giovedì 28 luglio 2022

THOR: LOVE AND THUNDER

(di Taika Waititi, 2022)

Allora, da dove cominciamo? Diciamo che per fortuna c'è Christian Bale, ed è già un bel punto fermo. Non saprei bene se dire che per me questo Thor: Love and Thunder sia stata una delusione renda bene l'idea delle sensazioni suscitate dal film. È difficile, anche perché avendo preso l'impegno di parlare di cinema il più seriamente possibile, sempre senza essere troppo serioso, nel rispetto che la settima arte merita, cerco di non scrivere cose come "il film è un immenso cacatone" e simili, occorre quindi trovare altre parole per dare dignità a un prodotto che in realtà non è che ne mostri poi tantissima. Che poi anche su questo aspetto bisognerebbe indagare un po' più a fondo. Il target. Si voleva creare un film per bambini dai cinque ai dieci anni circa? In questo caso, a parte qualche parolaccia qua e là, direi che ci siamo, e questa sarebbe anche una scelta più che legittima da parte di Disney (lasciamo perdere la Marvel per ora, ho proprio in questi giorni riletto alcuni episodi del Thor di Stan Lee, Gerry Conway e John Buscema), in fondo sia il fumetto di supereroi come anche molti suoi adattamenti per altri media dovrebbero avere come target principale ragazzini e adolescenti, non di certo orde di adulti adoranti, e ve lo dice uno che ama la Marvel da sempre. Se invece, come è successo con la maggior parte dei film del Marvel Cinematic Universe prodotti finora, si è cercato di accontentare un pubblico variegato, beh, diciamo che in sala molto di quel pubblico non sembrava proprio entusiasta della riuscita del film. Diamo però prima un'occhiata alla trama, che in realtà spunti interessanti poteva offrirne diversi, e poi torniamo al discorso generale.

Antefatto: Gorr (Christian Bale) vede morire di fronte ai suoi occhi la figlioletta Love (India Hemsworth). A nulla sono valse le preghiere di Gorr al suo dio Rapu, l'uomo sviluppa così un odio viscerale per questi dei indifferenti e, venuto in possesso della necrospada, un potente artefatto, diviene il macellatore di dei intraprendendo una missione che tiene fede al suo stesso nome. Nel frattempo sulla Terra Jane Foster (Natalie Portman) è malata, ha un cancro in fase terminale che la sta consumando, ma a Nuova Asgard, venuta in possesso del potente ma ferito Mjolnir, Jane si trasforma nella potente Thor, condizione che sembra almeno parzialmente tenere a bada la sua malattia nei momenti in cui è in veste asgardiana. Il mitico Thor (Chris Hemsworth) invece è ancora in giro con i Guardiani della Galassia, nel momento in cui la bella Sif (Jaimie Alexander) viene attaccata da Gorr e chiede l'aiuto di Thor questi verrà coinvolto nelle vicende del macellatore di dei che pare stia puntando proprio verso Nuova Asgard, una cittadina ora difesa non solo dai due Thor ma anche dal roccioso Korg e dalla Valchiria (Tessa Thompson). Il gruppo di eroi dovrà trovare una soluzione per fermare la collera assassina di Gorr, affidandosi anche all'aiuto di un pantheon di divinità in pericolo presieduto nientepopodimenoche dal grandissimo (in ogni senso) Zeus (Russell Crowe).

Taika Waititi, visti probabilmente gli apprezzamenti ricevuti da Ragnarok, il capitolo precedente delle avventure di Thor, continua sulla linea della comicità perdendo però completamente la misura. È chiaro da tempo come il Thor cinematografico sia stato trasformato, anche con buoni risultati nel film precedente, in uno dei personaggi più sciocchi e faceti dell'intero MCU, scelta che cade tra l'altro sul personaggio meno adatto se andiamo a guardare l'impostazione originaria del Thor della Marvel. In Love and Thunder questo aspetto diviene però finanche fastidioso, il film è un susseguirsi di battutine, trovate ridicole (il dio di che? dei ravioli al vapore?), passaggi demenziali come il rapporto di gelosia tra l'ascia Stormbreaker e le (o i) potenziali rivali, dialoghi tremendi (voglio stare di merda per te), risorse sprecate (Matt Damon, Melissa McCarthy) e una trama che diventa interessante solo negli ultimi minuti del film grazie al personaggio di Christian Bale, molto caricato nell'interpretazione ma anche l'unico davvero sensato, l'unico che regala qualche momento drammatico coinvolgente e un pizzico di quell'epica che dovrebbe appartenere al Dio del tuono trasformato invece in un povero cretino. Si poteva lavorare di più su Jane, sulla malattia, sull'interessantissimo spunto che vede gli dei come entità indifferenti alle sofferenze umane, ne esce un film che invece si preoccupa più di accontentare tutti (la Valchiria nera, i due papà di Korg, etc..) che non di costruire una buona storia. Velo pietoso sullo Zeus di Russell Crowe. Poi c'è qualche trovata visiva indovinata (l'albero Yggdrasill, il bianco e nero finale), una bella colonna sonora, Chris Hemsworth che è sempre un figo, troppo poco però per accontentarsi. Due le scene sui titoli di coda ma la voglia di tornare a casa è tanta.

