giovedì 26 maggio 2011

FESTEN

(Dogme #1 Festen, di Thomas Vinterberg, 1998) 

Festen
è il primo risultato scaturito dal progetto Dogma 95, porta infatti nel nome originale la dicitura Dogma #1, numero progressivo che scandirà tutte le pellicole inserite in questo filone cinematografico. Ma cos’è Dogma 95? È un decalogo studiato a tavolino dai registi danesi Thomas Vinterberg e Lars von Trier che nelle loro intenzioni volevano tornare a una forma di cinema incontaminata da artifici ed effetti speciali che sempre più prepotentemente stavano prendendo piede nella produzione mondiale. Non un movimento spontaneo ma una scelta stilistica pianificata alla quale aderirono in seguito anche altri autori i quali si impegnano a non usare effetti speciali né luci artificiali, a non modificare l’illuminazione naturale e a non introdurre scenografie o oggetti di scena che non fossero già presenti nella location dove il film veniva girato. Nessuna aggiunta in fase di montaggio e niente musica se non presente al momento delle riprese. Insomma una scelta non semplicissima da seguire per i registi con conseguenti difficoltà in riprese notturne o in scene poco illuminate. Ah, dimenticavo! Solo camera a mano. 

Proprio per questo in Festen non troverete ovviamente immagini patinate e neanche immagini limpide o sempre a fuoco, spesso i colori risultano poco nitidi e la camera non sempre ferma. Non ci sono nella pellicola scene molto movimentate quindi l’effetto della camera a mano non diventa mai particolarmente fastidioso. Esperimento riuscito o no? Direi proprio di si, tanto che questo film si porta a casa il premio della giuria al Festival di Cannes edizione 1998. Ma a rendere Festen una pellicola davvero valida non è tanto la scelta stilistica che pure la caratterizza fortissimamente. La parte migliore è la storia che si narra e la sua costruzione. Una storia dura, fonte di tanto dolore represso. 

 In una villa della campagna danese sono in arrivo i componenti della famiglia Klingenfeldt per festeggiare i sessant’anni del capofamiglia, industriale di successo. Il solitario Christian, sua sorella, suo fratello Michael dal carattere riottoso e poco incline alla gentilezza con moglie e figli. Inoltre una serie di amici e parenti di altro grado. Sui festeggiamenti aleggia la recente disgrazia della morte di Linda, gemella di Michael. Quella che dovrebbe essere una serata di festa sarà l’occasione per svelare scottanti verità che andranno a incrinarne l’atmosfera. Mentre ci si aspetta la piazzata da parte di Michael sarà invece il mite Christian a far calare il gelo tra i commensali. Temi scottanti che porteranno alle ottime sequenze finali prima delle quali l’interesse è calamitato dalle reazioni di questa borghesia intenta a riempirsi la pancia di fronte a cotante rivelazioni. Un’ottima pellicola sicuramente non adatta a una serata di puro relax. Una di quelle che si definiscono “spesse”.
   

1 commento:

  1. Dando un'occhiata all'elenco di film del progetto Dogma scopro che... non ne ho visto nemmeno uno. Nemmeno Idioti, sono anni che è lì e non mi sono mai decisa (eppure quel che ho visto di lars von trier mi ha sempre affascinato, persino Medea...).

    Questo Festen sembra interessante, inizio da qui.

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