAGIONE 2

Ancora tre puntate di disamina di una potenziale società a venire, brutale, pessimistica, cinica se volete, ma quantomai vicina a trasformarsi nel prossimo oggi. Qualcuno mi accennava a una seconda stagione forse migliore della già ottima prima annata. Chi lo sa? Il livello dell'opera pensata da Charlie Brooker rimane sempre altissimo, difficile dire tra i sei episodi finora prodotti quale sia il migliore, esprimendo un simile giudizio il rischio è quello di fare un grosso torto a tutti gli altri.

Black Mirror è uno show in grado letteralmente di lasciarti intontito, capace di indurti a riflettere su alcune questioni sgradite e di scatenare riflessioni che dovrebbero poi motivarci a diventare persone migliori, comunità migliori, società migliori. Perché stiamo diventando sempre peggio, è innegabile, chi dice il contrario o è un cieco o è un inguaribile ottimista, e tutto il nostro peggio Black Mirror ce lo offre con grande intelligenza su un piatto d'argento.

Eccoci qui, ecco dove stiamo andando. Magari non tutti, non generalizziamo, magari non proprio in questi termini, ma questo è il succo. Questa è una possibilità, parecchio realistica, indotta se vogliamo, ma molto molto triste e pericolosa. E allora cosa vogliamo fare?

Non ci sono risposte, a ognuno di noi trarre le dovute conclusioni. Come nella precedente stagione le tre storie potrebbero essere ambientate tra il presente e un futuro molto prossimo, un futuro in cui la tecnologia ha fatto ancora un passo avanti tenendo però i piedi ben saldi su basi che già oggi sono realtà. Le tematiche trattate sono a noi vicinissime: appunto tecnologia, nuove dipendenze, media, politica, giustizia, nuove concezioni della vita, dolore, etc... temi forti e per tutti di grande interesse. Tre episodi slegati uno dell'altro, nessun personaggio comune.


Nel primo episodio, Be right back (Torna da me), assistiamo a una splendida messa in scena di una perdita resa dolorosa anche per lo spettatore in poche splendide sequenze, ci viene mostrata una possibile reazione e un'inquietante sviluppo dell'uso odierno che tutti facciamo della condivisione più sfrenata, di pensieri, di immagini, di vita privata, di dati personali, di vizi e virtù. Più che lo sviluppo in se della questione è la riflessione sull'oggi a essere molto forte.

White Bear (Orso bianco) è un pugno allo stomaco continuo, angosciante, terrificante, spiazzante, graziato da una recitazione splendida da parte della protagonista, psicologicamente tesissimo, una vera perla. Non anticipo nulla per non rovinare nessuna sorpresa ma la critica feroce, almeno doppia se non tripla, è di nuovo lì, a portata di mano. Tutto questo senza mai risultare visivamente violento.

Nel terzo episodio, Vota Waldo, entra in scena la politica con tutto ciò che questo comporta, per molti versi, nonostante la produzione sia squisitamente inglese, la situazione proposta presenta diversi paralleli (volendo vederli) con quella nostrana, è qui presente in una certa misura una sorta di giudizio con il quale si può essere o meno d'accordo ma che comunque lascia tutti lì a pensare.

Black Mirror è la serie perfetta per chi vuole un prodotto di qualità ma non ha tempo o pazienza di stare al passo della serialità televisiva. E' imperdibile, dovete guardarlo.


8 commenti:

  1. è già in cima alla lista di cose da vedere....

    RispondiElimina
  2. La prima stagione fu meravigliosa, la seconda conto di recuperarla quanto prima.

    RispondiElimina
  3. per me è facile scegliere l'episodio migliore: quello su waldo è una genialata totale!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. genialata, sono d'accordo, però anche gli altri non sono da meno, non saprei scegliere...

      Elimina
  4. Risposte
    1. Uno sbaglio enorme :)

      Recupera entrambe le serie, mi raccomando.

      Elimina

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...