mercoledì 2 marzo 2016

LE REGOLE DELLA TRUFFA

(Flypaper di Rob Minkoff, 2011)

Film perfetto per una serata spensierata, in modo particolare se amate gli heist movie, i dialoghi sopra le righe e le situazioni surreali, i toni da commedia e i meccanismi a incastro. Rob Minkoff, che arriva dall'animazione (Il re leone, Mr. Peabody e Sherman e i due Stuart Little), riesce a mescolare tutti questi elementi usando il giusto dosaggio senza eccedere con l'alcool, in modo che il cocktail risulti parecchio dissetante ma allo stesso tempo innocuo, a fine visione potrete mettervi tranquilli alla guida senza temere il controllo del palloncino (anche perché probabilmente l'agente della stradale sarà bello che morto).

La storia muove i suoi primi passi da una buona idea, magari già vista ma comunque valida. Siamo in una banca verso l'ora di chiusura, nel giorno e nel momento in cui il sistema di sicurezza ha un blocco programmato di un paio di minuti dovuto al suo aggiornamento. Alcuni clienti entrano nella filiale, una bionda dalle belle gambe, un tizio un po' strambo che deve cambiare banconote in monetine, un uomo taciturno. Il tizio strambo (Patrick Dempsey) inizia a flirtare con una delle impiegate (Ashley Judd) incoraggiato dalla di lei collega (Octavia Spencer). In quel momento una banda composta da tre rapinatori fa irruzione nella banca. Il gruppo è organizzato e tecnologicamente preparato per svuotare il caveau della banca. Ma, in men che non si dica, irrompe nella banca una seconda banda, composta da due imbecilli con mire poco lecite sui bancomat della filiale. Entrambe le bande sono armate ma non troppo propense a spargere sangue. Però un colpo parte e da lì il delirio, a cadere per primo sarà l'uomo taciturno che si scoprirà chiamarsi Jack Hayes (Eddie Matthews). Ma chi ha fatto fuoco per primo e perché ha ucciso proprio Hayes? Ad autoincaricarsi di trovare le risposte sarà lo strambo Tripp che si scoprirà essere vagamente autistico, con un dono particolare per la ricostruzione dei fatti e un debole per le belle donne. E nel ricostruire i fatti si scoprirà che c'è qualcosa di ben più strano di una doppia rapina dietro gli avvenimenti della giornata.


Con queste premesse il film funziona e mantiene quel che promette, lascia anche diversi dubbi svelati poi sul finale su quel che realmente sta dietro la vicenda. Il tono rimane sempre leggero e intriso di umorismo, tra personaggi ridicoli e situazioni improbabili. Il cast è ben assemblato, sorprende anche un po' Patrick Dempsey dal quale nulla mi aspettavo ma che qui non sfigura e che forma una buona coppia con Ashley Judd, protagonista femminile. Tra i criminali troviamo anche Matt Ryan (il Constantine televisivo) e compare anche il caratterista affermato Jeffrey Tambor nel ruolo del direttore della banca.

Re Leone a parte, dovendo scegliere tra questo Le regole della truffa e le altre prove d'animazione o in tecnica mista di Minkoff... beh, forse potrebbe valer la pena per il regista cimentarsi più spesso con film rivolti agli adulti (seppur dal taglio divertito), in attesa della prossima prova...


3 commenti:

  1. Ma lo sai che Jeffrey Tambor mi piace tantissimo? E' uno di quegli attori che riescono a dar risalto a un film. E' una cosa tutta americana, noi i caratteristi non li valorizziamo, o divi o niente.

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    1. È uno di quegli attori preziosi che più o meno tutti conoscono (almeno chi segue un po' il cinema) ma di cui nessuno ricorda il nome, sicuramente un ottimo attore.

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