martedì 9 giugno 2015

MARVEL VINTAGE 23 - DARING MYSTERY COMICS - I MINORI


Ancora su Daring Mystery Comics 1 fece la sua prima e fugace comparsa il cowboy Texas Kid, protagonista della storia Robin Hood of the range. Creato da Ben Thompson, il personaggio sarà solo il primo dei Texas Kid di casa Timely (o Marvel se preferite), un secondo personaggio suo omonimo collezionerà maggiori presenze negli anni '50, nell'epoca in cui la casa editrice prenderà il nome di Atlas Comics. All'epoca era prassi usuale provare a lanciare sul mercato nuove idee e nuovi personaggi, molti dei quali diventavano presto dei riempitivi usa e getta o poco più, mentre solo quelli capaci di entrare nei cuori del grande pubblico riuscivano a ritagliarsi un loro spazio, solido e duraturo.

Accostabile a Fiery Mask per numero di uscite, il Principe della magia Monako si inserisce nel filone degli epigoni di Mandrake. Figlio di missionari di stanza in India, il piccolo Monako viene cresciuto dagli stregoni della tribù in cui operavano i suoi genitori prima della loro morte. Una volta sedicenne, in seguito al massacro della sua tribù, si trasferisce in Inghilterra e poi in America dove avranno luogo le sue poco numerose avventure. Si ignora chi sia l'autore e creatore del personaggio, forse lo stesso Larry Antonette che ne curò la parte grafica.















Unica apparizione per il campione di football americano Robert "Flash" Foster, creato da Bob Wood che ci presenta una storia con un mix di azione e sport.



Chiudono il primo albo di Daring Mystery Comics altre apparizioni uniche, toccate e fughe di personaggi come il detective e chirurgo Doc Denton e il marinaio Barney Mullen.




14 commenti:

  1. Oddio, ci sguazzo in questi fumetti vintage. Bellissimi, e sono interessato all'epigono di Mandrake (davvero una copia, altroché)^^

    Moz-

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    1. Se ti interessa il genere spulcia nell'etichetta Marvel Vintage, oltre alla storia vista attraverso le copertine della Timely (antesignana della Marvel), trovi personaggi, autori e qualche curiosità. E ovviamente tante immagini

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  2. Sono molto ignorante al riguardo, non conosco nulla del Marvel Vintage. Mi sembrano le basi di molte opere moderne..

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    1. Marvel Vintage è semplicemente il nome che ho dato a questa serie di post nei quali parlo un po' della storia della Marvel Comics che iniziò le sue pubblicazioni nel 1939 con il nome di Timely Publications, divenuta poi Atlas Comics e infine Marvel Comics. Quindi tante copertine, un po' di storia di pubblicazioni e personaggi e qualche brevissimo approfondimento su quei personaggi minori misconosciuti e oggi per lo più dimenticati.

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  3. Bella serie di post, li recupererò tutti per conoscere un po' meglio il lavoro Timely-Atlas che sta "dietro" la Marvel di Stan Lee.
    Un mercato davvero sterminato quello della Golden Age. C'era posto anche per pagnottari anonimi come Antonette. Forse il mago l'ha davvero scritto lui, visto che faceva John Steele. Fa rabbia non riuscire a individuare un autore, conosci qualche altra risorsa a parte Marvel Wikia, GCD e Don Markstein?

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    1. Quella a cui mi appoggio maggiormente per i dati sui comics USA è Comic Book DB, c'è un sacco di roba (a livello di dati), poi per storie e immagini spulcio un po' qua e là :)
      Il mercato è a dir poco sterminato, solo della Timely c'è un sacco di materiale, poi ci sono carrettate di altre case editrici. Sterminato è dir poco...

      Grazie per l'apprezzamento ;)

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  4. Meraviglioso. Ora come ora io me la leggere tutta questa roba. Soprattutto sarei curioso di mettere gli occhi su Robert "Flash" Foster, il campione di football. Che qui in occidente sui fumetti a tema sportivo siamo proprio un po' carenti.

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    1. C'è Michel Vaillant che a me è piaciuto molto. Comunque il Flash Foster godette di un'unica breve avventura, poca strada anche per lui :)

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    2. Diversi anni fa hanno fatto un Marvel Masterwork di "Daring Mistery"... magari su Ebay si trova ancora.

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    3. Eh no.. non credo che Panini abbia tradotto roba Golden Age. Però leggere un fumetto Golden Age non è poi così difficile, con pazienza e anche con gli strumenti che ci sono oggi online, dizionari ecc.. Come hai visto in quelle edizioni la grafica è molto importante, voglio dire che non è come per gli anni 60, se un Golden Age lo leggi recuperando lo stile e addirittura il lettering originale (che spesso è molto particolare) è meglio.
      Il vero problema (almeno per me) è il prezzo, perciò non mi sbatto più di tanto a cercarli. Ho visto che su IBS hanno diversi masterwork Golden Age di serie che recensisci nei tuoi post (non Daring Mystery però).

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    4. Andrò a darci un'occhiata anche se son sicuro che anche per me l'acquisto rimanga fuori discussione.

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  5. Anzitutto complimenti (e salve, leggo da un po' ma non avevo ancora mai commentato/ interloquito, nonc erto perchè non interessato), poi mi viene da chiedere: ma la somiglianza fra Texas Kid e ... beh, ovvio, Tex Willer?

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    1. Ciao Giuda, scusa se ti rispondo solo ora ma torno oggi da qualche giorno di vacanze. La somiglianza è evidente, soprattutto nei colori, Texas Kid anticipa di diversi anni l'arrivo di Willer nelle edicole, credo tuttavia che in quegli anni in america personaggi simili partoriti da altre case editrici non ne mancassero, chissà quanti gli spunti per la creazione del nostro ranger preferito.

      Ti ringrazio per le parole gentili, torna a trovarmi presto :)

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