(Captain Vorpatril's alliance di Lois McMaster Bujold, 2012)
Per l'ottava uscita della collana commemorativa Urania 70 viene pubblicato questo Il segno dell'alleanza della scrittrice statunitense originaria dell'Ohio Lois McMaster Bujold; a prima vista la scelta di editare questo romanzo in particolare potrebbe sembrare quantomeno singolare, Il segno dell'alleanza è infatti solo uno dei tantissimi capitoli che compongono quello che è denominato Il ciclo dei Vor inaugurato dalla McMaster (e parte preponderante del suo corpo d'opera) già nel lontano 1986 con L'onore dei Vor. Nella cronologia del suddetto ciclo questo corposo romanzo si colloca più o meno come ventesima uscita, è quindi già stato raccontato molto sull'assetto galattico in cui si muovono i nostri personaggi, nella fattispecie il capitano barrayarano Ivan Xav Vorpatril (e famiglia), la jacksoniana Tej proveniente dalla (ex) casata regnante dei Cordonah e la sua amica e compagna di avventure Rish, quasi una sorella in realtà, una gemma, ovvero un essere modificato geneticamente per essere una danzatrice perfetta e un'intrattenitrice per gli ospiti illustri della casata Cordonah. Nonostante siano molti i pregressi e non manchino i riferimenti a tutta una serie di personaggi imparentati con Ivan Xav principalmente (ma anche quelli legati al passato di Tej e Rish), il romanzo si può leggere anche senza conoscere i capitoli precedenti della saga essendo questo una sorta di ampliamento alle altre avventure che vedono protagonista un altro membro della stirpe dei Vor, Miles Vorkosigan. Non si avverte quindi quella sensazione di essere entrati in sala a metà film, si intuisce che lo scenario è ben più ampio di quello descritto in queste pagine ma la vicenda di Ivan Xav e Tej, pur con un po' di confusione generata dai "millemila" nomi citati, può comunque essere seguita e compresa.Il (co)protagonista di questo romanzo è il capitano Ivan Xav Vorpatril che del personaggio principale della saga, qui praticamente assente, Miles Vorkosigan, è il cugino. Di stanza su Komarr Ivan è l'attendente del comandante Desplains del Servizio Imperiale Barrayarano, reparto operazioni di Vorbarr Sultana, un'assegnazione più che comoda per uno come Ivan che volentieri se ne sta in disparte dai grandi movimenti dell'Impero e dalle macchinazioni delle varie famiglie, compresa la sua, che all'interno di questo rivestono una certa importanza. Le grane per Ivan iniziano quando l'amico Byerly Vorrutier gli chiede di raccogliere informazioni su una giovane donna che potrebbe non essere quella che dice di essere e avere una certa rilevanza per alcune persone e per l'ImpSec, il servizio di sicurezza dell'Impero, insomma una situazione ingarbugliata per un compito che dovrebbe essere per Ivan tutto sommato semplice. Ivan incontra così la bellissima Tej e la sua amica geneticamente alterata Rish, purtroppo il Nostro verrà coinvolto nel tentativo di rapimento da parte di una piccola cellula di agenti non meglio identificati determinati a catturare Tej e Rish; nonostante l'andi da farfallone sciupafemmine di Ivan, il ragazzo in realtà si dimostra parecchio sveglio e pronto di riflessi tanto da far uscire le due donne da una brutta situazione. Da quel momento le vite di Ivan e Tej saranno sempre più legate, un legame che però dovrà scontrarsi non solo con le persone che cercano Tej ma anche con i guai portati dalle rispettive famiglie dei due giovani.
Troppe. Troppe. Parole. Il segno dell'alleanza è un romanzo che parte con il piede giusto: dinamico, frizzante e leggero per un buon pezzo finché iniziamo a conoscerne i protagonisti e seguiamo il rocambolesco primo incontro tra Ivan e Tej con conseguente cambio di status per i due. Poi, preoccupata (giustamente) dal fatto che molti lettori potrebbero non aver letto i venti e fischia romanzi precedenti della saga, l'autrice ci accompagna nel tratteggio di un mondo e di una rete di relazioni tra dinastie, casate, famiglie e pianeti sinceramente complessa e corposa. Con l'avanzare delle pagine si perde un poco il brio della prima parte e la narrazione si perde in dettagli, parenti e parentele che soffocano un poco la storia che avrebbe giovato di maggior dinamismo e di qualche bella sforbiciata. La lettura rimane comunque sempre abbastanza piacevole, qualche momento di stanca qua e là lo si avverte, ma a essere del tutto sinceri affrontando questo Il segno dell'alleanza non si è invogliati a esplorare gli altri capitoli delle avventure dei Vorpatril/Vorkosigan. Avrebbe forse potuto giovare proporre il primo libro del Ciclo dei Vor? Chissà, vero è che ad ogni modo questo romanzo è leggibile a sé stante, però l'impressione è che se non si è addentro alla saga un pochino in sofferenza si possa andare. Il nodo centrale diventa presto la relazione tra Ivan e Tej, prima di comodo, poi sempre più sincera, almeno finché non interverrà la famiglia della ragazza a complicare ulteriormente la situazione; questo lato "sentimentale", anche divertente se vogliamo, si perde un po' per strada nell'avvicinarsi al finale riprendendo corpo solo nell'ultima parte del libro, un po' un peccato a dirla tutta. A conti fatti non male come lettura ma in diversi momenti non si vede davvero l'ora di arrivare alla fine.
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