domenica 12 dicembre 2010

DRAGON TRAINER

(How to train your dragon di Chris Sanders & Dean Deblois, 2010)

Dopo l’abbuffata di rutti, scorreggie e citazioni varie per la quale dobbiamo ringraziare la quadrilogia dedicata all’orco Shreck, la Dreamworks ci trasporta con successo nelle terre ostili del Nord popolate da truci vichinghi e pericolosi draghi.
E per fortuna mi vien da dire. In realtà la saga del puzzone verde cominciavo a non digerirla più, schema che si ripete, citazioni ad oltranza etc, etc.
Sia chiaro, con il primo film anche io mi ero goduto tantissimo il personaggio e le situazioni che intorno a lui si venivano a creare. Poi col tempo...
Anche gli altri prodotti targati Dreamworks non sempre si sono rivelati all’altezza dell’esordio di Shreck (quasi mai in realtà).
Per rimanere nell’ambito dei film in CGI sono rimasto soddisfatto solo da Bee Movie che ho trovato molto carino e dal divertente Kung Fu Panda.
Poco soddisfacenti invece i due Madagascar, penalizzati anche dal doppiaggio non all’altezza, si possono considerare di secondo piano prodotti come Giù per il tubo o La gang del bosco (non malaccio a dirla tutta) e deludenti il vecchio Shark Tale e il più recente Mostri contro alieni.
Z la formica, esordio dell’animazione in CGI per la Dreamworks, pagò il confronto con A bug’s life e comunque il grosso del film si reggeva sulle spalle di Woody Allen (Lionello per l’Italia).

Con Dragon trainer la Dreamworks torna a fare centro.
Il film gode di una trama semplice, lineare e anche avvincente. La storia non è soffocata dalla continua ricerca della citazione, lo spettatore, piccolo o grande che sia, si appassiona alle vicende del protagonista e della sua tribù.
Il livello grafico è semplicemente spettacolare, le scene di volo dove sono i draghi a farla da padrone, in sala risultano altamente adrenaliniche. Il film perde inevitabilmente spettacolarità nella visione domestica, pur rimanendo un ottimo intrattenimento.
I valori presenti nel film sono i più semplici: l’amicizia, l’accettazione di se stessi e degli altri per quanto siano diversi da noi.

Hiccup, vichingo adolescente, vuol dimostrare di essere anche lui un grande cacciatore di draghi. Peccato che abbia il fisico di uno scricciolo e una grande sensibilità, molto distante da quella del vichingo medio.
Inoltre, e questo non aiuta, è figlio del capo villaggio, uno dei vichinghi più forti e coraggiosi in assoluto.
La più grande dote di Hiccup sembra quella di combinare guai e di ficcarsi in situazioni pericolose.
Hiccup vorrebbe essere accettato dal padre e cerca di mettersi in mostra. Vorrebbe che Astrid, la vichinga più carina del villaggio, lo notasse.
La vita scorre tra frustrazioni varie finché, dopo una battaglia e in modo più o meno fortuito, Hiccup incontra una Furia Buia, un mitico Drago nero che nessuno è nemmeno mai riuscito a vedere. Il drago, che Hiccup chiamerà Sdentato, si rivelerà essere una non così cattiva compagnia.
Tra allenamenti, incontri clandestini con Sdentato e scontri con il padre e gli altri ragazzi del villaggio, la storia di Hiccup, così come il rapporto con i draghi, si evolverà fino a sfociare in un movimentato finale che vedrà un happy ending con riserva.

Un finale in piccola misura insolito, originale per un film rivolto anche ai bambini, scene altamente spettacolari e divertimento assicurato. Anche Dragon Trainer sembra destinato a una serie di sequel. Speriamo che anche questa saga non debba finire per annoiarci tutti.

2 commenti:

  1. Condivido, speriamo non si arenino in seguiti di scarso valore.
    Su Shreck invece - sarò forse una mosca bianca? - ho solo commenti negativi. Mi deluse parecchio il primo film al punto che non ho voluto seguirne i seguiti. Mi addormentai alla inutilmente lunga sequenza del bigliettaio che corre come un cretino nella corsia obbligata.
    Questo capitolo invece è davvero ben fatto, gustosissimo e guardabile più volte. Ne esiste un piccolo sequel (uno speciale natalizio) che non delude, ma che anzi rimane fedele allo spirito del primo film. Il secondo capitolo - attesissimo - è stato lanciato da un trailer che fa ben sperare. Staremo a vedere!

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    1. Ora il sequel è arrivato e mi sembra che la Dreamworks sia andata nuovamente a segno, il sequel mi è piaciuto parecchi.

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