lunedì 26 dicembre 2022

FIRMA AWARDS 2022 - LIBRI E SERIE TV

Eccoci qui, ancora una volta a tirare le somme su tutto ciò che ci ha allietato durante gli appena trascorsi dodici mesi che, devo ammettere, sono per parecchi versi stati migliori (vivaddio) dei precedenti. Certo, grazie al cazzo direte voi, non è che dopo gli anni della pandemia ci volesse poi molto, però, come si dice, la fortuna è cieca ma la sfiga eccetera, eccetera, eccetera. Fatto il piccolo preambolo spero che ormai molti di Voi, amici cari, sappiano come funzionano i Firma Awards. Chi mi conosce sa che poco mi importa di cosa ha prodotto l'anno ancora in corso, quel che interessa davvero è ciò con cui da queste parti ci si è sollazzati in questo 2022, che fossero poi cose dell'altro ieri o provenienti dallo scorso millennio poco ci cambia, di classifiche del meglio di ciò che è uscito in quest'anno è pieno il web (e il mondo) e quindi perché tediarvi aggiungendone ancora una? Quindi con pochi e selezionati vincoli andremo ad affrontare le stesse categorie messe in campo l'anno scorso, ovvero: libri, film (quelli usciti negli ultimi venti anni, così, giusto per convenzione), serie tv, film classici (con più di venti anni sul groppone) e basta così. Ero tentato di tornare a redigere una categoria per l'animazione ma poi ho deciso di inserire tutto nelle sezioni dedicate ai film, in fondo anche gli amati "cartoni animati" hanno tutto il diritto di vantare pari dignità di tutti gli altri lungometraggi. Andiamo quindi a incominciare con la categoria SERIE TV.


Non è andata male con i recuperi di quest'anno, anzi, a dirla tutta sono forse riuscito a guardare anche cose di maggior valore nel complesso rispetto alla già buona annata precedente. C'è anche da dire che di norma in un anno non riesco a guardare così tante serie, quindi è già presente un po' di selezione a monte. In questi dodici mesi le SERIE TV visionate sono state una dozzina (sitcom a parte) per un totale di una quindicina di stagioni in totale. Nessun recupero mastodontico come l'anno scorso (quello della mitologia di X-Files), non sono mancate però le soddisfazioni provenienti da un passato ancor più remoto; diverse le serie Marvel seguite durante l'anno ma nessuna capace di rientrare nei primi cinque posti del podio, la più convincente rimane quella dedicata alla giovane Ms. Marvel di origini pakistane, ma andiamo a vedere a conti fatti cosa mi è sembrato giusto segnalare in questa sede.

Quinto classificato:
Stranger Things dei Duffer Brothers (2022)
Quarta stagione non semplice da realizzare dopo lo stop pandemico e la conseguente crescita dei protagonisti adolescenti, si perde qualche dinamica interessante ma dalle parti di Hawkins si torna sempre più che volentieri. Poi c'è la bromance tra Steve e Dustin e tanto dovrebbe bastare a tutti quanti.



Quarto classificato:
Bang Bang Baby di Andrea Di Stefano (2022)
Pur con qualche ingenuità questa produzione nostrana dimostra di avere in canna delle buone cartucce da esplodere. Siamo nei territori italici del malaffare, già visti e rivisti in produzioni più blasonate, ma qui affrontate con un piglio grottesco, caricato anche nell'estetica, che riesce a ritagliarsi un suo perché del tutto personale. Si aspetta con ansia il ritorno dell'"amabile" Nereo Ferraù.



Terzo classificato:
Ai confini della realtà di Rod Serling (1959)
Un pezzo di storia non solo della fantascienza ma della televisione tutta, un antologico ancor oggi godibilissimo che porta in passerella una pletora di attori, registi e sceneggiatori di grandissimo mestiere, uno stile nel narrare che ha fatto scuola, magari oggi un po' ingenuo ma al quale tutti dobbiamo ancora molto. Recupero obbligato del mitico, in originale, The Twilight Zone.



