sabato 9 luglio 2022

HYPERION

(di Dan Simmons, 1989)

Continua a dare grandi soddisfazioni, almeno a me, l'edizione pensata da Franco Forte per celebrare degnamente i 70 anni di Urania con la ristampa di alcuni romanzi fondamentali per la fantascienza, autori noti e meno noti al grande pubblico che vanno a comporre un mosaico variegato ed eclettico; è stata questa una buona occasione per avvicinarsi al genere e apprezzarne alcuni dei migliori esiti per chi magari si trovava a digiuno o quasi per quel che riguarda questo genere letterario. Dopo Clarke, Asimov e Bradbury arriva il momento di affrontare l'arte di Dan Simmons con il primo e corposo volume dedicato al pianeta Hyperion. Il romanzo si avvicina alle seicento pagine e ciò nonostante è interessante notare come lo si possa inserire tra le letture veloci: sempre coinvolgente, strutturato in modo che difficilmente possa annoiare il lettore visti i molti piani narrativi presenti nel romanzo, lo stile di scrittura di Simmons è moderno e leggiadro e anche nei rari passaggi dove presenta un linguaggio più tecnico o più adeso all'universo finzionale creato dall'autore sembra di leggere cronache di luoghi noti, tanta è la naturalezza con cui Simmons costruisce il suo mondo e la sua storia, o meglio, i mondi e le storie dei suoi personaggi. Si legge tra le righe la vasta cultura dell'autore che non lesina citazioni legate alla letteratura e alla poesia di quella che nel mondo di Hyperion è la Vecchia Terra, un pianeta ormai distrutto, i discendenti della sua popolazione sparsi ai quattro angoli dell'universo. Indicato più volte come ispirato nella struttura da I racconti di Canterbury di Geoffrey Chaucer, datato 1387, in effetti in Hyperion sono presenti alcuni pellegrini impegnati in un viaggio verso il pianeta che da il titolo al libro, nel corso del viaggio ognuno di loro racconterà la propria storia, cosa che dovrebbe aiutare il gruppo a meglio comprendere i reali motivi del loro pellegrinaggio e soprattutto cosa possa attenderli una volta giunti a destinazione.

In un epoca oltre l'anno 2700 i discendenti del popolo terrestre hanno colonizzato moltissimi pianeti, quella che ora è definita Vecchia Terra è andata ormai distrutta da molto tempo durante l'evento chiamato il Grande Errore. La maggior parte dei pianeti sono ora uniti sotto l'organizzazione interplanetaria che porta il nome di Egemonia di cui una delle massime cariche è Meina Gladstone, una donna forte e decisa che cerca di tenere insieme gli interessi della Rete, l'unione dei pianeti affiliati all'Egemonia. L'equilibrio delicato intessuto per tenere in piedi questa organizzazione si regge anche grazie a un intricato sistema di intelligenze artificiali, un insieme di A.I. indipendenti dall'uomo ma loro alleate. Al di fuori di queste strutture orbitano ancora diversi mondi non affiliati alla Rete, Hyperion è uno di questi, tra i più affascinanti e potenzialmente importanti per il futuro (o il passato?) dell'Egemonia. Inoltre la Gladstone e l'Egemonia tutta devono fronteggiare la minaccia degli Ouster, una sorta di pirati spaziali che non accettano il modello di vita e di società imposta dall'Egemonia, i motivi risulteranno chiari con l'avanzare della trama. È in questo scenario che sette pellegrini, ognuno per i propri motivi e in qualche modo con un passato legato al pianeta Hyperion, si mettono in viaggio per raggiungere le Tombe del Tempo, un misterioso sito archeologico dalle strane proprietà entropiche, dove il tempo sembra non funzionare secondo le normali regole, qui pare dimori lo Shrike, una furiosa divinità che ha ispirato una sua Chiesa e che non lesina nella richiesta di tributi di sangue. Lungo il viaggio ognuno dei sette pellegrini narrerà la sua storia in modo da cercare di capire perché proprio loro siano stati prescelti per questo pellegrinaggio che porterà almeno uno di loro a veder soddisfatto il proprio desiderio più grande.

