mercoledì 3 gennaio 2018

FIRMA AWARDS 2017

Orgogliosi di arrivare ultimi! Anche quest'anno con notevole ritardo e prendendosela più che comoda, arrivano gli attesissimi (non si sa bene da chi) Firma Awards 2017, ovviamente gli awards più ritardatari e scombinati della blogosfera. Chi segue il blog già da qualche tempo sa che i miei awards sono letteralmente i miei awards, nel senso che in classifica ci finisce tutto quello che io ho visto e letto nel corso del 2017, non importa che poi il materiale sia stato edito nell'800 o che sia uscito in sala nel millennio scorso, chi se ne importa, è tutta roba che io ho guardato/letto quest'anno e tanto vi basti, altrimenti la roba vecchia valida quando la recuperate?

La strega qui sopra ci guarda male, pazienza, se ne farà una ragione anche lei. Quest'anno mischiamo un poco le carte. Ci saranno le solite categorie dedicate alle Serie Tv, ai Film d'animazione, quella alla quale tengo sempre un po' più delle altre, cioè quella dedicata ai Libri, e poi quella dedicata ai Film con una piccola novità, vorrei creare due podi, uno per i film del vecchio millennio (fino al 1999), l'altro con i film post duemila, vediamo se l'idea può piacere a qualcuno o anche solo se a qualcuno può fregargliene semplicemente qualcosa di questa bella pensata.

Senza ulteriori indugi che il 2019 già si appropinqua veloce, andiamo a incominciare. Partiamo dal trittico scelto per la categoria FILM D'ANIMAZIONE, categoria mista con roba vecchia e nuova, da segnalare che quest'anno non siamo riusciti ad andare a vedere i film Pixar (Cars 3 e Coco) che entreranno in concorso l'anno prossimo o quando diavolo riusciremo a vederli. La scelta verte su una selezione di una dozzina di titoli visti o poco più.

Terzo classificato:
Lego Batman - Il film di Chris McKay
Puro divertimento, messaggi facili da intuire e un campionario infinito di citazioni, rimandi e prese in giro del gotha della pop-culture del quale la LEGO ha acquisito i diritti di sfruttamento. Cazzaro e fracassone, un film per farsi quattro risate alle spalle di un'icona ormai immortale: Batman.

Secondo classificato:
Oceania di Ron Clements e John Musker
Nonostante non sia personalmente proprio impazzito per l'ultimo film targato Disney è innegabile come i ragazzi a stipendio nella casa del topo ci sappiano davvero fare, alla fine dobbiamo rendere merito ai grandi di aver indovinato ancora un altro colpo. Inaffondabili.

Primo classificato:
Quando c'era Marnie di Hiromasa Yonebayashi
Quando entra in gioco lo Studio Ghibli il gioco per tutti gli altri diventa molto, molto duro. Mi sembra non ci sia paragone tra le proposte del team nipponico e quelle degli ideali avversari, Quando c'era Marnie è un film triste, commovente, d'una bellezza semplicemente diversa. E niente, siamo proprio adagiati su uno scalino più in alto, ovviamente qui rappresentato da quello più alto del podio.

        


Passiamo ora alla categoria SERIE TV delle quali stranamente quest'anno sono riuscito a visionare complessivamente circa una quindicina di stagioni distribuite tra diversi titoli, segnalo tra l'altro anche la visione (finalmente) delle prime due stagione dell'osannata Il trono di spade che a mio avviso non è riuscita a meritarsi un posto sul mio personalissimo podio. Ricordo ancora che si vota il meglio del mio 2017, cose vecchie comprese.

Terzo classificato:
The walking dead (stagioni 6 e 7) di Robert Kirkman e Frank Darabont
Arriva il Negan di Jeffrey Dean Morgan e cambia il volto alla serie, forse meno introspettiva e carica di significati del solito ma emozionante e dura come non mai, terzo gradino del podio grazie soprattutto a queste due stagioni, purtroppo il primo mid season dell'ottava si è rivelato una delusione epocale.

Secondo classificato:
Stranger Things (stagioni 1 e 2) dei Duffer Brothers
Amore a prima vista. Una delle serie più goduriose di sempre, soprattutto per chi come me è cresciuto negli anni 80, vestito male come i protagonisti di Stranger Things (o quasi). Prima stagione folgorante, seconda ottima. In attesa...

Primo classificato:
Twin Peaks (stagione 3?) di David Lynch e Mark Frost
Negli anni 90 Lynch era cent'anni avanti a tutti. Oggi Lynch è ancora cent'anni avanti a tutti. Non c'è niente e nessuno come lui, è innegabile. Può piacere, può non piacere. A me piace e non ce n'è per nessuno.

        



Bene, bene. Archiviate le serie tv, andiamo ora a occuparci della prima delle due categorie dedicate ai FILM, quella relativa alle pellicole PRE NUOVO MILLENNIO, tutti film usciti prima del 2000 e che io ho recuperato solo quest'anno. Categoria stramba dite? Beh, può darsi, perché però non dare visibilità anche a vecchi capolavori che spesso anche molti appassionati di cinema, specialmente tra i più giovani, trascurano? Mettiamoci una pezza. Film scelti per entrambi i podi tra un campione di un'ottantina di film su per giù, equamente distribuiti tra vecchi e più recenti.

Terzo classificato:
Americani di James Foley
Cinico spaccato dell'America del lavoro e del capitalismo spietato, riflessione sull'individualismo esasperato che uccide ogni forma di solidarietà. Cosa si è disposti a fare per andare avanti ancora un po', nuotando nel lerciume? Anno 1992.