Secondo classificato:
After life di Ricky Gervais (2019/2022)
Gioiello prezioso che passa dal dolore all'umorismo, dalla volgarità all'empatia creando un amalgama capace di farti ridere di gusto e straziarti il cuore l'attimo dopo, Ricky Gervais a livelli altissimi soprattutto in fase di ideazione, cast di contorno adorabile per una serie che senza dubbio avrebbe meritato la prima posizione non fosse stato per la presenza di...



Primo classificato:
True detective di Nic Pizzolatto (2014/2019)
Tre stagioni una più bella dell'altra, per ambientazioni, scrittura dei personaggi (ancor più che per le sceneggiature) e per profondità, una prima annata sugli scudi che entra di diritto nella storia della serialità grazie alla magnifica coppia di detective interpretata da due grandissimi: Matthew McConaughey e Woody Harrelson, ma anche i cast delle seguenti stagioni (la serie è antologica) sono di tutto rispetto. Goduria pura.






Per quel che riguarda le serie tv possiamo dire che l'annata non è andata affatto male, anzi, passiamo quindi ora ai cari vecchi e sempre amati LIBRI; per compilare questa classifica ho a disposizione una ventina di romanzi letti durante l'anno (accompagnati da una mole innumerevole di fumetti che però non rientreranno in questa lista). In questo 2022 mi sono dedicato parecchio alla fantascienza grazie all'iniziativa Urania 70 che ha ristampato molte opere significative tra classici e moderni appartenenti al genere, una decina dei libri letti quest'anno arrivano proprio da lì e non è mancata qualche sorpresa legata a questa meritevole iniziativa. A differenza dell'anno scorso la scelta delle posizioni è stata più combattuta in quanto è mancato quest'anno quel capolavoro capace di eclissare ogni altra lettura, quel romanzo in grado di farmi innamorare senza riserve. Ma andiamo a dare un'occhiata alle varie posizioni; in realtà non so bene che fare, si aumenta il numero delle segnalazioni? Ma si, facciamolo, tenendo ben presente che la demarcazione tra una posizione e un'altra non sempre è così netta e le decisioni non sempre sono state così facili da prendere.

Decimo classificato:
Neuromante di William Gibson (1984)
Nonostante il cyberpunk non sarà mai il mio genere preferito, i mondi creati da Gibson, quello reale e quello virtuale della matrice, colpiscono l'immaginario in maniera forte e restano impresse, purtroppo non è così agevole seguire le gesta del protagonista Case e degli altri protagonisti di Neuromante, il romanzo però ha fatto epoca...



Nono classificato:
La lingua del fuoco di Don Winslow (1999)
Un thriller ben costruito da parte di Winslow (che ha comunque scritto di meglio), una bella panoramica sul mondo degli incendi dolosi e delle compagnie assicurative, personaggi indovinati e intrattenimento di gran mestiere per un libro che scivola via come fosse un bicchier d'acqua.



Ottavo classificato:
Galveston di Nic Pizzolatto (2010)
Anche ideatore di True detective Pizzolatto da queste parti è, almeno per quest'anno, un pluripremiato, si porta a casa una menzione anche nella categoria libri con un noir emblematico che coglie in pieno i risvolti più duri del genere che ci sbatte in faccia le nostre debolezze e le nostre peggiori meschinità.



Settimo classificato:
I Wanderers di Richard Price (1974)
Vita nel Bronx durante gli anni 70 per i Wanderers, una gang di quartiere formata da ragazzi adolescenti, una narrazione per episodi che solo poco alla volta diventa corpo unico e ci porta a conoscere i problemi di questi ragazzi, le loro insicurezze, le loro paure e anche le loro famiglie. Alla fine ci si commuove.



Sesto classificato:
Questa tempesta di James Ellroy (2019)
Ellroy è un grande autore, grandissimo, un passo avanti a tutti nel suo genere (tanto da far quasi genere a sé) anche quando esce con un'opera nel complesso meno riuscita di altre come Questa tempesta. Duro da seguire, un po' autocompiaciuto, forse anche pretenzioso, ma con Ellroy sai che stai andando proprio su un altro campo da gioco e, spiace per gli altri, facendo qualche confronto non si tratta nemmeno più dello stesso sport. Maestro.



