venerdì 24 giugno 2011

GP COMICS

Questo articolo è stato scritto per il sito fumettidicarta (e relativo blog)

Oltre a essere un appassionato di fumetto sono da sempre un grande amante della lettura in senso più ampio. Da qualche anno ormai sono anche papà di una bimba alla quale sto cercando di trasmettere l’amore per le storie e per i libri.

Poteva quindi mancare l’occasione per leggere alla mia piccola qualche bel fumetto? La risposta, come avrete potuto intuire da soli, è ovviamente no.

Di conseguenza non ci siamo fatti sfuggire l’occasione di dare un’occhiata alla nuova collana da edicola della GP Comics: GP Twilight che presenta racconti ispirati ai maggiori successi della Dreamworks.

Al momento sono disponibili già quattro uscite due delle quali hanno come protagonista il supervillain Megamind e due l’orco puzzone noto a tutti come Shrek.

La proposta è rivolta a un pubblico di bambini o giovani ragazzini e questo breve scritto potrà interessare prevalentemente i più giovani o i genitori in cerca di letture da fare insieme ai propri figli.

Per i lettori di comics o fumetto d’autore duri e puri… non so, forse se siete degli irriducibili fan dei personaggi targati Dreamworks.

La confezione è ben curata, oltreoceano la licenza di questi popolari brand ai quali (forse) in futuro potrebbero affiancarsi i protagonisti di Kung Fu Panda e altro ancora, è affidata alla Wildstorm Productions, le potenzialità quindi non mancano di certo.

Qui in Italia la GP propone queste storie in un albetto mensile di 48 pp. colore al prezzo di 3 euro.

Mensile che poi proprio mensile non è, il primo numero è del Gennaio 2011 e ora siamo al quarto, poco male comunque. Negli albi si alternano storie più corpose a storielle d’appendice più brevi.

Per il numero d’esordio e il successivo la scelta è caduta su Megamind.

Nel numero uno potremo assistere all’Esperienza Megamind, un lungo reportage di quelle che sono state (a detta del cattivo con la testa blu) le sue più grandi vittorie ai danni di Metroman, protettore di Metro City (in realtà sono sonore batoste). Imprese tutte caratterizzate dal rapimento della bella giornalista Roxanne Ritchi, emulo della più famosa Lois Lane. In appendice l’evoluzione di Minion, pesciolino con corpo da gorilla, grande amico e aiutante di Megamind.

Le due storie del secondo numero sono ambientate in fasi diverse della vita del nostro testone blu.

Nella prima vedremo Megamind e Minion alle prese con il ballo di fine anno del liceo, liceo frequentato ovviamente anche da Roxanne e da Metroman. La seconda narra vicende ambientate dopo la conversione di Megamind a nuovo protettore di Metro City. Proprio così, in fondo dietro questa coppia di criminali si nascondono due anime molto gentili.

Le storie sono divertenti, adatte ai bambini come si diceva prima, il primo episodio che forse risulta essere anche il più riuscito è scritto da Joe Kelly, autore noto ai fan dei comics, la parte grafica prevalentemente in stile cartoon è a opera di una squadra di disegnatori proveniente da Dreamworks e Wildstorm che riesce a portare a casa un risultato adeguato al tipo di storie proposte.

Passiamo a Shrek al quale dovrebbe essere dedicato anche il prossimo numero (mentre per il sesto è stato annunciato il ritorno di Megamind).

Pur non nutrendo più una particolare simpatia per l’orco (mi ha un po’ stancato) devo dire che i numeri dedicati a questo personaggio sono riusciti anche meglio dei primi.

Lo stile è maggiormente fiabesco come si addice alle atmosfere legate a questi personaggi, i disegni di conseguenza più morbidi, caratterizzati da grande pulizia e tratti molto netti (come nella storia d’appendice dedicata a Zenzy ad esempio).

Le storie sono davvero simpatiche, personaggi come Ciuchino e il Gatto con gli stivali contribuiscono con la loro verve al divertimento dei piccoli. Ai testi e ai disegni si alternano una serie di autori sempre in grado di confezionare un prodotto dignitoso. Decisamente buone anche le cover dei due albi.

C’era una volta nel regno di Molto, molto lontano… un ometto di nome Tremotino che, per dar vita a una vendetta per questioni che non sto qui a spiegarvi, decide di rovinare la vita a Shrek sfoggiando l’arte del fallimento reiterato. E ancora una nuova versione della fiaba del pifferaio magico e una storia dedicata a Zenzy, il biscotto di pan di zenzero.

Nel secondo numero Shrek e Ciuchino si trovano invischiati all’interno di una storia che omaggia per molti versi La fabbrica di cioccolato con l’unica differenza che qui si tratta di una fabbrica di cereali e che i visitatori vengono trasformati in sorpresine. Poteva mancare la foresta infestata? No, c’è anche quella. C’è il drago e ci sono gli elementi noti ai fan del mondo dell’orco puzzone.

In conclusione ci troviamo di fronte a dei buoni prodotti, e lo dico ancora una volta, rivolti a un pubblico di bambini.

Ma in fondo che cosa siamo tutti noi?

2 commenti:

  1. Noi siamo dei bambini un po' cresciuti :-)

    Dario, tu non ci sei su Facebook? Ho creato il gruppo "Colleghi Voice Care" ma se non ti iscrivi a Facebook non posso aggiungerti al gruppo...

    Buon weekend a tutti.

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  2. Eh, non ci sono! Ho ancora l'allergia da Social Network. Magari più avanti, in effetti potrebbe essermi utile per Fumetti di Carta.

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