Secondo classificato:
Ultimo tango a Parigi di Bernardo Bertolucci
Mai avrei immaginato un Bertolucci su un mio podio ideale, principalmente per ignoranza mia, invece ho scoperto un film, che al netto delle polemiche e dell'apparato erotico, si è rivelato essere un ottimo film tout-court. Chapeaux. Anno 1972.

Primo classificato:
Rocco e i suoi fratelli di Luchino Visconti
Capolavoro, niente di meno, difficile da condensare in due righe. Cliccando sul titolo del film il link vi porterà al commento completo. Guardatevelo sto' film che male non vi farà. Anno 1960.

        



Attingendo dallo stesso calderone creiamo ora un podio virtuale per i FILM POST 2000, diciamo quelli più recenti, ricordando che questi non sono gli Awards 2017 bensì i Firma Awards 2017, e tra le due cose c'è una differenza abissale. Decisione comunque che è stata davvero difficile da prendere, filtrata ovviamente dal gusto personale e creata con l'ottica di premiare un podio il più possibile vario.

Terzo classificato:
La pazza gioia di Paolo Virzì
La pazza gioia è forse quella di vedere un film italiano davvero bello, ben recitato, con un paio d'attrici in formissima, diverso, valido. Una bella soddisfazione. Anno 2016.

Secondo classificato:
Una separazione di Asghar Farhadi
Bellissimo film iraniano, povero di mezzi ma carico di contenuti, invidiabile anche per il nostro Cinema a volte decisamente più ricco ma anche più inutile. Un'escalation di situazioni in una cornice assolutamente quotidiana. Da recuperare assolutamente. Anno 2011.

Primo classificato:
The wolf of Wall Street di Martin Scorsese
Quando Scorsese torna grande non ha rivali, è nel suo ambiente con il sodale e bravissimo Di Caprio, ne esce un filmone di quelli che è impossibile non amare. Spettacolo. Anno 2013.

        



Chiudiamo ora con la categoria LIBRI, con la media di circa un libro al mese all'attivo il materiale tra cui scegliere non è forse tantissimo, comunque un podio riusciamo tranquillamente a tirarlo fuori. Intanto una menzione speciale all'ibrido Funghi di Yuggoth e altre colture di Alan Moore, un po' libro, un po' fumetto, attribuiamogli un simbolico premio della critica che se lo merita. Vediamo ora il podio:

Terzo classificato:
Ehi Prof! di Frank McCourt
La prosa dello scrittore irlandese non tradisce mai, anche quello che può sembrare un argomento di scarso interesse ai più diventa nelle sue mani materia divertente e di formazione. Un libro che mette addosso ottimismo e speranza. Cose importanti.

Secondo classificato:
54 di Wu Ming
Sulle orme di Ellroy il collettivo Wu Ming presenta un romanzo corale italiano davvero ben riuscito: divertente, appassionante e istruttivo. Ottima lettura.

Primo classificato:
Underworld di Don DeLillo
Altra categoria, non è lo stesso campo di gioco e non è nemmeno lo stesso sport. Il decadentismo americano in un romanzo fluviale e disorganico da un autore semplicemente illuminato. Capolavoro.

        

E direi che la chiudiamo qui.

10 commenti:

  1. I classici che hai visto sono davvero cult stupendi!

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    1. Assolutamente, e avrei potuto segnalare altre cose pregevoli come La conversazione di Coppola, Che fine ha fatto Baby Jane, Sette note in nero...

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  2. The Wolf of Wall Street era stato eletto come mio film dell'anno, qualche tempo fa, quindi ci siamo! ;)

    Twin Peaks 3 bello, ma a tratti troppo pasticciato...

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    1. Beh, Lynch mi sa che DEVE essere un po' pasticciato, altrimenti darebbe l'impressione di essere cresciuto sul nostro pianeta... :)

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  3. Ma sai che mi sono proprio divertita, leggendo questo post? :D C'è tantissimo che non ho mai visto o letto, ma il tuo 2017 non deve essere stato poi tanto male! :)

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    1. Ciao Robi, mi fa piacere che tu abbia trovato qui qualche spunto, lo scopo del blog alla fine è questo, a livello culturale e di stimoli posso dire che le mie annate non sono quasi mai male, ormai ho imparato a conoscermi e selezionare di conseguenza le cose che potrebbero piacermi, ci azzecco molto spesso ormai :) Le annate sono spesso una merda per altri motivi purtroppo, e inizio a pensare di essere io quello principale...

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    2. ...e a questo punto (anche uscendo fuori traccia) ci starebbe un bel post autovalutativo, introspettivo, personale. Ne uscirebbe qualcosa di bello. :)

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    3. Vero, forse però un po' troppo personale per essere piazzato qui, magari un racconto, un qualcosa, è una cosa alla quale penso spesso ma che poi, per gli stessi motivi di cui sopra, rimane sempre ferma lì, tra la testa e poche righe buttate giù nero su bianco.

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    4. Non mollare la presa.
      Ci sono alcune parole che devono essere scritte, altre che nascono per essere lette. Non credo ci sia il contesto "giusto" in ogni cosa, ma sono certa che quando arriverà il momento e ti sentirai pronto (nel tuo personalissimo modo), leggeremo il frutto di qualcosa di introspettivo quanto basta da rendercene conto, a cornice di un racconto ben piazziato tra queste pagine.
      O almeno, io me lo auguro! :)

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