Quinto classificato:
Christine - La macchina infernale di Stephen King (1983)
Anche se questo romanzo non è annoverato tra i migliori del Re dalle sue pagine trasuda King allo stato puro: la costruzione d'ambiente, il passaggio dei protagonisti all'età adulta, i rapporti familiari, la provincia americana e, ovviamente, l'inquietudine del sovrannaturale. L'affetto per questo scrittore non tramonterà mai.



Quarto classificato:
Il popolo dell'autunno di Ray Bradbury (1962)
Romanzo molto kinghiano anche se, date alla mano, dovremmo dire che molti romanzi di King si possono definire molto bradburyani, Il popolo dell'autunno è citato proprio da King come una delle sue maggiori ispirazioni, atmosfere incredibili per un libro che di fantascientifico ha poco e niente, con buona pace dell'inserimento nella collana Urania 70. Noi comunque ringraziamo.



Terzo classificato:
Mi chiamo Lucy Barton di Elizabeth Strout (2016)
Un rapporto difficile tra una madre da troppo tempo lontana e sua figlia, ora costretta in un letto d'ospedale. La lungodegenza sarà occasione di riavvicinamento e momento per tornare sul viale dei ricordi, a un passato difficile, a squarci di vita di tanti conoscenti. Una sorpresa piacevolissima.



Secondo classificato:
I 49 racconti di Ernest Hemingway (1938)
Uno dei libri indicati tra i capisaldi del racconto breve, dentro ci sono tutti i temi cari a Hemingway, c'è la sua prosa, il suo approccio alla vita, il suo stile secco e potente e quel destino avverso con il quale è sempre necessario fare i conti. Chi ama Hemingway ama I 49 racconti.



Primo classificato:
Hyperion di Dan Simmons (1989)
Qualcuno potrebbe storcere il naso vedendo Hyperion sul primo gradino del podio a scapito anche del capolavoro di Hemingway. Eppure senza ombra di dubbio questa è stata la lettura che quest'anno mi ha più appassionato, la vera sorpresa della collana Urania 70, un romanzo epico che ha poco da invidiare agli scritti (di genere e non) presenti in questa classifica. Modellato nella struttura sul modello de I racconti di Canterbury di Chaucer (datato 1387) Hyperion unisce più narrazioni, una diversa dall'altra e una più appassionante dell'altra, costruisce un mondo e accompagna il lettore verso un confronto finale che richiederà nuovi viaggi. Capolavoro di genere.

10 commenti:

  1. Pizzolatto già lo avevo nella mia vecchia lista andata in fumo e questo lo recupero senz'altro.
    Altri miei interessi vanno su "I wanderers" e "Mi chiamo Lucy Barton", perché la Strout la leggo sempre con piacere e di questo libro in particolare avevo letto una bella recensione.
    Non ho idea se sei interessato anche alle nostre classifiche.
    Colgo l'occasione per farti i miei migliori Auguri di Buone feste!

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    1. Certo Lory, ogni spunto può essere apprezzato, poi tutto va a finire nelle nostre famose interminabili liste :)
      A me piace molto la letteratura statunitense, quindi Price, Pizzolatto e la Strout non posso che consigliarteli. Pizzolatto, pur senza detective, riprende in qualche modo alcune atmosfere delle sue serie e costruisce un bel noir con un finale spietato, la Strout, che non conoscevo, è stata una bellissima sorpresa, un libro molto toccante, con Price ci va un attimo a entrare in sintonia con i suoi Wanderers ma alla fine ci si commuove, tutte letture consigliate.

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  2. Il libro è ancora più personale di un film, per cui questi non vogliono essere consigli ma sono esclusivamente i libri che tra i 30 letti ad oggi, anno non ancora terminato, mi hanno incantato, fatto arrabbiare, commossa, divertita. La parola direi più del racconto spesso scava e mi lascia molto:

    10 - CANI SELVAGGI di Helen Humphreys, lo stile di una poetessa.

    9 - DOMANI E PER SEMPRE di Ermal Meta. Un altro poeta, cantautore, scrittore, ha scritto davvero un bel libro, romanzo a sfondo storico: la guerra, la Stasi, la dittatura in Albania, e finalmente molte cose mi sono più chiare. Grande commozione.

    8 - LA NOTTE DEL BENE di Sara Fruner. Bellissimo.

