Solo oggi, con la bella stagione, abbiamo avuto il tempo e la possibilità di iniziare a sfruttare la card Torino Musei e così, incuranti dello sciopero di bus e metro, ci siamo diretti verso Palazzo Madama.
La curiosità maggiore era proprio quella di poter rivedere le sale, gli interni del palazzo ormai visitabili da qualche anno dopo un lungo periodo di interdizione al pubblico. Grazie alla carta sopra citata e alle varie iniziative messe in piedi dal comune di Torino per i 150 anni dell'unità d'Italia il momento per le visite culturali sembra propizio.
Prima di iniziare la visita vera e propria, c'è la possibilità di assistere alla proiezione di un interessante video che ripercorre con immagini praticamente tutte contemporanee (strano ma vero) la storia della città. Video che avvolge il visitatore su tutte e quattro le pareti, belle fotografie dei luoghi noti e meno noti della città e un ottimo accompagnamento sonoro (anche Pink Floyd e Led Zeppelin). Una bella presentazione. Unico neo la lieve difficoltà a seguire il video al meglio causa le colonne della sala che ostacolano la visuale. Comunque ne vale la pena.
Tra le cose più interessanti c'è proprio la visita alle sale interne, finalmente viene appagata la cuorisità del torinese abituato a guardare le vetrate del palazzo da Piazza Castello. Ora poter guardare la piazza da dietro le vetrate del palazzo, oltre che una bella vista, è anche una soddisfazione.
Al primo piano è possibile visitare la ricostruzione dell'antica Camera del Senato. Una ricostruzione d'ambiente ben curata, accompagnata da video che recuperano alcuni dibattiti d'epoca (ovviamente filmati ricostruiti) e discorsi tenuti da personalità di spicco come Cavour, D'Azeglio etc...
Attenzione perchè al mattino la sala è spesso riservata alle visite delle scolaresche. In questo caso è possibile dare un'occhiata solo da fuori. E' comunque interessante e anche divertente vedere come i bambini, guidati da un paio di addetti del Palazzo in veste d'attori, ricreano i dibattiti su argomenti anche spinosi come il Federalismo.
Dalla loro ingenuità i nostri parlamentari potrebbero comunque imparare qualcosa.
E' possibile anche uscire su uno dei bastioni della parte posteriore del palazzo, quella che guarda il Teatro Regio. Qui la vistà è davvero particolare. Si è giusto un po' più in alto della linea dei tetti delle costruzioni del centro città. Una bellissima prospettiva, inusuale per chi è abituato a guardare Torino da molto più in alto, magari dalla cima della Mole Antonelliana o dalla collina. Una bella esperienza.
Per quel che riguarda le opere esposte all'interno del palazzo devo ammettere che l'interesse non è mai andato un gran che in alto. Il lapidario nel seminterrato e i cori lignei (comunque notevoli) al pian terreno probabilmente saranno apprezzati per lo più dagli appassionati di opere di quel genere.
Le opere del Gotico e del Rinascimento non mi hanno colpito in modo particolare, forse perchè nel nostro paese abbiamo avuto la possibilità di vederne molte e anche ben più importanti in altri musei. Decisamente meglio il primo piano dedicato al Barocco, secondo piano dedicato completamente alle arti decorative (ceramiche, vetri, etc...).
Qui il problema penso sia la mancanza della guida. Guardare opere delle quali si sa poco o nulla da soli è abbastanza limitante. Devo dire che in mezza giornata di visita, nel museo ho visto solo le guide delle scolaresche.
L'audioguida l'abbiamo evitata. Spesso le trovo noiose. Non puoi decidere su quale opere soffermarti, non puoi fare domande, etc...
Ben realizzate invece le spiegazioni interattive a video ubicate nelle sale, con queste si può almeno scegliere cosa approfondire.
L'anno scorso avevamo visitato la meno nota Fondazione Accorsi con una guida bravissima e ci eravamo goduti la visita veramente molto. E non ce l'aspettavamo.
Comunque una visita vale la pena farla, ogni tanto fare i turisti nella propria città è semplicemente bello e, passione o meno per le opere esposte, motivi d'interesse ce ne sono (la torre, il Senato, il video e almeno la parte del Barocco).
Appuntamento per il resoconto della prossima visita.
Nessun commento:
Posta un commento