(di Anthony e Joe Russo, 2018)
"Tutto è collegato", recitava qualche anno fa lo slogan di una delle tante iniziative Marvel legate alle sue pubblicazioni a fumetti. Ora sembra che quel "tutto è collegato", che all'epoca aveva un che di misterioso e minaccioso, si possa ben adattare anche all'universo cinematografico della casa editrice, facendo però riferimento non a qualche evento tutto da svelare ma più semplicemente alla tanto amata/odiata continuity1, croce e delizia di innumerevoli appassionati di comics americani. Ciò può essere spiazzante, e chiarisco subito. I primi due film dedicati a Thor mi hanno annoiato parecchio, di conseguenza non sono andato a vedere Thor: Ragnarok al cinema. Nella prima sequenza di Infinity War trovo un Thor con un solo occhio, Hulk e Thanos che se le danno di santa ragione e non colgo l'antefatto, probabilmente qualcosa che mi sono perso su Thor: Ragnarok ha dato il via al tutto, ho anche pensato per un millisecondo che il film fosse partito a cazzo per un problema tecnico, insomma, non mi aspettavo un collegamento di questo tipo e trovo che per il mezzo Cinema una scelta del genere sia un poco penalizzante.
Dopo un inizio vagamente spiazzante, si entra pian piano nella vicenda narrata in Infinity War, film che presenta un'idea di base ben scelta tra l'infinito materiale a disposizione negli archivi Marvel e che permette di dare ad alcune sequenze un tono molto epico, sottolineato poi dalla presenza di un villain di grande caratura, cosa che a molti altri film manca (vedi in casa DC ad esempio), parte qui affidata al Thanos di Josh Brolin. Di contro c'è da dire che una sceneggiatura del genere probabilmente anche mia figlia sarebbe riuscita quantomeno a imbastirla in un paio di orette, questo se solo non avesse avuto da studiare Storia dell'arte, materia che non le va giù tanto. Se in Marvel aveste bisogno per la seconda parte, chiamate quando mia figlia ha da fare inglese, di solito fa in fretta e un paio d'ore ve le può dedicare.
Detto ciò, il film è comunque ben realizzato e si rivela divertente, grazie soprattutto all'enorme quantità di personaggi coinvolti, alla regia ci sono i fratelli Russo che hanno già dimostrato di saper rendere al meglio le sequenze più dinamiche e tutte le scene action e di scontri tra supereroi, tutte cose delle quali lo spettatore di Infinity War può farsi una scorpacciata fino ad arrivare quasi all'indigestione. Lo spazio dedicato alle botte però inizia forse ad essere veramente troppo, non ci si aspetta che i cinecomics della Marvel siano Heimat, per carità, ma l'idea di porre un po' di attenzione in più a trama e sviluppo dei personaggi non sarebbe proprio da buttare nel cesso. Se poi le botte piacciono molto, allora tutto è magnifico, tutto è ben girato, effetti speciali all'altezza, non si esce certo dalla sala delusi. Infinity War è l'equivalente di uno degli ormai periodici mega eventi pubblicati dalla Marvel, se piacciono piacerà anche Infinity War, per chi preferisce invece leggere una serie scritta per benino l'equivalente potrebbe essere più il Daredevil di Netflix. Ora con tutti questi appunti potrebbe sembrare che il film non mi sia piaciuto, invece non è vero, il film è divertente e presenta anche alcuni passaggi un po' più seri e tristerelli, e non mi riferisco alla cenere svolazzante ovunque sul finale che tanto quella la rimetteranno a posto nel prossimo film, non l'avete mai letta una serie Marvel?
Gli aspetti più positivi sono legati proprio a Thanos, personaggio realmente impressionante, una sorta di Titano convinto che la prosperità dell'universo si possa garantire soltanto decimandone la popolazione e accrescendo quindi le risorse pro capite, un fottuto economista con un grugno da paura che però ha dei momenti davvero interessanti legati soprattutto al suo rapporto con la figlia adottiva Gamora (Zoe Saldana), membro dei Guardiani della Galassia. L'altro aspetto positivo, oltre al giusto mix tra azione e ironia ormai consolidato in casa Marvel, è il totale sdoganamento di personaggi nati sulle pagine a fumetti poco dopo la metà del secolo scorso nei confronti del grande pubblico; fino a qualche anno fa sembrava impensabile che si potessero portare all'attenzione delle masse un Pantera Nera, un Ant-Man e forse anche solo un Thor. Ora questi eroi in pigiama li conoscono tutti e noi fan di vecchia data possiamo fare un po' meno la figura dei coglioni.