    7 - LA SCATOLA A FORMA DI CUORE, di Joe Hill, uno pseudonimo, lui è figlio di Stephen King e il suo libro mi ha conquistata. Trama davvero originale, tensione e mistero, nelle mani giuste ne verrebbe fuori un ottimo thriller/horror.

    6 - EFFIMERI, di Andrew O'Hagan, un amicizia, una band di pazzi mi sono divertita e commossa, una lettura che ti scalda il cuore, libro pieno di riferimenti musicali e non solo...

    5- FIORI PER ALGERNON, di Daniel Keyes. Forse soltanto io non conoscevo questo libro splendido da cui hanno tratto film, spettacoli teatrali e musical. Libro di fantascienza che ricorderai per sempre.

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    1. Nella mia lista ci sono già quello di Hill e quello di Keyes del quale ho già letto "Una stanza piena di gente". Gli altri, a parte Ermal Meta non li conosco, mi informerò. Grazie!

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  3. 4 - CHIEDI PERDONO, di Ann -Marie MacDonald. Un libro potente.

    3 - STREGA COMANDA COLORE, di Chiara Tagliaferri. Divorato. Scrittura travolgente.

    2 - UN AMORE QUALUNQUE E NECESSARIO di MaryBeth Keane. Dai miei appunti: stupendo, scrittura mirabile. L'argomento è il perdono.

    - The winner is : ATTI UMANI di Han Kang. Ho già usato la parola 'potente', non ne trovo una migliore. In assoluto il mio libro dell'anno. Sono particolarmente legata al film "A taxi driver", di Jang Hoon, per tanto tempo cercai notizie in rete su quel fatto. Successe a Gwang ju, Sud Corea, maggio 1980. Dittatura, scontro a fuoco, polizia, studenti. Una storia di cui non si sapeva quasi nulla venuta alla ribalta anche grazie al film. Il libro è un coro oserei dire, parlano i vivi e chi non c'è più. È la storia raccontata da chi c'era. Non ho mai letto niente di simile. Sconvolgente .

    La mia delusione va a un libro che voglio ugualmente citare ed è " Questo post è stato rimosso ", di Hanna Bervoets. Racconta di qualcosa che non sapevo: i moderatori, ovvero quelli che sui siti, sulle piattaforme, decidono quali video, post devono rimanere online e quali vanno rimossi. Può rimanere in rete il video su un uomo che prende a calci un cane, forse si...così come possono rimanere altri che noi giudicheremmo intolleranti e inammissibili. Il tutto rientra entro particolari linee guida e ogni moderatore passa ore al cospetto di immagini che vanno dal crudele al perverso. Quali saranno le cause di tale livello esponenziale? E chi decide e perché quello che noi possiamo leggere o vedere? La storia, ovvero quella dei moderatori è reale, ci sono innumerevoli fonti al fondo del romanzo. Peccato, dico peccato, perché la scrittrice, olandese, già premiata per diversi suoi libri, in questo libro breve che ti leggi in un pomeriggio ha lasciato veramente molto nella sua penna. Un inizio che cattura perde veramente tanto nel finale che mi ha lasciato perplessa, ma lo voglio presentare questo titolo perché veramente l'argomento è interessante.

    Con questo è tutto .
    Sai che non avendo piattaforme di riferimento, le serie per me sono fuori portata.

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    1. Purtroppo sì, le serie arrivano tutte da qualche piattaforma. Questi libri non li conosco mentre A Taxi driver è nella lista dei film, devo dire che arrivando da oriente anche al libro darei volentieri una possibilità. L'argomento di "Questo post è stato rimosso" lo conosco e i retroscena devono essere davvero interessanti e, credo, capaci di far incazzare chiunque. Sempre bello comunque vedere questa passione condivisa per la cultura :)

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  4. Si, trovo la condivisione una cosa meravigliosa e davvero lo penso, perché io prendo spunto dai post di altri, dalle classifiche, ogni persona è un mondo, che te ne apre un altro 👍

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  5. Posso commentare solo le serie tv e diciamo che mi va bene anche così, dato che quinto e quarto posto ottime entrambe ;)

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    1. Il primo è il secondo se non le hai viste te le consiglio, ottimi recuperi, Ai confini della realtà può risultare un po' vecchiotta ma se ti piace la roba datata è imperdibile.

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