12 commenti:

  1. Non ho visto il film ma per come viene raccontato ribadisco l'impressione che ho avuto commentando su un altro blog: come protagonista sembrava più adatto Ercole (della marvel) che Thor.

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    1. Ecco, per film di questo tipo Ercole sarebbe stata una buona soluzione, non andavi a snaturare completamente Thor e Ercole era già di suo più incline a un approccio simile. Probabilmente si è valutato che Thor aveva già una sua bella visibilità e che Hemsworth col lato più comico si trova a suo agio, comunque, piccolo spoiler, arriverà anche Ercole.

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    2. Massì, un bel film su Ercole, speriamo che ci infilino il robot Registratore e i lumaconi alcoolizzati. Sarebbe una bella idea, il peplum stile Marvel. Peccato che non c'è più Duccio Tessari.

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    3. Poi si potrebbe fare il polizziottesco con il Punisher, peccato non ci sia più De Leo. 😂

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    4. Eh, ma per Castle c'è sempre Stefano Sollima... grande figlio d'arte. Il problema non è il regista, sono le facce! Purtroppo mancano Milian (Punisher contro Er Gobbo, sai che bomba), Henry Silva, Robert Hundar, Corrado Solari ...
      Ma Frank Castle non si può lamentare ... se si pensa che lo hanno fatto interpretare da Lundgren... e non mi è neppure dispiaciuto.

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    5. La faccia del Punisher Netflix, io l'ho visto solo su Daredevil, non mi sembrava niente male, Berntal ci sta, grande Sollima!

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  2. Il Thor che declamava versi come in una parodia del lavoro del Bardo ha fatto il suo tempo decenni fa. Primo scricchiolìo il dialogo tra Thor e lady Sif nel ciclo di Simonson. Constatazione amichevole, ma non troppo, del passare del tempo il Motore del Mondo di Ellis/Deodato jr con Odino che dice al figlio " Muori bene " e Thor, in fin di vita, dopo aver appena notato che finalmente parla come un umano, commenta che in ultimo il padre " si è ammorbidito ". I personaggi seriali sono veicoli che vanno dove li porta il conducente. Non è escluso che un regista prenda lo zio del tuono e lo segua in una saga epica in cui il legittimo figlio di Odino possa dire cose come " Nobile è sfidare l'imponderabile e mai uomo o dio ha potuto contare tra i suoi alleati tanta audacia come quella che rimiro da dietro il timone di questa nave in rotta verso il destino..." . Non sarò io però perchè la Casa delle Idee ha cassato la mia idea di una anziana e corpulenta manager di una casa di tolleranza a New Orleans cento anni fa che trova per caso un martello magico. Cattivi!

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    1. Lungi da me l'idea del desiare il ritorno del norreno alla pomposa favella, ben s'accolga leggerezza, modiche mazzate ma s'auspican meno cazzate.

      A questo punto la cosa migliore che si può imputare al film è il tuo ritorno su qursti lidi. ⚡

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  3. Se il Sandman di Netflix avrà successo, forse vedremo gli dei norreni secondo Neil Gaiman che rilegge a suo modo il mito. Chissà. Il mondo delle piattaforme è pronto per il Loki del ciclo delle Eumenidi che racconta di quando - burlone - convinse Thor di essere gravido ? mm

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  4. Concordo. Mi pare che abbiano comunque deciso di gettare il cuore oltre l'ostacolo. Dovrebbe esserci anche il dottor Destiny che scappa da Arkham e prende in ostaggio clienti e personale di un dinner. Horror. Naturalmente sono curioso di vedere il punto della quest in cui duella con un demone all'inferno. Vedremo. Ciao

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