Andiamo quindi a incominciare con la categoria LIBRI: sono abbastanza convinto che il libro più bello dell'anno io lo stia leggendo proprio ora ma non avendolo ancora finito (e probabilmente non lo finirò nemmeno entro l'anno) lo troverete nella classifica del 2024 il prossimo dicembre. Oggi butterò giù una lista con sette posizioni, i "magnifici sette" di quest'anno, libri scelti tra una trentina circa di romanzi letti nel 2023, grazie al trasporto pubblico sono riuscito ad aumentare un poco il mio volume di lettura, cosa di cui sono molto contento... e ora via che si va!
Settimo classificato:
Sospetto di Percival Everett (2011)
Con Sospetto Everett abbandona la complessità della prosa esibita, con risultati alti ma parecchio sfidanti, in altre occasioni (Glifo ad esempio) e costruisce un noir comunque anomalo capace di riservare colpi bassi e sorprese riguardo la "banalità del male". In qualche modo sorprendente.
Sesto classificato:
L'occhio del male di Stephen King (1984)
Un King non si nega mai a nessuno, nemmeno alle classifiche di fine anno. Anche se L'occhio del male non figura tra i must del Re la prosa di King regala sempre ottimi momenti e non si esime dall'infilare tra le pieghe del racconto diverse critiche alla fascia benestante della società americana. Il libro uscì in origine a firma Bachman.
Quinto classificato:
Io, robot di Isaac Asimov (1950)
Nato nell'epoca d'oro della fantascienza Io, robot è una raccolta di racconti brevi che, se ripensata sul discorso delle intelligenze artificiali, può essere considerata attualissima ancora oggi, un po' la caratteristica che è propria dei grandi classici.
Quarto classificato:
Pioggia al neon di James Lee Burke (1987)
Prima apparizione per il tenente della polizia di New Orleans, il cajun David Robicheaux in compagnia del quale l'autore James Lee Burke ci accompagna nelle terre della Louisiana, tra le vie della Big Easy e nelle paludi del bayou in un noir duro e a tratti brutale. L'avventura di Robicheux continua ancora oggi.
Terzo classificato:
Non conosco il tuo nome di Joshua Ferris (2010)
L'impulso improvviso di dover camminare senza sosta, senza meta, senza poter controllare le proprie gambe fino a stramazzare al suolo per la fatica. Con questo secondo romanzo Joshua Ferris descrive attraverso una malattia inspiegabile i colpi bassi della vita e le reazioni di un nucleo familiare all'imprevisto e al frangersi di tutti gli schemi. Grande conferma dopo l'ottimo esordio E poi siamo arrivati alla fine.
Secondo classificato:
Shotgun lovesongs di Nickolas Butler (2014)
Liberamente ispirato alle vicende dell'amico di gioventù Bon Iver, Nickolas Butler confeziona un bellissimo romanzo che gira attorno ai rapporti d'amicizia, quelli capaci di sopravvivere, seppur con difficoltà, a ogni prova, il tutto immerso in una provincia americana croce e delizia dei suoi protagonisti. Esordio con i fiocchi.
Primo classificato:
Un eroe del nostro tempo di Vasco Pratolini (1949)
Vasco Pratolini è un grande autore popolare che forse oggi ricordiamo troppo poco, con questa vicenda personale l'autore inquadra in maniera perfetta un periodo di grandi contrasti ideologici che nello specifico creano mostri, il tutto narrato con una felicità di prosa che non si può che amare e un poco invidiare. Recupero obbligato.
Classifica molto "classica" della quale putroppo non ne ho letto manco uno. Forse comincerei da Percival Everett.
RispondiEliminaDevo dire che queste sono state tutte letture più che soddisfacenti, di King c'è sicuramente di meglio da recuperare ma sugli altri si va sul sicuro.
EliminaHo già un titolo da inserire nella mia eterna lista.
RispondiEliminaE auguri 🎊
E non mi dici nemmeno quale? 😂 Auguri ancora anche a te, un abbraccio.
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