(Short stories collection Vol. 3 di Philip K. Dick, 1955 - 1963)
Il terzo dei quattro volumi editi da Fanucci che raccolgono l'intera produzione dei racconti brevi di Philip Kindred Dick si concentra sugli scritti editi tra il 1955 e il 1963. Proprio il '55 è un anno di svolta per Dick, la produzione di racconti brevi inizia a diradarsi e lo scrittore si concentra su narrazioni che troveranno la forma del romanzo, proprio di quest'anno è il suo primo esito lungo, Solar lottery, pubblicato in Italia come Lotteria dello spazio o anche sotto il nome di Il disco di fiamma. Se vogliamo fare un piccola proporzione, nei due anni immediatamente precedenti, il '53 e il '54, Dick pubblica una media di una trentina di racconti per anno, nel 1955 la sua produzione cala a una dozzina di racconti che andranno ancora a diradarsi negli anni successivi mentre prende un ritmo abbastanza costante la pubblicazione dei romanzi. Proprio nei racconti di questo volume si possono trovare diversi spunti che Dick amplierà poi nei suoi lunghi, non solo idee e tematiche ma anche qualche scenario come quello de The days of Perky Pat ripreso in seguito in uno dei suoi libri più celebri: Le tre stimmate di Palmer Eldritch. Non è un periodo comunque facile per lo scrittore che sta cercando di affrancarsi dalla letteratura di genere per andare verso lo stile che identifica il "romanzo" vero e proprio, tutti i tentativi in questa direzione però falliscono e Dick si vede costretto ad ammettere che la sua via alla letteratura è quella della fantascienza o al limite del fantastico. Sono anche gli anni della Guerra Fredda e del dopo bomba, una delle tematiche ricorrenti e prevalenti in questa raccolta è quella della vita post cataclisma o della minaccia della guerra nucleare con i relativi strascichi di paura e terrore che questa riversa sulla popolazione americana (o terrestre). Pensiamo allo scenario del già citato I giorni di Perky Pat con i protagonisti costretti a vivere sotto il livello del suolo a causa delle radiazioni, o a Un'incursione in superficie (il titolo è un programma) o anche al terrore e al bisogno impellente del rifugio antiatomico di Foster, sei morto! che collega la paura per la bomba all'emergente e sempre più diffuso bisogno consumistico della società americana, ripreso in tantissimi racconti, da Nanny a Servizio assistenza a Diffidate delle imitazioni e da Dick aspramente criticato. Il malcostume americano è esportato da Dick su scala interplanetaria, quindi avremo minacce belliche tra razze diverse con conseguenti manifestazioni razziste (Veterano di guerra), l'escalation dell'avidità per il Dio denaro declinata tra le dimensioni (Commercio temporale), la crisi dell'istituzione matrimoniale così sacra nell'America puritana (Umano è) e così via. Nel corso di questo volume, più che nei precedenti, si nota una sorta di evoluzione se non nello stile di scrittura quantomeno nella struttura dei racconti, banco di prova per i romanzi a venire, si va ad affinare l'arte dell'intrigare di Dick, con l'inganno, con l'articolato che porta a situazioni un po' più complesse e apprezzate anche in altri ambiti come accadrà per Minority report portato al cinema da un certo signor Spielberg o come si può evincere dall'intersecarsi di più racconti come nel caso di Presidente di riserva e Cosa ne facciamo di Ragland Park? Con la chiusura di questa raccolta giunge il tempo per il lettore di iniziare a confrontarsi con le opere più strutturate scritte da Dick delle quali ci sono piccoli assaggi negli ultimi episodi di questo volume, un poco più corposi e complessi. La qualità media, seppur altalenante (è pur sempre un'antologia di racconti), rimane alta, l'unica pecca del volume, almeno in questa edizione, è attribuibile a Fanucci che, evidentemente per necessità di foliazione, omette all'interno dei racconti degli evidenti stacchi presenti nei racconti originari che avevano la funzione di "cambio di scena" creando una sensazione in molti casi davvero fastidiosa per il lettore al quale rimane la speranza che il malcostume non si ripeta nel quarto e ultimo tomo della raccolta.
Che scrittore incredibile e anche io ho quei volumi e ci sono dei veri e propri tesori. In generale la sua opera che amo di piu' è Le tre stimmate di Palmer Eldritch
RispondiEliminaGran bel romanzo quello, ora cercherò di recuperare altri suoi scritti lunghi, non ne ho letti molti e sono parecchio curioso.
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