martedì 27 dicembre 2022

FIRMA AWARDS 2022 - FILM CLASSICI

Ed eccoci alla seconda classifica che vuole presentare il meglio del mio 2022; visto che l'anno scorso si era trovata una quadra e una buona soluzione per dare un minimo (ma proprio giusto un minimo) di omogeneità a queste strampalate classifiche, anche in questo 2022 si seguirà quindi la strada già battuta. Tutti i film visionati durante l'anno verranno quindi divisi in due categorie: quella dei Film nella quale finiranno le pellicole prodotte negli ultimi vent'anni (quindi a partire dal 2022 andate all'indietro fino a contarne venti) e quella dei Film classici che conterrà tutti quei film che si portano più di vent'anni sul groppone, null'altro, niente di più se non la menzione speciale dei Firma Awards che va a quel film che all'ennesima visione continua a splendere di luce propria, nonostante l'ormai veneranda età, nonostante il passare degli anni, il modificarsi di gusti e costumi; l'anno scorso la menzione è andata a The Blues Brothers. I film visionati sono stati molti; per la prima volta quest'anno le recensioni degli stessi, nella loro versione pubblicata su Loudd, sono state accompagnate dal classico voto numerico, pratica da me non troppo amata ma che riconosco utile per orientare il lettore in pochi secondi. Le mie classifiche di fine anno non rispecchieranno i voti attribuiti in fase di recensione, un po' perché i film sedimentano e a freddo il giudizio può essere differente da quello dato a caldo: qualcosa rimane, qualcosa si sgonfia, qualcosa cresce col tempo, la caratura dei film poi non sempre viene giudicata in assoluto ma magari facendo riferimento a una scala di merito interna al suo genere (una commedia lieve, un cinecomics, un film d'autore non sempre sono giudicabili alla stessa maniera). Insomma, con un po' d'onestà intellettuale e ovviamente con gusto personale si è cercato di tirar fuori qualcosa di coerente. Ma andiamoli a vedere questi FILM CLASSICI.


Menzione speciale, laurea ad honorem, cittadinanza di Firmalandia:
Rocky di John J. Avildsen (1976) e Rocky II di Sylvester Stallone (1979)
Uno degli eroi proletari più amati dal pubblico, l'uomo che col sudore e la passione, contro ogni probabilità e abbattendo le disparità create dal sistema del capitale, riesce ad arrivare sul tetto del mondo. Si corre idealmente dietro di lui sulla scalinata di Philadelphia.
In fondo chi se ne frega se perdo questo incontro, non mi frega niente neanche se mi spacca la testa, perché l'unica cosa che voglio è resistere, nessuno è mai riuscito a resistere con Creed, se io riesco a reggere alla distanza, e se quando suona l'ultimo gong io sono ancora in piedi... se sono ancora in piedi io saprò per la prima volta in vita mia che... che non sono soltanto un bullo di periferia.



Nono classificato:
Tre colori: Film blu di Krzysztof Kieslowski (1993)
L'elaborazione di un lutto, di un dolore atroce che provoca nella protagonista una chiusura totale al mondo e ai sentimenti. Ma nessun uomo (nessuna donna in questo caso) è un'isola, la riapertura per piccoli passi è inevitabile, vi assistiamo attraverso una splendida Juliette Binoche. Trilogia di Kieslowski ispirata ai colori del tricolore francese.



Ottavo classificato:
Tre colori: Film rosso di Krzysztof Kieslowski (1994)
Episodio conclusivo della Trilogia dei colori, immersione nel rosso con la bellissima Irène Jacob accompagnata dalla colonna Trintignant, narrazione enigmatica alla quale è possibile accostare più di un significato, riflettendo sugli episodi precedenti e sul motto fondativo della trilogia: Liberté, égalité, fraternité.



Settimo classificato:
Segreti e bugie di Mike Leigh (1996)
Dramma familiare intriso di dolore, la riapertura di una ferita all'apparenza ormai cicatrizzata è l'occasione per scoperchiare sofferenze trattenute e dolori non detti; dagli errori, dai segreti e dalle bugie non è detto che, una volta affrontati, non possa venirne qualcosa di buono. Un Mike Leigh da tenere in maggior conto.



