Torchwood e Doctor Who, l’uno l’anagramma dell’altro.
Per chi ha avuto modo di guardare il serial dedicato al Dottore il nome Torchwood non suonerà nuovo. Molti infatti sono i riferimenti a questa misteriosa organizzazione disseminati nei vari episodi della serie “madre”. Durante la seconda serie del Doctor Who possiamo assistere alla nascita dell’istituto Torchwood risalente a un lontano passato, vedremo l’intervento dell’organizzazione nella Christmas Invasion e, nel finale di stagione, in un crescendo emotivo, verrà svelato il fato della sezione Londinese dell’istituto.
La serie in questione narra invece le vicende di Torchwood 3, nucleo dell’organizzazione di stanza a Cardiff nel Galles. Al comando della squadra c’è il Capitano Jack Harkness già visto in alcuni episodi della serie del Dottore e interpretato dal versatile attore inglese John Barrowman.
Fin dalla prima puntata lo spettatore inizierà a scoprire qualcosa su questa misteriosa organizzazione grazie allo sguardo sulla stessa della novellina Gwen Cooper, ex-poliziotta entrata in modo quasi fortuito nell’organico della squadra.
Compito principale di Torchwood 3 è quello di tenere a bada la fessura, un varco spazio-temporale posto sotto la superficie di Cardiff, e tutto ciò che ne fuoriesce: artefatti alieni e rappresentanti di altri mondi come i Weewil.
Numerose le differenze tra la serie del Dottore e questo suo spin-off.
Intanto la vicenda è corale, segue lo sguardo di Gwen mentre si inserisce in un gruppo di cinque persone per lei sconosciute: oltre al Capitano Harkness, il medico Owen Harper, l’informatica Toshiko Sato, la detentrice del guanto Suzie Costello e il tuttofare Ianto Jones. Grande importanza avranno la vita privata di Gwen messa a dura prova dal suo nuovo lavoro e i rapporti tra i membri del cast.
Le tematiche affrontate, come da programma degli autori, vogliono essere più adulte rispetto a ciò che viene narrato nella serie “per tutti” del Doctor Who.
Sesso, violenza, credo e morte sono affrontate con una certa costanza lungo l’intero arco della serie. Accenni a possibili relazioni tra membri del team, relazioni eterosessuali, omosessuali e bisessuali, scene di violenza più esplicita rispetto alla quasi totale assenza delle stesse nella serie madre, riflessioni sulla presenza/assenza di qualcosa dopo la morte, rendono la serie collocabile nei palinsesti solo in tarda serata.
Sia ben chiaro, in Torchwood non c’è nulla che non si sia già visto, nulla di esagerato, parlare di serie per adulti è davvero troppo. Certo con un bimbo in giro per casa questa non è la visione più consigliata, al contrario, alcune puntate del Dottore sono riuscito a guardarle tranquillamente con mia figlia che le ha anche gradite.
Altra curiosità è la quasi totale assenza di riferimenti al Dottore, in controtendenza a quel che accadeva per Torchwood in Doctor Who.
Torchwood si è rivelata una buona serie, partita in sordina e cresciuta molto nella parte finale.
Attenzione però, frenate gli entusiasmi, non fatevi ingannare dalle tematiche adulte. Non ci sono paragoni con Doctor Who che rimane una serie diversa ma qualitativamente superiore. Senza se e senza ma.
In Torchwood l’ironia, il phatos, l’epica, il coinvolgimento, se pur presenti, non raggiungono mai i livelli offerti dal buon Dottore che si conferma una serie decisamente più gustosa e divertente.
Ah! Nonostante la tua chiusa, mi ha incuriosito comunque questa cosa di Torchwood. Ne avevo sentito parlare, ma non sapevo nemmeno che fosse una sorta di spin off del doc. E si è aggiunta un'altra serie a quelle che devo vedere O__-°
RispondiEliminaLa mia chiusa nasce principalmente dalla febbre da Dottore, Torchwood rimane un prodotto più che godibile. Più vicino alla nostra realtà, nel senso che l'azione si svolge sulla Terra e prevalentemente al giorno d'oggi. Con il Dottore si visitano altri pianeti, altre dimensioni, si affrontano invasioni su larga scala e viaggi nel tempo. Due approcci differenti alla fantascienza. Io preferisco il Dottore, non è detto che per tutti sia così.
RispondiEliminaInfatti, anche io credevo di preferire il doctor, del quale mi irrita ultimamente quella surreale superficialità nel trovare soluzioni improbabili per risolvere le situazioni più assurde. Avevo bisogno di qualcosa di, non tanto realistico, ma di più fantascientificamente plausibile. Torchwood mi ha sorpresa in questo periodo di stanca da Doctor e mi sono divorata le prime 3 serie in poco più di un mese, con grande gusto... Burp.
RispondiEliminaE la quarta arriva a luglio. Sei pronto?
Io ho visto solo la prima al momento e del Dottore devo iniziare la terza. Ho ancora parecchio materiale a disposizione.
RispondiEliminaPerò la terza stagione di Torchwood è davvero adulta, nuova, crudele, senza speranza.
RispondiEliminaCuriosissima di vedere se ne hai fatto una recensione, da qualche parte, o se la farai.
Sono ancora fermo alla prima stagione! In procinto di vedere la seconda. O forse guarderò prima la quarta del Dottore, non so...
RispondiEliminaoddio, c'era un ordine che bisognava seguire ma proprio non ricordo...
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