martedì 19 agosto 2014

STAR WARS - EPISODIO IV - UNA NUOVA SPERANZA

(Star Wars: Episode IV - A new hope di George Lucas, 1977)

Una volta era solo Guerre stellari, al massimo Star wars, che ci si dava tutti un tono. Già il sottotitolo di questo primo episodio (perché una volta era il primo) non se lo ricordava nessuno, a parte i fan sfegatati della saga ovviamente. Se chiedevi a qualcuno i titoli della trilogia ti dicevano: Guerre stellari, L'impero colpisce ancora e Il ritorno dello Jedi, magari neanche in questo ordine. Poi se beccavi quello stonato era capace che ti tirava fuori il tempio maledetto o l'arca perduta. Ma Una nuova speranza non lo diceva nessuno, un po' come Gongolo nei sette nani (fate la prova, chiedete i nomi dei sette nani a vostra madre e poi mi dite).

Niente, questo per dirvi che ho provato a iniziare a guardare la trilogia originale con mia figlia Laura partendo proprio da Guerre stellari, quello vecchio, non rimasterizzato, senza scene aggiunte, come Lucas ce lo propose nel '77 (che poi Lucas già all'epoca aveva in mente che questo Una nuova speranza fosse il quarto episodio di una saga ben più articolata).

Bene, mia figlia ha retto per un'oretta e mezza, poi è crollata, dice "carino" ma non è che ha mostrato tutto quest'interesse, probabilmente è ancora presto. Io invece me lo sono goduto parecchio. Era da tanto che non lo riguardavo, mi ricordavo diverse lungaggini che ora, spettatore più navigato, sono completamente svanite. A quasi quarant'anni dalla sua prima uscita questa fantascienza epica e spettacolare è ancora capace di trascinarti di peso dentro una storia senza tempo (ma non senza età a quanto pare, almeno quella degli spettatori) e, anche se l'industria degli effetti visivi è andata avanti di molto, in gran parte grazie allo stesso Lucas, lo stupore di fronte alla creazione di questi mondi fantastici rimane pressoché inalterato.


Ad esempio è impossibile pensare che gli Stormtroopers non siano fighi. Il design delle loro armature bianche risale alla fine degli anni '70, quando mio padre metteva i pantaloni a zampa e in Italia c'erano i film con gli inseguimenti in Giulietta (di tutto rispetto tra l'altro). Gli Stormtroopers erano avanti cent'anni e sono fighi ancora adesso. E ancora, come si fa a non amare un personaggio come Chewbecca (Peter Mayhew), uno wookie grande, grosso e peloso ma incapace di accettare una sconfitta a scacchi spaziali (o quel che è) come fosse un bambino capriccioso. Dart Fener (nome italiano), voglio dire, Dart Fener? Un antagonista che così ne trovi pochi, dicono fosse ispirato al marvelliano Destino che infatti è uno dei villain più carismatici della casa editrice. Con quell'asma poi, vuoi mettere? Luke (Mark Hamill) è un po' uno sfigato però in lui la Forza è potente e quindi... poi ci mettiamo le ottime interpretazioni del guascone Harrison Ford, uno Ian Solo irresistibile, e il carisma di Alec Guinness/Obi Wan Kenobi e non servirebbe altro.


Però c'è ben altro, intuizioni esplosive come l'importanza della Forza, il lato oscuro della stessa, i cavalieri Jedi, il Millenium Falcon, C-3PO e R2D2 (e fanculo i nomi italiani), la Morte Nera, tutte le razze aliene e le sequenze spettacolari come quelle nel bar affollato di ogni tipo di essere proveniente dagli angoli più remoti della galassia, le battaglie aeree con le astronavi dei ribelli e quelle dell'Impero, l'assalto finale alla Morte Nera, gli scontri con le spade laser e le sparatorie contro gli stormtroopers... insomma, di carne al fuoco, tutta ben cotta, ce n'è a sazietà.

Funziona ancora tutto e la saga è ancora in espansione. Magari prima dell'uscita dell'episodio nove convincerò Laura a riprovarci. Magari inizio comprandole una spada laser. Magari Rossa.


8 commenti:

  1. Ullallà, ma qui si parla di classici intramontabili. In ogni caso immagino che la trilogia originale possa fare molto più presa su un maschietto (io infatti non vedo l'ora di vederlo con Teo). Posso capire che Laura si sia un po' annoiata, ma credo anche che potrà apprezzarlo meglio poi.
    Per stessa ammissione di Lucas, si, per Dart Fener/Darth Vader si ispirò al Dottor Destino marvelliano, ma anche a Hakaider, il protagonista cattivo di una vecchia serie tv giapponese, Kikaider : http://villains.wikia.com/wiki/Hakaider

    RispondiElimina
    Risposte
    1. C'è da dire che era anche molto stanca quella sera, magari si riprova più avanti :)

      Elimina
  2. Lo hai raccontato benissimo, guarda, condivido in pieno anche i ricordi e l'esperienza della proposta ai figli. Ho resistito, però, ed ora, di tanto in tanto, mi lasciano guardarlo ;-)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Eh già, perché il bello, alla fine della fiera, è che comandano loro :)

      Elimina
  3. Pare strano...
    Ma di fondo apprezzo questo film per la semplicità con cui è narrato.
    E' questa la cosa che mi ha sempre affascinato di Star Wars.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Concordo, rivisto ora fila via liscio come l'olio, inoltre ha fatto epoca, una cosa che riesce solo ai grandi.

      Elimina
  4. Bravissimo, fai bene, e bella recensione, mi è piaciuta perchè non è didattica, ma è alla mano, un po' come vorrei scrivere anche io hehehe, si guerre stellari e una saga mitica, ormai è leggendaria ^_^

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie mille Arwen, ora siamo in attesa dell'episodio di Abrams, ammetto di essere molto curioso.

      Elimina

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...