Sesto classificato:
Gen di Hiroshima di Mori Masaki (1983)
Cronaca terribile e straziante della guerra prima e delle conseguenze dell'atomica poi in un Giappone devastato e annichilito dalla bruttura umana. Un film d'animazione doloroso e duro da digerire, tratto dal manga omonimo di Keiji Nakazawa, all'epoca delle bombe un bimbo di sei anni come il protagonista di questo anime. Un vero pugno allo stomaco, per capire l'immane distruzione provocata dall'uomo.



Quinto classificato:
Sussurri e grida di Ingmar Bergman (1972)
Film che cresce con il tempo, incorniciato in un'estetica formale magnifica, una gioia per gli occhi e materiale per la testa, il rosso che domina più che in Film rosso di Kieslowski, tre sorelle, i loro contrasti, le loro debolezze e le loro reazioni di fronte alla malattia e alla morte. Tra i migliori Bergman?



Quarto classificato:
La signora della porta accanto di François Truffaut (1984)
Melodramma d'amore e passione tra un Gérard Depardieu già divo e una Fanny Ardant quasi esordiente. Un ritorno di fiamma bruciante per un amore proveniente dal passato e finito male, nella provincia francese le fiamme sopite sotto la cenere divampano. Chapeau!



Terzo classificato:
Lo specchio della vita di Douglas Sirk (1959)
Dramma proveniente dalla Hollywood classica, melò in bilico tra il lato sentimentale della vicenda e la denuncia sociale per un Paese come gli Stati Uniti fortemente razzista, narrazione coraggiosa nell'anno 1959 che si guadagna i suoi meriti non solo per i temi trattati ma anche per confezione e interpretazioni superbe. Drammone imperdibile!



Secondo classificato:
Viaggio a Tokyo di Yasujiro Ozu (1953)
Da uno dei grandi maestri della Settima Arte giapponese Viaggio a Tokyo esplora con delicatezza il periodo posteriore alla Seconda Guerra Mondiale e alle tragedie di Hiroshima e Nagasaki concentrandosi sul cambiamento di un Giappone che si avvicina per molti versi ai ritmi occidentali, una fase di passaggio dove a malincuore si vede la tradizione lasciare il passo al progresso; Ozu ci racconta il fenomeno attraverso episodi quotidiani della famiglia Hirayama. Capolavoro, da vedere anche il remake fedele di Yoji Yamada, anch'esso molto bello e più vicino a una sensibilità moderna (Tokyo family).



Primo classificato:
Halloween - La notte delle streghe di John Carpenter (1978)
Il film che inventa un genere, caposaldo e capostipite di tantissimo horror a venire. Carpenter crea una tensione costante senza mai abusare di sangue, scene truci ed effettacci; film magnifico che vive di atmosfere, attese, musiche indovinate, jump scare e di tutte quelle regole che dopo Halloween diventeranno legge. Cult, stracult, doppio cult!



Per i Film classici è tutto, libri e serie tv li trovate qui.

14 commenti:

  1. Non ho mai visto Rocky e non ho mai sopportato Stallone (anche se, nel periodo svolta "autorale", qualche film con lui l'ho visto). Film sulla boxe sono sempre affascinanti, penso a Toro scatenato di Scorsese per esempio, un vero grande capolavoro che sicuramente metterei in una mia ipotetica classifica. Tutti gli altri della tua sono grandi film che ho visto e amato (mi manca solo il cartoon giapponese), anche se, in una mia classifica, avrei messo solo La signora della porta accanto, pellicola per me molto importante.

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    1. Conta che è una classifica (a parte Rocky) di soli film che ho visto quest'anno per la prima volta (anche Halloween 😱) e che si portano sul groppone più di vent'anni di anzianità, per gli altri ci sarà a breve (spero) un'altra classifica. Rocky è un proletario, io te consiglio...

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    2. Non riesco a capire perché spariscono i miei commenti, è successo anche sul blog della Bolla 🤔

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    3. Lory, di solito qui si vedono, a me capita ogni tanto quando torno alla pagina precedente inavvertitamente prima che il blog abbia finito di pubblicare il commento.