1: La continuity è quell'elemento importantissimo nei fumetti Marvel, o più genericamente in quelli ambientati in un universo condiviso, per cui ogni evento che accade in una serie può essere collegato e influenzare quelli narrati in altre serie della stessa casa editrice. Tipo: se Spider-Man schiatta in un suo albo, sarà morto anche tra le pagine dei fumetti dedicati ai Vendicatori.
Peccato per come me l'hanno spoilerato, comunque davvero un ottimo film. Riscrive le regole del cinefumetto.
RispondiEliminaVedrai che le regole le rimetteranno a posto con il prossimo capitolo :)
EliminaArriviamo davanti al multiplex e passiamo due giorni a cercare di parcheggiare la replica dello Humvee che ha il mio amico Chris Bale nei film di Nolan prima di decidere di infilarlo di traverso tra due colonne non portanti con il muso contro un contenitore arrugginito per la rumenta. Crepascola e Crepascolino fanno la coda per i biglietti. Io quella per le patatine e i popcorn e i beveroni. Davanti a me è un tizio combo di Yoda e Brontolo come potrebbe disegnarlo Jeff Matsuda nel suo Kaboom su testi di Jeph Loeb che ha già visto Infinity War e sta spiegando ad una signora che sembra Wilma Flintstone ad un meeting degli Hell's Angels come la teoria delle stringhe non solo spiega come " se Spider-Man schiatta in un suo albo, sarà morto anche tra le pagine dei fumetti dedicati ai Vendicatori , ma anche il fatto che se qui ed ora Brolin è Thanos , da qualche altra parte domani potrebbe essere Cable ed in conclusione qui e ora e da qualche altra parte e domani sono veri sempre e sempre lo saranno nello stesso momento, ammesso che la espressione abbia senso ". Io potrei dire di aver frequentato buone scuole colla mano su una piramide di Bibbie, ma la mia zucca si perdeva sempre altrove anche se il corpo era avvitato al seggiolino e non ho capito tutto quanto andava spiegando Brontoloda. Wilma in fuga dall'inferno era anche più perplessa di me e aveva la stessa espressione di chi cerca da ore di piallare una zanzara molesta che non ne vuole sapere di kamikazarsi contro il fornelletto acceso. Li avrei guardati per ore. Poco ci è mancato perché la coda era lunghissima. Quando ho raggiunto la mia famiglia, parecchi picchiatelli in costume stavano cercando di spiegare a Brolin che è il caso di levarsi i guanti prima di cominciare a mangiare l'universo. O almeno così mi pare. La mia zucca stava vagando da qualche parte nel multiverso come nei giorni in cui era ricoperta di capelli e ho ripreso contatto con la Realtà Prima - ammesso che la espressione abbia senso - nel momento in cui Crepascolino mi ha ricordato che era il caso di spostare la Batmobile prima dell'alba quando passa la ronda degli operatori ecologici...
RispondiEliminaTutto è magnifico. I tuoi commenti dovrebbero diventare post e i miei post commenti di spiegazione ai tuoi commenti divenuti post. Esperimenti circolari da tentare, le due versioni potrebbero anche coesistere nello stesso momento con il benestare di gente come Moore e Morrison che qui altrimenti poco c'entrerebbero
EliminaBeh, era chiaro il progetto della Marvel Cinematografica: creare una vasta saga, un vasto universo, anche al cinema... L'ha pensata bene. Perché appunto in un certo senso costringe alla visione di ogni opera, per avere un quadro completo della situazione, specie quando questa situazione si fa mega crossover^^
RispondiEliminaMoz-
Spero solo che nel prossimo episodio ci siano un po' di storia in più e un po' di botte in meno.
EliminaTemevo la "fagiolata" di Maidiregolliana memoria, invece per fortuna sono riusciti a dare il giusto spazio a tutti e Thanos, come ben hai sottolineato, è un Villain finalmente degno di venire chiamato tale!
RispondiEliminaNel complesso il film funziona bene, Thanos è veramente indovinato.
EliminaSe la sono giocata bene, questo film riesce a integrare bene tutti i vari personaggi.
RispondiEliminaÈ vero, se la sono giocata bene, ma ormai in Marvel sanno benissimo come muoversi, io preferisco un altro approccio ma con i prodotti Marvel ci si diverte quasi sempre.
EliminaRicordo che mollai l'acquisto degli albi Marvel proprio per il motivo della Continuity, se non prendevi tutti gli albi di tutte le serie, specialmente durante i grandi eventi (e ce n'erano di continuo) non capivi un cacchio! Mentre con i film magari è più semplice, basta guardarti quei 2-3 film all'anno :D
RispondiEliminaVero, vero, spero però che la piega del maxievento non si intensifichi troppo.
EliminaL'approccio un poco mi spaventa, io i megaeventi mica li tollero tanto...
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