sabato 4 gennaio 2014

AWARDS 2013: FUMETTO

Seconda parte dell'ormai consueto appuntamento con il meglio del mio 2013. Ci occupiamo ora di fumetto, essendo questo la mia grande passione posso qui permettermi di parlare effettivamente di materiale pubblicato in Italia nell'ultimo anno, fatto salvo per una piccola eccezione.

Come l'anno scorso ho mischiato un po' le categorie adattandole alle mie letture. Ho completamente eliminato la voce miniserie, il materiale a disposizione era poco e le cose veramente degne di interesse ancora meno.

Cosa rimane quindi? Ovviamente la categoria delle serie regolari, quella delle ristampe, i volumi e le Graphic Novel e la categoria più imbastardita di tutte, quella dei Bonellidi.

Iniziamo con la piccola eccezione di cui vi parlavo poc'anzi. Parleremo solo di materiale pubblicato nel 2013 tranne che in questa categoria, quella dei VOLUMI/GRAPHIC NOVEL. Qui riassumo il meglio di quel che ho letto in volume nel 2013 non necessariamente pubblicato però durante l'anno, è questa la categoria dei recuperi, con una decina di pezzi presi in considerazione. Non sono mancate le ottime letture ne le piccole delusioni, penso ad esempio ai tre volumi editi a suo tempo da Planeta con la ristampa di Crisis on Infinite Earths. Ecco, riuscito a metterci finalmente le mani sopra, la saga più epocale di tutte non si è rivelata questa lettura così emozionante. Per carità, importante per tutti gli strascichi che ancor oggi si porta dietro nell'universo DC ma sicuramente ci sono letture migliori con le quali impiegare il proprio tempo.

Andiamo comunque a scoprire il podio.

Terzo classificato:
La nuova frontiera di Darwyn Cooke
Il passaggio dalla Golden alla Silver Age dell'universo supereroistico della DC Comics narrato con la meraviglia che dovrebbe sempre pervadere un racconto di questo tipo. Un Cooke in stato di grazia per un'epopea senza tempo.

Secondo classificato:
Hellboy: il seme della distruzione di John Byrne e Mike Mignola
Probabilmente uno dei volumi che ho acquistato più volte in vita mia (prima usato, poi vecchia edizione, poi la nuova). Riaffrontando la lettura in previsione di un recupero totale dedicato alla creatura di Mignola mi è stato possibile verificare come queste atmosfere e questa storia non perdano mai un briciolo di fascino. Strepitoso.

Primo classificato:
Bone di Jeff Smith
E' stata un'impresa titanica la lettura dell'edizione definitiva di Bone, anche perché l'ho affrontata tutta in compagnia della mia bambina, però che viaggio, indimenticabile. Meglio la parte umoristica di quella più fantasy/avventurosa ma comunque una lettura obbligata per ogni amante del buon fumetto.

         


Passiamo ora al materiale interamente edito nel 2013 con la categoria più bastarda di tutti, quella dei BONELLIDI, nella quale per ragioni organizzative ho fatto rientrare il fumetto popolare italiano, le ristampe in formato bonellide delle varie serie francobelga e qualche manga. Mi perdonino gli amanti del fumetto nipponico, so che questo meriterebbe una categoria a parte ma per ora ne ho letto così poco che la cosa ancora non avrebbe avuto senso. Tenterò di rimediare entro il prossimo anno. Allora, cosa finisce in questo calderone?

Podio completamente riscritto rispetto all'anno precedente, alcune serie sono arrivate alla loro naturale conclusione, altre si spostano di categoria. Da segnalare l'uscita dal podio de Le Storie, serie Bonelli che a mio avviso ha osato troppo poco nel corso dell'anno per rientrare nel terzetto di punta, e dire che le potenzialità erano pressoché infinite. Da segnalare in positivo la fine di XIII per Aurea (con tutti i dubbi sulle scelte editoriali) e quella dell'ottimo Lester Cockney.

