lunedì 3 settembre 2012

SUPERNATURAL - SECONDA STAGIONE

Con quattro o cinque anni di ritardo porto anche io a conclusione la visione della seconda stagione di Supernatural, serie che vede come protagonisti i due fratelli Winchester, cacciatori di mostri (o di esseri sovrannaturali per essere precisi).

Avevamo lasciato Dean (Jensen Ackles), Sam (Jared Padalecki) e il loro padre (Jeffrey Dean Morgan) a fine stagione precedente con il più classico dei cliffhanger, scena nella quale la vita dei tre sembrava davvero in pericolo.

Questa seconda stagione riprende le fila del discorso da dove l'avevamo lasciato, il conflitto con il demone che ha portato via la madre ai due ragazzi si intensifica, le decisioni sempre ambigue del padre, John Winchester, arrivano a limiti estremi lasciando i due ragazzi a portare avanti la caccia quasi sempre da soli.

Nella parte iniziale della stagione sembra che la trama verticale debba essere più serrata rispetto alla stagione precedente (e in parte è davvero così), nella sezione centrale della serie invece gli episodi autoconclusivi prendono il sopravvento per lasciare nuovamente posto alla lotta contro il Demone dagli occhi gialli sul finale della stagione (in particolare negli ultimi due episodi). Non mancano sul finale di serie significativi cambiamenti e una sconcertante rivelazione.

Principalmente viene dato spazio al rapporto di Sam con il suo lato demoniaco (nel senso di legato al demone) che lo porta ad avere visione di spiacevoli eventi futuri. Fa da contraltare il senso di responsabilità di Dean verso il padre ma soprattutto verso il fratello minore. Inoltre il cast viene arricchito con alcuni nuovi personaggi interessanti.



Supernatural non è all'altezza di altre serie dalla trama fitta e avvincente e non arriva nemmeno ai livelli emozionali di un Doctor Who (ma come potrebbe?), però è una serie davvero divertente. Non so come spiegarmelo, il plot non è così intrigante, l'andamento dello stesso è a volte blando e alcune puntate hanno elementi che ne ricordano altre, eppure funziona.

Credo che il segreto di Supernatural, che conta già sette stagioni e ancora non siamo alla fine, sia il grande affiatamento della coppia di interpreti. I due sembrano davvero divertirsi e riescono a divertire allo stesso modo lo spettatore. La produzione ha beccato la coppia che funziona e questo fa la differenza. Complimenti quindi a Jared e Jensen (che nomi!), io continuerò a seguire la serie.

PS: occhio alla divertentissima puntata diciotto, Mistero a Hollywood, omaggio all'horror di serie B.

6 commenti:

  1. In effetti a mio parere supernatural da il meglio di sè in puntate autoconclusive, senza troppa verticalità di trama...quanda non rinuncia ad essere un formato derivato dai vecchi telefilm anni '70, tipo starsky & Hutch dell'occulto!

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  2. Senza spoilerare nulla, posso dire che fino alla quinta serie, il serial si regge bene, anche con picchi davvero interessanti. Dopo... beh, dopo tutto cambia...

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    1. Cambia in meglio o in peggio? Questo almeno ce lo puoi dire :)

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    2. Secondo me la serie doveva finire così come Kripke l'aveva ideata, con il termine della quinta serie. dalla sesta in poi le cose si fanno dannatamente più contorte, uscendo un pò dai binari gettati dalle prime.
      Per molti è stato un passo falso; io continuo a guardarlo perché ormai ne sono schiavo, ma ammetto che la qualità non è ai livelli dei mitici primi episodi, quando le cose erano più dirette (mostro che uccide-ricerca dell'arma migliore-uccisione del mostro).
      Però questa è un'opinione del tutto personale, quindi non certo sacrosanta! :D

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    3. Quando, tra quindi o vent'anni probabilmente, arriverò alla sesta o settima serie ti saprò dire :)

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