Come abbiamo visto nello scorso appuntamento verso la metà degli anni quaranta il genere supereroistico stava attraversando un momento di scarsi riscontri sostituito principalmente da testate a sfondo rosa o a carattere umoristico.
Siamo ormai nel 1946 e con la fine del secondo conflitto mondiale la tendenza non fa che acuirsi. Non sono più così necessari gli eroi patriottici portatori sani di bandiera e nazionalismo castigatori di crucchi e giapponesi, il pubblico rivolge soldi e attenzioni altrove. Alcuni albi dedicati ai supereroi lentamente chiudono o si trasformano in altro, quelli che rimangono in piedi assistono comunque a un significativo calo di vendite. Siamo alla fine di quella che viene comunemente considerata la Golden Age del fumetto, l'attenzione si sposta verso altri lidi.
Nel 1946 ormai il sorridente Stan Lee è tornato all'ovile di papà Goodman e ha ripreso in mano il ruolo di editor di numerose testate e le cose iniziavano a cambiare. La collana All Select Comics che presentava storie di Cap, Namor e della Torcia chiude con il numero 11, numero che vede anche l'esordio di Blonde Phantom. Proprio al personaggio in questione verrà dedicata una nuova collana che partirà proprio con il numero 12 prendendo il posto di quella appena defunta.
All Select Comics 11 (aut. 1946) cover di Syd Shores |
Creata da Stan Lee e Syd Shores, Blonde Phantom era un'avvenente fanciulla che combatteva il crimine comodamente in abito da sera. Louise Mason, vero nome dell'eroina, è stata ripescata in tempi più recenti come comprimaria della serie The Sensational She-Hulk di fine anni 80 e recentemente (ora in corso di pubblicazione in Italia) nella mini Avengers 1959 di Howard Chaykin.
Blonde Phantom Comics 12 (inv. 1946) cover di Syd Shores |
Anche altre testate subirono delle variazioni di rotta: Movie Tunes Comics, che vide solo un numero nel 1946, diventa Frankie Comics passando così dalle storie con protagonisti animali antropomorfi (o antropomorti come dice mia figlia) a quelle, sempre umoristiche con protagonisti umani. Frankie Comics, dopo otto uscite si trasformò in Frankie and Lana. Unico numero incece per Kid Movie Comics, l'undicesimo, che prende il posto di Kid Komics e si trasformerà già dal numero successivo in Rusty Comics (gestione delirante a dir poco).
Frankie Comics 4 (inv. 1946) di Irving Tirman |
Stessa sorte tocca alla testata Comedy Comics dove nel numero 34 esordisce Margie che si va a inserire nel filone rosa insieme a Millie, Nelly, Patsy e compagnia bella. Con il numero successivo la serie cambia nome, abbandona i cari animaletti e si vota completamente al nuovo personaggio diventando Margie Comics.
Margie Comics 35, (inv. 1946) art. sconosc. |
Il 1946 vede anche l'esordio della testata dedicata a un personaggio abbastanza familiare anche al giorno d'oggi avendo esso goduto di più di un'incarnazione futura. Parliamo di Mighty Mouse, già concepito nel 1942 su Terry-Toons Comics e sfruttato dalla Timely per sole quattro uscite. Si trattava di una parodia delle storie di supereroi dove il topo era vagamente ispirato da Superman. Non sono chiare ne la paternità del personaggio ne quella della cover sottostante. Dopo le prime uscite i diritti di sfruttamento del personaggio passarono ad altri editori.
Mighty Mouse 1 (Set. 1946) |
Willie Comics, dal quinto numero, prenderà il posto di Ideal Comics, ancora umani al posto dei vecchi animali antropomorfi, vista la tendenza l'assonante antropomorti ormai è più che giustificato.
Willie Comics 5 (Set. 1946), art. sconosc. |
Uno dei rari tentativi di rivitalizzare il genere supereroico arriva da All-Winners Comics dove nel numero 19 Bill Finger e Sydney Shores creano la All-Winners Squad nella quale militano il secondo Cap e il secondo Bucky, il resto degli Invasori e anche Phantom Blonde. Il tutto non durerà più di un paio di numeri.
All Winners Comics 19 (Set 1946) di Syd Shores |
Continua...
Laura dice "antropomorti"?
RispondiEliminaAhahah! È troppo forte :-)
Beh, deriva dal fatto che io le dico spesso che lei è la mia scimmietta antropomorfa. Proprio ieri le ho fatto la classica domanda: "cosa sei tu?" e lei mi ha risposto: "la tua scimmietta antropomorta", termine difficilotto per i bimbi :)
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