venerdì 5 marzo 2021

B.P.R.D. - CAMPO DI BATTAGLIA

(B.P.R.D.: Killing ground di Mike Mignola, John Arcudi e Guy Davis, 2008)

L'ottavo volume delle avventure dedicate al Bureau for Paranormal Research and Defense si apre portando un po' di scompiglio tra le fila del Bureau e nel lettore, già dalle prime pagine Mignola e Arcudi lavorano su diversi spunti, a sorpresa troviamo il medium Johann Krauss in un portentoso corpo umano, una massa di muscoli e carne avida di cibo e di ogni desiderio umano, e Johann, da tempo incorporeo, non vuole negarsi nessuna delle esperienze che la sua nuova condizione gli permette di assaporare dopo tanto tempo di astinenza, cosa che creerà più d'un grattacapo alla Dottoressa Corrigan. Nello stesso momento le scoperte fatte da Krauss nel corso del precedente volume sul passato del Capitano Daimo rendono quest'ultimo molto irascibile nei confronti della squadra che si sta preparando per accogliere nel complesso del Bureau in Colorado un ospite molto pericoloso e che si dimostrerà parecchio difficile da gestire. Verso il Colorado si dirige anche un laconico killer con una missione da portare a termine, se ci aggiungiamo l'inedita ingestibilità di Krauss data dai bisogni generati dal suo nuovo corpo, i continui incubi apocalittici ad occhi aperti di Liz Sherman che sembrano non accennare ad alcun miglioramento, la presenza della mummia Panya e soprattutto quella del demone che da un po' di tempo sta consumando il Capitano Daimo dall'interno, il cocktail per il potenziale disastro è presto servito.

La formazione del B.P.R.D. conferma avere una consistenza molto fluida, le defezioni, le morti, i subentri, le collaborazioni, gli ospiti e tutto l'incredibile campionario di creature che gira intorno al gruppo rende lo stesso ben poco definito nei suoi contorni, anche la sua leadership, per usare le parole dello stesso Abe Sapiens "è diventata una cosa mutevole. Cambia con ogni nuova missione, con ogni situazione". Proprio per questo la narrazione di questa serie rimane sempre fresca e vitale, il lettore magari può dispiacersi per alcuni abbandoni ma, assorbito quello di Hellboy, sembra ormai lecito aspettarsi di tutto dai due autori, nel complesso la struttura narrativa offre una tavolozza di colori più viva di quella della serie madre e talvolta si ha la sensazione che l'allievo abbia superato il maestro e l'albo del B.P.R.D. si faccia leggere addirittura con maggior piacere di quello dello stesso Hellboy.

Campo di battaglia è probabilmente il volume della serie che presenta il ritmo più serrato, dopo una ponderata introduzione la sede del Bureau diventa un vero e proprio campo di battaglia, l'impianto e la scansione della vicenda godono di un respiro molto cinematografico, la tensione cresce grazie alle prime morti e alle diverse minacce in campo, il lettore non sa bene quale epilogo aspettarsi, e questo ha l'apparenza di una piccola grande catastrofe. Ancora una volta Mignola e Arcudi preparano una sorpresa per il finale con un atto d'altruismo estremo. Forse. A movimentare il tutto, come se ce ne fosse ancora bisogno, arriva anche l'aragosta, la chela, Lobster Johnson la cui presenza è tutta da spiegare. Guy Davis si conferma il maestro che è, stile parecchio distante da quello di Mignola, il creatore della serie, ma talento da vendere, dopo un'altra avventura della variegata banda composta da questi strani personaggi, magari la prossima volta andremo a vedere cosa sta combinando Hellboy in Africa.

1 commento:

  1. Personaggio molto interessante, ottimo volume questo che mi è piaciuto più del precedente, ora mi dedicherò a Hellboy per un po', ho comprato i volumi 6,7 e 8, vediamo cosa ne vien fuori.

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