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  2. 5. L' ISOLA, 2000 film di Kim Ki-duk. Capolavoro. Ho una ristretta lista di film del cuore e questo c'è entrato di diritto. Meraviglioso, profondo, grande film.

    4. IL GRANDE DITTATORE, 1940 di Charlie Chaplin, a cui va la mia menzione d'onore. Quest'anno ho spulciato la sua filmografia e insieme a Luci della città che è un film incredibile, la mia laurea di grande stima va a lui e al suo genio. Ho anche recuperato il film con Robert Downey jr 'Charlot', 1992 assolutamente da vedere per capire chi fosse realmente questo personaggio coi suoi picchi geniali e con le sue zone d'ombra. Chapeau 🎩

    3. THE ELEPHANT MAN, 1980 di David Lynch. Resta qualcosa da dire ancora su questo film meraviglioso e toccante? ♥️

    2. UNA MOGLIE, 1974 di John Cassavetes. Film straordinario da riscoprire e non aggiungo altro.

    1. IL BARBIERE DI SIBERIA, 1998 di Nikita S. Michalkov. Nelle mie liste difficile possa mancare un film russo, filmografia che sempre mi coinvolge alla faccia di chi tenta di cancellare la cultura che non ha mai fatto male a nessuno e di certo non uccide. Questo film l'ho guardato a bocca aperta, certe scene mi hanno così entusiasmato da lasciarmi un senso di meraviglia. Credo che grazie soprattutto ai film si può capire molto della Russia e in particolare della mentalità, quell'esasperato senso dell'onore; si riesce a capire benissimo pur senza condividere il senso vero che hanno di sé.

    Sempre difficile stilare liste, chiedo scusa ai meravigliosi film che ho lasciato indietro.

    (Un giorno sarebbe bello aggiungere anche la lista dei film del cuore, non necessariamente capolavori, ma quelli che consideri veramente tuoi).

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  3. "Segreti e bugie", non vorrei ricordare male, se non erro un dvd bloccato perché la storia non mi prendeva, può essere?

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    1. Non so, tutto è possibile, Segreti e bugie però è un film che corre via bene, non è pesante, mi sembra strano, però appunto tutto può essere, magari non ha incontrato i tuoi gusti...

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    2. E allora ci riprovo, non so, ma la copertina mi dice questo, spero di ricordare male, ciao!

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  4. Ciao Lory, non è per nulla strano che siano tutte prime visioni, lo sono anche le mie (Rocky a parte), della tua classifica ad esempio non ho ancora visto Alice nelle città che è un titolo importante. Ho visto invece i numeri 8, credo il 7 (di Lucky Luke vidi in passato diverse cose, che bello che è, ho anche comprato la serie completa a fumetti che uscì con Gazzetta), Il grande dittatore e The Elephant man, entrambi bellissimi. In lista Kim Ki-duk, gli altri me li appunto volentieri ;)

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  5. Sono contenta che conosci Lucky Luke 😁, mia recente scoperta (chiaramente non del 1800 come ho scritto 😅), la quadriglia, scene esilaranti e davvero scritto bene.
    Colgo l'occasione per invitarti a visionare, spero tu possa eventualmente registrarlo visto l'orario, il film che Rai3 manda in onda domani sera alle 0,20: "Il Naso o la Cospirazione degli Anticonformisti", film uscito quest'anno in pochissime sale, davvero un evento e se guardi il trailer e leggi qualcosa in merito, ti renderai conto della chicca. 👋

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    1. Lucky Luke è un mito, il cowboy più veloce della sua ombra 😁. Purtroppo non ho la possibilità di registrare dalla tv, però di solito le cose che passa Raitre in nottata (Fuori Orario immagino) arrivano poi su Raiplay, magari lo recupererò lì.

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  6. Ne ricordo pochi, a parte il primo meritato posto ;)

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    1. Qui devo dire che sono tutti grossi calibri, più che nella classifica dei film più recenti, quasi tutti filmoni. Il primo poi...

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