Terzo classificato:
Long Way di Diego Cajelli
La serie B, detto in maniera assolutamente positiva, arriva nelle edicole italiane con un prodotto nostrano che ha il sapore della ventata d'aria fresca. Non un capolavoro, semplicemente una bella serie, godibile e portata avanti con passione tra la giusta dose di tamarraggine e talento. Bravi ragazzi.

Secondo classificato:
Orfani di Roberto Recchioni
Vedi sopra. Invece della serie B qui arriva il blockbuster fantascientifico a colori (sostituto degli effetti speciali). Una storia dalle grandi potenzialità che ingrana bene da subito, altra ventata d'aria fresca, quello che al momento non mi sembra sia stato il parziale rilancio di Dylan Dog.

Primo classificato:
Rainbow di George Abe e Masasumi Kakizaki
Il manga non trova qui una categoria tutta sua ma trova la medaglia d'oro nella categoria più bastarda dell'anno.Una vera mazzata l'esordio della terribile esperienza di un gruppo di sei ragazzi condannati a scontare una dura pena in un riformatorio di quelli davvero tosti. Una storia che non può non lasciare il segno.

          


Bene, bene. Eccoci ora alla categoria RISTAMPE, nella quale rientrano le nuove edizioni di materiale vario rieditato comunque durante il 2013. Come l'anno scorso per questa nutrita categoria segnalerò sei posizioni per dare risalto a più cose interessanti possibili. Solo una delle serie presenti l'anno passato si riconferma nel sestetto attuale, per il resto si fanno largo novità e qualche esule dalla categoria dei bonellidi (dove si trovava l'anno passato).

Sesto classificato:
I classici della letteratura Disney - Autori vari
Una collana davvero degna d'attenzione. Come tutti gli antologici propone una qualità altalenante ma il livello medio si mantiene sempre su parametri molto buoni. Alcuni vertici come Il canto di Natale, i racconti brevi di Barks, il Pippo Frankenstein o L'inferno di Topolino garantiscono alla collana una dignità di tutto rispetto. Da recuperare.

Quinto classificato:
Ken il guerriero di Buronson e Tetsuo Hara
Ottima l'idea di Panini Comics di riproporre a cadenza settimanale i 27 tankobon della serie originale di Ken il guerriero, un manga per nostalgici ma non solo, in uno scenario apocalittico sfilano una carrellata di caratteri e personaggi di sicura presa. Il tono epico della vicenda e degli scontri non delude.

Quarto classificato:
Lucky Luke di Goscinny e Morris
Uno degli eroi della bande dessinée in un'edizione integrale da edicola a prezzo popolarissimo grazie ai tipi di Gazzetta dello sport. Chi può resistere al cowboy che spara più veloce addirittura della sua ombra? io no di certo e a quanto pare nemmeno la mia bimba. Per tutti.

Terzo classificato:
L'Uomo Tigre di Ikki Kajiwara e Naoki Tsuji
Saliamo ora sul podio. La strepitosa riproposta di un manga risalente alla fine degli anni '60 che si porta dietro lo stile di disegno dell'epoca e una narrazione sempre avvincente, nonostante il ripetersi delle situazioni. Se da giovincelli apprezzavate il cartone animato dell'Uomo Tigre l'appuntamento allora è immancabile.

Secondo classificato:
100 Bullets di Brian Azzarello e Eduardo Risso
Unica riconferma del podio dell'anno scorso, una serie che tiene senza problemi la lunga distanza per gli appassionati di crimine, noir e intrigo. Ora la Lion inizia a pubblicare gli episodi mai apparsi sulla vecchia Vertigo Presenta (ma usciti in volume) e, superato il cinquantesimo numero americano, inizia la discesa verso il centesimo numero finale.

