martedì 26 febbraio 2019

LA SETTA DELLE TENEBRE

(Rise: blood hunter di Sebastian Gutierrez, 2007)

Dopo un paio di film impegnativi avevo voglia di qualcosa di più leggero, così mi rivolgo al genere e nella fattispecie vado sull'horror, un tipo di film che non frequento troppo spesso e che non riprendevo in mano da moltissimo tempo. De La setta delle tenebre ricordavo (forse erroneamente) che non se ne parlò così male ai tempi della sua uscita, e allora... perché no?

Mi accomodo sul divano, sacchetto di tacos in mano, bibita, stanza buia, televisore grande, si parte... dopo una quindicina di minuti mi sono ritrovato quindicenne, quando il venerdì sera, in seconda serata, si guardavano cose come lo show dello Zio Tibia o i vari Notte Horror e simili, quando i film dell'orrore molto spesso più che far paura facevano ridere (anche se di lì son passate diverse perle) ma allo stesso tempo creavano attesa e anche un po' di tensione. La setta delle tenebre andrebbe bene proprio per un passaggio televisivo, magari su Italia 1, poco impegnativo, in totale relax e senza nessuna pretesa. Siamo di fronte a un film dell'orrore che non fa paura, mai, neanche un briciolo e nemmeno per sbaglio, che pretende di mostrarci qualche ettolitro di sangue ma che non riesce a smuovere nulla nemmeno con i classici trucchetti da bigino elementare legati ad aumento di volume ed entrate in scena improvvise. Non parliamo poi del canovaccio stantio della maledizione del succhiasangue (chiamateli vampiri o come volete), del protagonista lacerato tra il bisogno di sopravvivenza e i rimorsi di coscienza causati dal dover interrompere vite altrui per tirare a campare...

Beh... lei ha il suo perché!

Sebastian Gutierrez, regia totalmente anonima, si gioca la carta sexy, sceglie come protagonista la bella attrice di origine asiatica Lucy Liu, la sveste parecchio (ma meno di quello che le recensioni dell'epoca lasciassero supporre), le affianca la sensuale Carla Gugino e qualche altro bel volto (e non solo) e su questo più o meno costruisce un film che non ha davvero altri motivi di interesse. Sadie Blake (Lucy Liu e complimenti per la scelta del nome) è una giornalista investigativa che sta preparando un'inchiesta su feste e incontri underground che rischia di sfociare nel mondo losco e sommerso delle sette. Durante una delle sue uscite Sadie finisce nelle mani di Bishop (James D'Arcy), il capo di una setta di succhiasangue che, sorpresa, le succhierà il sangue, uccidendola e riportandola a nuova vita come, indovinate, succhiasangue. Bravi! Bene, detto questo parte la vendetta, gli esponenti della setta sono diversi, Sadie li vorrà ammazzare uno per uno, nel frattempo si dovrà nutrire, vorrà morire, incontrerà Michael Chicklis che interpreta un poliziotto padre di una delle vittime della setta, avrà un guru che la instraderà verso la nuova esistenza e arrivederci e grazie. Questo è tutto. Ah, no, il barista è Marylin Manson. Ora è davvero tutto.

Lui non tanto...

Forse il target di riferimento è ancora quello dei quindicenni (anche se credo che al giorno d'oggi non si filerebbero questo film nemmeno loro), per una serata tra amici adolescenti ci potrebbe anche stare... seni scoperti per far girare gli ormoni, il connubio maledetto sesso/morte, la coca cola, le patatine, due risate... mah! Meglio una puntata di Supernatural.

Lei insomma...

4 commenti:

  1. Vidi questo film anni fa... so di averlo visto, ma ricordo praticamente nulla e non ho problemi di memoria, ancora XD

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    1. Beh... la spiegazione potrebbe essere che effettivamente non c'è nulla da ricordare :)

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  2. Beh sì, come non essere d'accordo, però Lucy Liu è Lucy Liu e Carla Gugino è Carla Gugino ;)

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