lunedì 10 febbraio 2014

ANCORA CINQUE LIBRI CHE...

Terza infornata di libri che a questo punto spero vadano via più delle pizze. Dovete regalare un libro? Avete voglia di leggerne uno per voi? Ecco qualche altro ottimo  spunto (a mio parere) da prendere in considerazione. Qui trovate tutti i libri proposti finora, di seguito i prossimi cinque sui quali, come al solito, aspetto i vostri pareri. Via, titolo e sinossi.


1)  Niccolò Ammaniti - Ti prendo e ti porto via
Il mare c'è ma non si vede a Ischiano Scalo, un paesino di quattro case accanto a una laguna piena di zanzare perso nella Maremma tra Lazio e Toscana. Qui vive Pietro, dodicenne timido e sognatore figlio di un pastore psicopatico, segretamente innamorato della sua coetanea Gloria. E qui torna, dopo anni di assenza, anche Graziano Biglia, logoro playboy di provincia che scopre qualcosa di molto simile all'amore con l'enigmatica professoressa Flora Palmieri... Con Ti prendo e ti porto via Niccolò Ammaniti conferma il suo grande talento letterario, regalandoci un lungo, avvincente romanzo che cattura gli aspetti di volta in volta più comici o grotteschi della realtà, un'epopea tenera e crudele sulla scoperta del mondo e su quella lunga ferita che è la giovinezza.




2)  Stephen King - L'ombra dello scorpione
L'errore di un computer, l'incoscienza di pochi uomini e si scatena la fine del mondo. Il morbo sfuggito a un segretissimo laboratorio semina morte e terrore. Il novantanove per cento della popolazione della terra non sopravvive all'apocalittica epidemia e per i pochi scampati c'è una guerra ancora tutta da combattere, una lotta eterna e fatale tra chi ha deciso di seguire il Bene e appoggiarsi alle fragili spalle di Mother Abagail, la veggente ultracentenaria, e chi invece ha scelto di calcare le orme di Randall Flagg dal tremendo sorriso e dai poteri spaventosi, il Senza Volto, il Male, il Signore delle Tenebre.
Nel 1978 Stephen King ha pubblicato una prima versione di questo romanzo; dopo oltre dieci anni, l'autore lo presenta per la prima volta restituito alle forme e alla lunghezza originali, riscrivendo di fatto il romanzo per una nuova generazione di lettori e sviluppando a ruota libera la sua titanica impresa narrativa.



3)  Tom Wolfe - Il falò delle vanità
Sherman McCoy è un giovane finanziere: guadagna un milione di dollari all'anno e vive in un appartamento di quattordici stanze a Manhattan, nel cuore della "città dei bianchi", al riparo dai pericoli e dalle violenze della metropoli multirazziale. Una sera McCoy investe con l'auto un giovane negro del Bronx: la polizia, i giornalisti, i politici e i difensori civici gli sono subito addosso, trasformando l'uomo di successo, il superprivilegiato, nella vittima designata di un'intera città.
Attraverso la "parabola" di McCoy, Wolfe mette in scena un'infinita galleria di personaggi, esplora gli ambienti più disparati, in una grande "commedia umana" che è anche, per noi europei, una visione profetica del nostro futuro.






4)  Luther Blissett - Q
Chi è Q, il confidente di papi e inquisitori, lo spettro nero che sembra possedere la Verità? Ma, soprattutto, chi è il suo sfuggente antagonista, l'uomo dai mille volti, studente, monaco, mercante? Sullo sfondo dell'Europa del Cinquecento, dilaniata dalle guerre di religione e dalle rivolte dei contadini, si dipana la storia, lunga quarant'anni, di un uomo in lotta per la libertà e in fuga per la salvezza. Misteriosa opera narrativa dell'enigmatico Luther Blissett e vero e proprio caso letterario, Q è un affascinante viaggio nel tempo e nello spazio, dalle città tedesche in rivolta alla Roma dei cardinali, da Anversa fino alla lontana Istanbul, tra stampatori e prostitute, spie e banchieri, predicatori e capitani di ventura. Uno straordinario romanzo giallo, in cui l'impeccabile ricostruzione storica si affianca a un ritmo narrativo da grande thriller.




5)  Jonathan Safran Foer - Ogni cosa è illuminata
Con una vecchia fotografia in mano, uno studente ebreo americano, intraprende un viaggio in Ucraina alla ricerca di Augustine, la donna che (forse) cinquant'anni prima ha salvato suo nonno dai nazisti.
Ad accompagnarlo nella ricerca di Trachimbrod, villaggio a tutti sconosciuto, sono gli incaricati della locale agenzia "Viaggi Tradizione": Alex, l'interprete, un giovane ucraino che parla un inglese personalissimo e strampalato, suo nonno - affetto da una cecità psicosomatica ma sempre al volante della scassatissima auto - e una cagnetta puzzolente.
Il racconto esilarante, ma a tratti anche straziato, del loro improbabile viaggio, si alterna a una vera e propria saga ebraica, che ripercorre la storia favolosa di un villaggio ucraino del Settecento fino alla distruzione avvenuta a opera dei nazisti.
Un viaggio immaginoso aggrappato ai fili della memoria, fili impregnati di vita vera, storie d'amore, vicende tragiche o farsesche. Un racconto commovente e profondo, strepitosamente divertente; un modo tutto nuovo di rileggere il passato per illuminare il nostro presente.

