Menzione speciale, laurea ad honorem, cittadinanza di Firmalandia:
L'attimo fuggente di Peter Weir (1989)
Doveroso omaggio al grande Robin Williams, attore mai troppo compianto, qui in uno dei suoi ruoli più memorabili, quello del professor John Keating, alcune sequenze del film sono state regalate alla storia del cinema e non verranno dimenticate. Tutti in piedi sui banchi per il grande Robin.
Nono classificato:
La battaglia di Algeri di Gillo Pontecorvo (1966)
Algeri tra il '57 e il '62; tra finzione e documentario Pontecorvo illustra la situazione calda nella capitale algerina che tenta di ribellarsi all'invasore e scrollarsi di dosso il colonialismo francese. Film senza peli sulla lingua che non piacque troppo ai cugini d'oltralpe.
Ottavo classificato:
Eraserhead di David Lynch (1979)
Con Eraserhead un rivoluzionario David Lynch irrompe sulle scene segnando il panorama cinematografico internazionale con i prodromi delle sue atmosfere inquietanti, surreali e disturbanti. I semi del genio ci sono già tutti.
Settimo classificato:
Terra e libertà di Ken Loach (1995)
Film in cui traspaiono il cuore e tutta la passione di "Ken il rosso", un inno di libertà nella Spagna da liberare dal fascismo di Francisco Franco: amore e guerra e i più alti ideali di giustizia sono al centro di un film magari non impeccabile nella forma ma di ineguagliata sincerità e trasporto. W Ken, sempre.
Sesto classificato:
L'ultimo dei Mohicani di Michael Mann (1992)
L'afflato epico tradotto in immagini, l'essenza dell'avventura classica al servizio dello spettacolo di qualità, emozione e perizia in un film costellato da personaggi memorabili. Score musicale a impreziosire il tutto.
L'afflato epico tradotto in immagini, l'essenza dell'avventura classica al servizio dello spettacolo di qualità, emozione e perizia in un film costellato da personaggi memorabili. Score musicale a impreziosire il tutto.
Quinto classificato:
Dov'è la casa del mio amico? di Abbas Kiarostami (1987)
Lo sguardo e l'agire di un bambino dalla profondità morale disarmante in un mondo di adulti distratti e indifferenti, disattenti alle esigenze dei più piccoli in un paese non facile come l'Iran. Perla del maestro Abbas Kiarostami.
Quarto classificato:
Peppermint candy di Lee Chang-dong (2000)
Attraverso la storia di Yong-ho il regista Lee Chang-dong ci illustra stralci della storia della Corea del Sud costruendo il film con una struttura a incastro che valorizza ancor di più la profondità di un racconto importante. Ci sono già tutte le avvisaglie di un grandissimo autore in arrivo.
La notte dei morti viventi di George A. Romero (1968)
Film culto per la storia del cinema e non solo dell'horror, fenomeno involontario girato con pochissimi soldi capace di generare riflessioni di cui stiamo a discutere ancora oggi. Seminale, un film a cui vale la pena di tornare in qualsiasi momento.
Secondo classificato:
Il laureato di Mike Nichols (1967)
Il laureato di Mike Nichols (1967)
Uno dei film che ha dato la stura al fenomeno irripetibile della New Hollywood, dalle istanze di fine anni 60 nasce un nuovo cinema e Il laureato di Mike Nichols ne è orgoglioso stendardo e trova in Dustin Hoffman il volto del nuovo eroe comune. Epocale.
Primo classificato:
Oasis di Lee Chang-dong (2002)
Lee Chang-dong è stato sicuramente uno degli autori dell'anno da queste parti, un cinema profondo e sempre ficcante che trova con Oasis (insieme a Burning visto tempo addietro) uno dei suoi culmini artistici. Moon So-ri in una delle interpretazioni più impressionanti dell'anno (del mio ovviamente).
E questo per i FILM CLASSICI è più o meno tutto, ci sentiamo a breve per la classifica dei FILM dell'anno, se vi piace leggere invece cliccate qui.
Alcuni li ho visti, altri potrei recuperare, tipo i due coreani ;)
RispondiEliminaTe li consiglio, Lee Chang-dong ha fatto cose meravigliose.
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