Fortunatamente la produzione è riuscita a mettere in campo il giusto compromesso tra la tradizione iconica del personaggio Daredevil e quella che potrebbe essere una sua ipotetica incarnazione in un mondo il più reale possibile. Mantenendo quindi un'impostazione narrativa adesa a una visione realistica delle cose, il lavoro sui costumi può ritenersi ampiamente apprezzabile. Fugati quindi i giustificati timori, la domanda che sorge spontanea è la seguente: la seconda stagione di Daredevil è o non è all'altezza della fantastica prima serie mandata in onda da Netflix? La risposta a mio modesto parere è... si e no.
Dal punto di vista tecnico, registico, scenico e quant'altro Daredevil regala grandissime soddisfazioni a spron battuto, lo spettatore ha sempre l'impressione di trovarsi immerso in uno show dai toni maturi che dà dei punti a tutti i vari Arrow, Flash e Agents of S.H.I.E.L.D. che dir si voglia, facendolo senza nessuna difficoltà. La strada sembra ormai tracciata ed è quella giusta. A livello narrativo siamo un gradino sotto la stagione precedente, si paga la presenza limitata (compare in poche puntate) del grandissimo Vincent D'Onofrio nei panni di Wilson Fisk, personaggio che nelle sue poche apparizioni riesce senza sforzo a mangiare in testa a tutti quanti e che nella precedente stagione aveva fatto un po' da mattatore assoluto. A compensare la sua assenza arriva però un ottimo Jon Bernthal a interpretare Frank Castle (il Punitore) e a rimarcare quello che sembra essere il destino di Charlie Cox (Daredevil), protagonista di una serie nella quale si trova a dover cedere il passo di fronte alla grandezza dei suoi co-protagonisti (e sempre più è oscurato anche dalle prestazioni dell'ottima Deborah Ann Voll).
Le trame sviluppate in questa seconda stagione sono diverse, mettono forse anche troppa carne al fuoco con l'introduzione di numerosi personaggi tra i quali Stick (Scott Glenn), Elektra (Elodie Yung) l'organizzazione della Mano, lo stesso Frank Castle e il misterioso Fabbro. C'è quindi da lavorare sulle origini del Punitore, sul vecchio amore tra Matt ed Elektra, sulla relazione con Karen, sui misteri di Stick e della Mano, su Fisk in galera, sul rapporto tra Matt e Foggy (Elden Henson), forse un po' troppa roba, altissimo inoltre il numero di sequenze d'azione, sempre ottime nella realizzazione ma forse eccessive nel numero.
Detto questo, il giudizio rimane comunque più che positivo per una serie che si ritaglia i momenti migliori, anche nella costruzione del personaggio, presentando i drammi e le contraddizioni di un Punitore interpretato magnificamente da Bernthal (lo Shane di The Walking Dead), character talmente indovinato da meritarsi una serie tutta per sé. Ottima anche la dicotomia di vedute sulla giustizia tra Matt e Frank, vigilanti con visioni diametralmente opposte. Mi ha lasciato più freddo la gestione di Elektra, personaggio fondamentale nella storia di Daredevil e qui forse adoperato in maniera troppo frettolosa (ma avremo modo di rivederla immagino).
In ogni caso si aspetta con ansia una terza serie, il livello medio delle puntate rimane sempre alto, ora toccherà dare un'occhiata ai vari Jessica Jones, Luke Cage e via discorrendo, cosa che ancora non ho avuto tempo di fare.
Ma Il Punitore non avrà una serie a sé?
RispondiEliminaMoz-
Si, ce l'avrà, l'ho anche scritto nel pezzo :) Comunque se si vuole una buona visione d'insieme bisognerà guardare prima Jessica Jones e Luke Cage, già uscite, poi Iron Fist e Punisher, anche perché tutte le serie confluiranno nel progetto Difensori :)
EliminaPorcodue devo essere cieco in tutto (o era l'ora tarda) mica avevo letto quella frase!! :O
EliminaIl problema è che io non sto seguendo il Marvel Cinematic Universe, contavo solo di vedere Daredevil che me ne avevano parlato bene.. e ovviamente questo Punisher che tra i marveliani è il mio preferito.
Però mi sa che mi tocca una megamaratona...
Moz-
Al momento le serie Netflix non sono legate al MCU, io ho visto solo Daredevil e non ha nessun collegamento ad altro, puoi goderti la serie in tutta tranquillità :)
EliminaNon perfetta come la prima, ed il personaggio di Elektra personalmente lo trovo meno carismatico di quello fumettistico, ma rimane una delle mie serie preferite in assoluto. :-)
RispondiEliminaConcordo, soprattutto con il giudizio su Elektra. Ad ogni modo ad avercene serie così...
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