La miniserie AvX è stata orchestrata dal gruppo di autori ormai noti come Architetti Marvel (Fraction, Bendis, Aaron, Brubaker e Hickman) ai quali non posso che essere grato non fosse altro per il fatto di aver riportato gli X-Men al ruolo che gli spettava come una delle colonne portanti del Marvel Universe.
Dopo il finale drammatico della saga abbiamo una situazione parzialmente inedita, con un Ciclope accusato di crimini contro l'umanità e di omicidio per la morte di Xavier e del suo sogno. Nonostante i comportamenti del leader mutante fossero indotti in gran parte dalla forza Fenice, Ciclope e il suo manipolo di rinnegati (la Frost, Colosso, Magik, Namor e Magneto) sono dei ricercati in fuga. Ma forse Ciclope aveva ragione, al termine del conflitto tra Vendicatori e X-Men abbiamo una razza mutante che riacquista speranza, una minoranza non più in via d'estinzione ma che vede nuove nascite e nuovi adepti, cosa che non succedeva da molto tempo (da quando Scarlet con il suo basta mutanti decimò la popolazione alla quale lei stessa appartiene).
E' da questo background che prende il via Uncanny Avengers, serie portante di questa nuova collana targata Panini Comics. Per quanto il lancio pubblicitario la presentasse come una novità assoluta, alla base di Uncanny Avengers non c'è proprio nulla di nuovo. Sconvolto da quanto successo tra Vendicatori e X-Men e allarmato dalla crescente ostilità verso i mutanti, il buon Cap decide che è l'ora dell'integrazione, si fà un gruppo di Vendicatori dove ci sono anche i mutanti e a uno di loro gli faccio fare anche il capo. Questa sarebbe la novità, non fosse per il piccolo particolare che i mutanti nei Vendicatori ci sono sempre stati, più o meno dagli anni '60 in avanti, non da ieri e non da oggi, con Scarlet come portabandiera, vera artefice di tutto sto gran casino. Comunque.
Il nuovo gruppo parte con una miscela esplosiva che presenta tre grossi calibri degli Avengers e tre provenienti dagli X-Men. I motivi di interesse non mancano, che l'idea di base sia nuova o meno poco importa. Il comando del team è affidato ad Havock, fratello minore di Ciclope che è ora visto come il nemico pubblico numero uno. Già questo è uno spunto interessante: come sarà accolto Havock? Come vivrà il timore reverenziale che ha sempre provato nei confronti del fratello? Riuscirà Capitan America, altro membro del team, ad accettare di buon grado le decisioni del nuovo leader? Non sarà neanche facile la convivenza tra Scarlet e Rogue con la seconda che accusa la prima di aver provocato tutto il dolore che i mutanti hanno dovuto sopportare negli ultimi anni. A completare il quadro Thor e Wolverine con l'aggiunta di altri elementi negli episodi successivi.
Cap e Thor versione Cassaday |
Come dicevo gli spunti interessanti ci sono, inoltre Remender non si fa scrupolo di esordire con il botto presentando fin da subito una doppia minaccia di grande peso. Nonostante gli avversari del team oscillino tra l'esagerato (quello principale) e il pretestuoso (gli scagnozzi di contorno) la serie si legge bene senza aver la pretesa d'essere un capolavoro. Le relazioni tra i personaggi funzionano e alcune sequenze aggiungono il giusto tocco di sale che serve a insaporire la pietanza. Alla buona riuscita della serie contribuisce anche la matita del buon Cassaday che pur non essendo al suo apice rimane pur sempre un gran bel vedere. Piccola grande soddisfazione personale quella di tornare a vedere Havock nel suo look originale (o quasi) che ho sempre adorato. Fosse per me tirerei su anche le tre bande bianche della maschera e lo riporterei indietro agli anni '70, altro che tutte quelle schifezze fosforescenti che ha dovuto indossare negli ultimi anni.
In definitiva una serie ben scritta e ben disegnata, che non presenta particolari innovazioni ma che lascia ben sperare per il futuro, anche l'inizio della seconda run non sembra male, con il giusto margine di crescita potrebbe affermarsi come serie di sicuro interesse.
Havock, Rogue, Thor, Sole Ardente, Cap, Wonder Man, Wolverine, Scarlet |
A completare l'albo la serie Avengers Arena. In realtà qui la parola Avengers è un mero pretesto in quanto proprio di Avengers qui non si parla, anzi. L'incipit risulta più originale rispetto alla serie principale seppur probabilmente non del tutto inedito. Il malvagio Arcade rapisce sedici giovani eroi di secondo piano (salvo forse X-23) per portarli su un'isola deserta dalla quale è impossibile evadere, una sorta di Mondo Assassino 2.0.
Lo scopo di tutto ciò è la realizzazione di un gioco in stile Highlander dove i ragazzi devono scannarsi uno con l'altro pena la morte per l'intero gruppo. Al sopravvissuto l'onore di tornarsene a casa tutto d'un pezzo.
Per quanto l'idea alla base della serie possa suonare cretina, devo ammettere che Dennis Hopeless (il nome una garanzia) non sta lavorando affatto male, anzi. Ben coadiuvato dai disegni di Kev Walker, Hopeless non disdegna colpi bassi e scene ad effetto andando però a costruire pian piano i suoi personaggi, scoprendoli e facendoli conoscere al lettore poco a poco. Fatta esclusione per i reduci dell'Accademia dei Vendicatori, già di per sè eroi di secondo piano, sfido il lettore medio a destreggiarsi tra personaggi come Anachronism, Apex, Cammi o Juston. Chi cazzo è Anachronism? Ma soprattutto che cazzo di nome è Anachronism? E cosa me ne può fregare a me di Anachronism?
Invece pian piano (ma neanche tanto) Hopeless ti fà entrare nelle vite di questi characters minori, qualcuno te lo fà apprezzare e poi te lo uccide. Bastardo! Avengers Arena è così, a volte ammetto che riesce a incuriosirmi più della coinquilina di testata.
Insomma, Incredibili Avengers è un prodotto ben pensato, se le due serie rimarranno su questi binari continuerò a seguirla. Beh si, negli States Arena ha chiuso o è in procinto di farlo, Hopeless probabilmente avrà ammazzato tutti o quasi, però pare ci sia già pronto il seguito... speriamo sia una cosa simile con i politici italiani come protagonisti.
Come sai ho letto la prima run. Ma questa è una delle serie che ho lasciato per strada. Come dicevamo all'epoca, davvero troppa roba. Sono rimasti in piedi solo le due testate X e (forse) Wolverine. Poi chissà perché mi sto incaponendo con Iron Man. Poi ora c'è pure Age of Ultron...
RispondiEliminaIo invece ho abbandonato tutto il resto degli Avengers (sia team che a solo) tranne Occhio di Falco. Wolverine non l'ho nemmeno provato e oggi ho anche venduto tutti gli arretrati della sua serie (così ho più soldi da spendere a Lucca :)
EliminaDavvero troppa roba :(