sabato 26 aprile 2025

BUTTIAMO GIÙ L'UOMO

(Blow the man down di Bridget Savage Cole e Danielle Krudy, 2019)

Abbiamo da pochissimo parlato del The big white di Mark Mylod, delle sue chiare influenze mutuate dal Fargo dei fratelli Coen, che subito rilanciamo con qualcosa che per alcuni versi, ma solo per alcuni, si avvicina alle stesse atmosfere del bellissimo lavoro dei registi Joel ed Ethan. A differenza di quel che accadeva con The big white qui le suggestioni riprese dal più illustre predecessore sono sviluppate in maniera diversa e originale garantendo a questo Buttiamo giù l'uomo una migliore riuscita e una maggiore personalità, caratteristiche che lasciano ben sperare essendo quella delle due registe Bridget Savage Cole e Danielle Krudy una delle prime esperienze nel lungometraggio di finzione. Siamo anche qui nel campo del thriller che non disdegna elementi grotteschi e vicini alla commedia anche se le due registe si tengono in maggior equilibrio senza mai troppo far pendere l'ago della bilancia sul versante più lieve della vicenda ma senza nemmeno calcare troppo la mano su quello truce e delittuoso. Inoltre si torna nelle lande del nord, al freddo, questa volta non siamo proprio sommersi dalla neve (sebbene presente) ma comunque siamo vicini al Canada, ancora negli U.S.A., nel Maine, a Easter Cove, paesino che più che al Maine di Stephen King fa pensare alla celebre Cabot Cove dove risiede Jessica Fletcher (quando non è in giro a fare morti), la ormai mitica (e purtroppo defunta) protagonista de La signora in giallo.

Le sorelle Connolly, Priscilla (Sophie Lowe) e Mary Beth (Morgan Saylor), vivono nel piccolo villaggio di pescatori di Easter Cove e hanno da poco perso la madre rimanendo sole al mondo. Mary Beth è rientrata per il funerale dalla località più mondana dove frequenta l'università, Priscilla si trova nella condizione di dover mandare avanti da sola la pescheria di famiglia per far fronte alle spese e non rischiare di perdere la casa dove attualmente vive. Purtroppo per lei Mary Beth non è per nulla intenzionata a darle una mano in questo e desidera solo andarsene al più presto dal paesotto di provincia per vedere il mondo e avere una vita più piena ed emozionante. Le due sorelle hanno una specie di alterco durante il funerale della madre, Mary Beth si allontana da casa e in serata si imbatte in quello che sembra un poco di buono di nome Gorski (Ebon Moss-Bachrach). Trovatasi in una situazione potenzialmente pericolosa con questo sconosciuto ubriaco e un po' molesto, senza averne realmente l'intenzione Mary Beth lo uccide. A Priscilla, ragazza limpidissima e onesta, non resterà che calpestare la sua indole per aiutare la sorella e tenere segreto il delitto; non resta che far scomparire il cadavere e sperare. Le cose ovviamente si complicheranno e verrà fuori che in fondo anche Easter Cove nasconde da sempre una natura più torbida di quel che possa apparire a un'occhiata superficiale.

Dopo una buona accoglienza al Tribeca Film Festival del 2019, Buttiamo giù l'uomo è stato acquistato e distribuito da Prime Video; il film si apre su un coro di pescatori che canta il brano che dona il titolo originale al film, Blow the man down, la voce principale è affidata a Dave Coffin, cantante folk nato a Gloucester (quella del Massachusetts). Ma questo coro di rudi pescatori avrà poca parte nell'economia della vicenda (se non quella di funzione di coro greco), il film di Bridget Savage Cole e Danielle Krudy è infatti una vicenda di donne: donne sono le protagoniste, donne sono i motori della vicenda, delle donne anche gli intrighi e le piccole (o grandi, in base al giudizio di ognuno) immoralità nascoste sotto la superficie di un piccolo paese di provincia all'apparenza più che innocuo (ma Lynch e Twin Peaks in questo senso ci hanno insegnato a diffidare, anche se qui non siamo neanche lontanamente da quelle parti). Gli uomini sono vittime (il morto), ingenui (il poliziotto puro di cuore), o viziosi e depravati (forse tutti quelli che nel film non vediamo), e poco incidono sull'evolversi di eventi gestiti da donne anche in contrasto tra loro, d'altronde il titolo parla chiaro. Pur guardando a numi tutelari più significativi di quest'opera, Buttiamo giù l'uomo gode di una sua identità peculiare che magari rende il prodotto adatto a una nicchia di pubblico non amplissima ma che convince ben più di molti altri dozzinali prodotti derivativi e privi di personalità, questo pur rimanendo all'interno di un genere di solito molto frequentato. I personaggi, soprattutto quelli secondari, si sveleranno poco a poco alzando piano piano il tappeto sotto il quale si nasconde lo sporco, nel far questo spiccano i volti della navigata Margo Martindale e della scafata June Squibb, due garanzie che si affiancano ai bei volti delle due giovani protagoniste. Un prodotto dalla forte connotazione femminile passato un po' sotto silenzio ma che tutto sommato meriterebbe il recupero, non fosse altro che per quel senso di sgretolamento di una fermezza morale acquisita e ideale che sembra venire a crollare sotto i piedi della candida Priscilla.

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