(di Clemente Fracassi, 1953)
Ha senso l'opera teatrale riproposta in televisione? E ancora, ha senso l'opera teatrale recitata e ripresa per il cinema?
E io che ne so, per chi mi avete preso? Io non ci capisco niente di opera e teatro. Lo so che questo non è un vanto e non gioca a mio favore, però una delle regole che mi sono autoimposto per sviluppare questo blog è la massima onestà. Quindi potete leggere tranquillamente come ignorante, niente più, niente meno.
Però l'opera ha sempre intrigato mia moglie e l'altro giorno ci siamo cimentati nella visione di questa versione dell'Aida di Verdi realizzata nel 1953 per il cinema. La storia è recitata da un cast internazionale di attori tutti doppiati da affermati cantanti lirici. Sono praticamente assenti parti recitate ad esclusione di una voce narrante che interviene in alcuni frangenti (in realtà in poche occasioni).
Cosa dire? Considerata la durata non eccessiva e nonostante il genere non sia proprio accessibile ai non appassionati, il film scorre abbastanza agilmente verso la sua conclusione dando agli ignorantelli come me l'occasione di ampliare le proprie conoscenze.
Le parti cantate non sempre sono comprensibili, a mio avviso l'ideale sarebbe guardare film del genere con i sottotitoli. Le voci pare siano di prim'ordine. Sophia Loren che interpreta Aida è doppiata dal celebre soprano Renata Tebaldi, Radames interpretato da Luciano della Marra è doppiato dal tenore Giuseppe Campora. Lois Maxwell doppiata dal mezzosoprano Ebe Stignani da corpo ad Amneris, la figlia del faraone.
Nonostante la difficoltà in alcune parti ad interpretare dialoghi e pensieri cantati dei personaggi, la semplicità dell'intreccio favorisce la comprensione anche ai più inesperti.
Aida è una schiava etiope che diventa l'ancella di Amneris, figlia del faraone d'Egitto. Aida è però anche la figlia del Re etiope, Amonastro. Il condottiero egizio Radames è innammorato della bella schiava, riamato a sua volta sia da Aida che da Amneris. Intreccio sentimentale che non può far altro che sfociare in tragedia.
La recitazione è parecchio impostata ma credo che in fondo sia quasi inevitabile in un'operazione del genere. Le scenografie sono parecchio colorate e fastose, non male. Ovvio che il film non offre un divertimento sfrenato però si può fare, vedi mai che possa piacere anche ai non appassionati.
L'Aida è bellissima,emozionante.Io penso che in tv o al cinema, l'importante è che la cultura circoli.
RispondiEliminaAmen. Poi in quanto a circolazione della cultura siamo proprio nel paese giusto :)
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