La gran parte del libro è costituita dai sei racconti (uno dei sette pellegrini non racconterà nulla) che Simmons descrive in maniera tale da offrire una gran varietà di narrazioni al suo romanzo; il gruppo di viaggiatori è composto dal templare Hat Masteen sulla cui nave albero i pellegrini affronteranno la prima parte del loro cammino, quella verso il pianeta Hyperion e lo spazioporto di Keats. Fanno inoltre parte della compagnia il Console che a suo tempo è stato funzionario su Hyperion, l'investigatrice privata originaria di Lusus Brawne Lamia, lo sboccato poeta Martin Sileno che proprio sul pianeta iniziò a scrivere i suoi Canti di Hyperion, lo studioso di etica Sol Weintraub che viaggia con una bambina di pochi mesi al seguito, il prete malato Lenar Hoyt tenutario dei diari di Padre Durè, infine il soldato Fedmahn Kassad di origini palestinesi e ora in forza alla FORCE:spazio, una delle branche della FORCE, sistema di difesa dell'Egemonia. Simmons riesce a creare sei racconti nel racconto uno più intrigante dell'altro, ogni lettore stilerà una sua scala di preferenze ma tutte le parti che vanno a comporre Hyperion godono di grande fascino con alcune vette davvero appassionanti, altre sinceramente strazianti e non mi addentro troppo nei contenuti per non rovinare la lettura a nessuno. È un romanzo avvincente Hyperion, colto nei suoi riferimenti e contemporaneo nelle sue critiche, Simmons costruisce una manciata di personaggi molto convincenti e un universo di contorno molto ben strutturato che lascia ampie possibilità di sviluppo. Dentro poi c'è un po' di tutto: l'amore visto in tutte le sue declinazioni e in un mondo dove le leggi del tempo non sono quelle alle quali siamo abituati e le cui conseguenze possono portare molta sofferenza, c'è una sottile vena ecologista che viene fuori in larga parte in uno dei racconti, ci sono il progresso e le tecnologie future (teleporter ma anche elementi per noi attuali come le I.A.), ci sono la politica e la distruzione (non a caso citate in coppia), la fede e le religioni, l'avventura e l'ignoto. Un gran bel romanzo, consigliato a tutti, anche a chi alla fantascienza non si è mai (o poco) avvicinato. Per chi scrive tra i libri migliori letti quest'anno, a prescindere dal loro genere.

9 commenti:

  1. Edizione che ho preso anch'io.
    Tra una decina di giorni esce anche la seconda parte di quest'opera sempre per Urania, quindi tieni d'occhio le edicole.

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    1. Scusa se ti rompo, ma tu hai idea del perché abbiano saltato l'uscita del seguito di questo libro?
      Eppure era stata annunciata per ieri.

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    2. Ciao Pirkaf, guarda a me li tiene da parte il mio edicolante che però adesso è in ferie, di solito quando lui torna dalle ferie le serie a fumetti e gli eventuali libri che gli chiedo di mettermi da parte li trovo al suo ritorno (lui li prenota e li mette in copia certa), così facendo per ora ho sempre trovato tutto. Usando questo metodo, non ho fatto caso se il libro sia effettivamente uscito nelle edicole in quanto appunto l'edicola dove vado io in questi giorni è chiusa e ritirerò tutto più in la.

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    3. Grazie per la risposta.
      Anch'io ho un amico edicolante, ma si trova abbastanza distante da dove vivo quindi dovrei prendere i mezzi, in genere me lo tengo come ultima spiaggia e cerco nelle immediate vicinanze, eppure nessuna delle edicole lo aveva, e sembra sia anche scomparso dal sito della Gazzetta.
      Probabilmente ritarderanno le uscite dei prossimi Urania di qualche settimana, visto che nessun libro era uscito in allegato con i quotidiani.

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    4. Sul numero 25, che era l'ultimo del primo gruppo di libri prima dell'allungo, è uscito l'elenco delle nuove uscite, in effetti lo danno in uscita il 27/7, se lo vedo in edicola da qualche parte te lo scrivo.

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    5. Ti confermo che a Torino è stato regolarmente distribuito

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