Primo classificato:
The walking dead di Robert Kirkman e Charlie Adlard
L'anno scorso era agli inizi e compariva già tra i bonellidi da tenere d'occhio, quest'anno guadagna la vetta nella categoria ristampe (cosa che è a tutti gli effetti) e si conferma una tra le migliori storie dell'anno, su carta come in tv. Applausi a scena aperta per Kirkman.

          

         


Chiudiamo con l'ammiraglia delle categorie, almeno per quel che riguarda il fumetto mainstream statunitense, quella dedicata alle SERIE REGOLARI, i famosi albetti mensili. Devo dire che non sono mancate le serie interessanti, a parte Fantastic Four della quale si è conclusa la gestione Hickman, le altre serie nel sestetto di testa dell'anno passato si sono quantomeno riconfermate su un buon livello. E' una scelta dura, cosa privilegiare?

Escono dal sestetto Animal Man e Swamp Thing che continuano a essere praticamente una cosa sola, entrambe le serie sono infatti ancora invischiate nel crossover Mondo putrido. La qualità rimane comunque molto buona. Da segnalare anche la conclusione della bella Uncanny X-Force a cura di Rick Remender. Vediamo cosa rimane sul podio dallo scorso anno e cosa c'è di nuovo.

Sesto classificato:
Wolverine & the X-Men di Jason Aaron e disegnatori vari.
La serie ha perso forse un pelo di brillantezza ma si conferma una delle più godibili e ironiche nel panorama supereroico d'oltreoceano. E' purtroppo recente la notizia del prossimo abbandono di Aaron alla serie e la conseguente chiusura della stessa. Godiamocela finché c'è.

Quinto classificato:
Guardians of the Galaxy di Brian Bendis e Steve McNiven
Sulla fiducia. Una serie tutta da costruire, partita con il piede giusto e con grandi potenzialità. Ce la farà Bendis a portare i Guardiani ai massimi livelli di popolarità (complice anche il film in arrivo)? Secondo me il ragazzo può vincere la scommessa.

Quarto classificato:
Green Lantern di Geoff Johns e Doug Mahnke
In rappresentanza. Un'ottima serie trainata da un grande autore e dal riuscito inserimento di una nuova lanterna terrestre. Questa segnalazione è valida per l'ottimo lavoro di Johns sull'universo DC in generale (Aquaman, Justice League) e per la buona accoppiata con la serie Green Lantern Corps di Peter Tomasi, altro ottimo prodotto.

Terzo classificato:
Batman di Scott Snyder e Greg Capullo
Scende sul gradino più basso del podio la serie di Snyder e Capullo. Ancora un'ottima run con Una morte in famiglia per il pipistrello, non all'altezza della precedente a mio avviso ma che straccia quasi tutta la concorrenza. Bats è sempre Bats.

Secondo classificato:
Hawkeye di Matt Fraction e David Aja
Fuori dagli schemi del fumetto supereroistico, una direzione diversa, più frizzante e leggera, un fumetto di supereroi veramente per tutti i palati. Serie osannata in lungo e in largo che però non ha la spocchia di pretendere d'essere un capolavoro, riuscendo comunque a centrare sempre il bersaglio. Beh, questo mi sembra anche ovvio.

Primo classificato:
All New X-Men di Brian Bendis e Stuart Immonen
Finalmente. Erano anni che aspettavo un progetto serio e ben realizzato per rilanciare gli X-Men e il sottobosco mutante. Direi che finalmente ci siamo, con due serie nel sestetto di testa e diverse altre che si difendono più che bene. Da un'idea che inizialmente mi sembrava semplicemente immonda Bendis tira fuori la serie più godibile del parco testate Marvel, scenari stravolti e strade sconfinate tutte da narrare. Era ora.

          

          

5 commenti:

  1. "Il seme della distruzione" è fantastico!

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  2. Direi che ti meriti le figurine supereroi Marvel che ti porterò la prossima settimana... ;-)

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  3. Si si, certo, ufficialmente... . ;-)

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