16 commenti:

  1. L'ombra dello scorpione è l'altro romanzo di King che, assieme ad It, mi fa uscire di testa per il modo in cui i personaggi di entrano dentro. Ogni volta che finisce, nonostante la mole, è dura staccarsene.

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    1. Per quello che riguarda King è per me difficile dire quale sia la sua opera migliore, lo considero, se in forma, uno scrittore davvero capace di grandi cose. It lo menzionai nella prima tornata di 5 libri che... e probabilmente tornerò a proporre almeno un'altra opera dello scrittore del Maine.

      Fortunatamente ho ancora parecchie sue cose da recuperare :)

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  2. Sia Ti prendo e ti porto via (conservo ancora una maglietta con su scritto "Graziano Biglia fan club") che L'ombra dello scorpione sono due dei miei libri cult assoluti. Il miglior libro di entrambi, as far as I'm concerned.
    Ottimo anche Ogni cosa è illuminata, divertentissimo!
    Gli altri due mi guardano da anni dagli scaffali della libreria, mi sa che mi devo decidere... Complimenti per i gusti impeccabili! :-D

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    1. Per King ti rimando alla risposta che ho dato a Babol, su Ammaniti, per quel che ho letto io, sono d'accordo anche se questo libro se la gioca con il racconto L'ultimo capodanno dell'umanità tratto dalla raccolta di racconti Fango.

      Vedo che abbiamo gusti simili, mi fa piacere :)

      Cerca di non farti guardare in cagnesco dai due libri che ti mancano, non se lo meritano :)

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  3. Se non l'avesse già scritto la Tiz, avrei scritto praticamente la stessa cosa. Compresi i libri che mi guardano dagli scaffali della libreria...

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    1. Oserei dire che alcuni mi guardano pure male! :-D

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    2. Occhio che da quelli di King non si sa mai cosa possa uscirne... meglio tenerseli buoni!

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    3. Da King e dai suoi libri nulla posso temere, perché li ho letti TUTTI! Compreso Doctor Sleep, che sto finendo or ora (insomma, ora no che sono in ufficio... ;-D )

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    4. Ah, ti abbiamo beccata che leggi in ufficio :)

      Scherzi a parte, complimenti! L'opera omnia di king non è uno scherzo, a me ne mancano ancora diversi, alcuni riposti già in libreria.... dici che devo preoccuparmi?

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    5. Noo, non credo, i mostri di King sono molto pazienti, lo saranno anche con te...
      :-D

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  4. Ti prendo e ti porto via, a mio modo di vedere, è il miglior libro di Ammaniti. Per lo meno tra quelli che ho letto parecchi anni fa, quando ero in fissa per lui (guarda che mi tocca dire). De L'Ombra dello Scorpione è inutile anche solo parlarne. Il classico di Wolfe purtroppo mi manca. Del Q di Blissett/Wu Ming Foundation purtroppo non ricordo assolutamente nulla. Nemmeno se vale la pena rileggerlo. Interessante però come gli autori lo abbiano usato (QUI) per promuovere la ristampa del romanzo Altai. E devo pure ammettere che su Ogni cosa è illuminata, nonostante mi piacesse parecchio l'uso del linguaggio, mi ci sono arento un paio di volte. Ma ho molto apprezzato il film. Giuro che un giorno riuscirò a leggerlo.

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    1. Mi trovi d'accordo con tutto quel che dici, con Ammaniti andai in fissa anche io proprio leggendo Ti prendo e ti porto via grazie a mia moglie, poi passai a Fango, Io non ho paura e Come Dio comanda. Q lo lessi parecchio tempo fa, il ricordo che ne ho è che una rilettura in fondo la meriti tutta, la simpatica promozione credo sia presa da una critica che qualcuno mosse all'epoca al libro. Ogni cosa è illuminata contiene effettivamente dei passaggi tosti, inutile negarlo, però l'esperienza vale lo sforzo :)

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  5. Quindi ti manca "Che la festa cominci"? Beato te, avrai di che godere. E anche la raccolta "Il momento è delicato" che sto leggendo in questo periodo mi pare piena di chicche. Ammaniti è uno dei pochi italiani affermati che mi stuzzica leggere e che in genere non delude mai. Bravo!

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    1. Che la festa cominci è in libreria, l'altro me lo sono perso, cos'è? L'ultimo?

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  6. È uscito un annetto fà circa, è una raccolta di racconti scritti nel corso degli anni e riuniti in questa pubblicazione. Graffiante e grotttesco, farcito di "cultura popolare". Ammaniti insomma!

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